Skip to main content

Alluvione e ricostruzione, Corinaldesi sindaco di Ostra Vetere: «Presto torneremo alla normalità»

Sopralluogo del vicecommissario all'alluvione 2022 Stefano Babini assieme al sindaco di Ostra Vetere Massimo Corinaldesi sul cantiere per il ponte del Coppetto

Alluvione, ricostruzione, lavori pubblici, spopolamento dei piccoli comuni. Sono questi i temi dell’intervista al sindaco di Ostra Vetere, Massimo Corinaldesi, che abbiamo realizzato a seguito del sopralluogo dell’ingegner Babini, vice commissario all’emergenza alluvione, per fare il punto sui cantieri aperti, in particolare sui ponti. L’intervista è in onda mercoledì 26 e giovedì 27 marzo alle ore 13:10 e alle ore 20, ma sarà in replica domenica 30 a partire dalle 16:50 (il secondo di tre contributi audio). Il servizio è però disponibile anche qui, cliccando sul tasto “play” o “riproduci” del lettore multimediale, accompagnato da un breve testo.

Da tempo sono in corso interlocuzioni per ripristinare lo stato di normalità a seguito dei danni causato dall’alluvione del 2022. E a distanza di due anni e mezzo la situazione è ancora lontana da quella presunta normalità. Per quanto riguarda il ponte sul Nevola (provinciale 43), i lavori di ricostruzione, con un costo stimato di un milione e mezzo di euro, dovrebbero iniziare dopo l’estate del 2025, una volta completata la progettazione. Il sindaco si mostra fiducioso sui tempi, citando l’esempio positivo della ricostruzione di via Pioli, costata quaso un milione di euro.

In merito al ponte del Coppetto, a “metà” con il comune di Ostra, i lavori, dopo alcuni ritardi dovuti a questioni burocratiche e a un ricorso al Tar, procedono ora spediti. La conclusione dell’intervento con cui si realizzerà un ponte a campata unica in acciaio lungo 50 metri è prevista per novembre, con un investimento di 4 milioni di euro.

Se c’è soddisfazione per l’avanzamento dei lavori, c’è anche consapevolezza che questa tempistica non accontenta invece le richieste della popolazione che vorrebbe tempi ancora più rapidi. Così come più rapidità viene richiesta in merito ad altri lavori pubblici, su cui però l’amministrazione comunale deve fare i conti in base alla limitatezza delle proprie risorse.

Slitta ancora la realizzazione della vasca di espansione in zona Pancaldo, un’opera ritenuta necessaria per la protezione del territorio da future alluvioni, sebbene non manchino alcune resistenze da parte della popolazione per il suo impatto ambientale e per la questione espropri. Il progetto è ancora in fase di definizione, ma c’è l’urgenza di accelerare i tempi vista l’imminente scadenza dello stato di emergenza, a settembre.

Proprio la carenza di infrastrutture e servizi è una concausa dello spopolamento dei piccoli comuni dell’entroterra, con le persone che si spostano sulla costa dove ci sono anche più posti di lavoro connessi soprattutto al turismo, ma non solo. Per quanto riguarda il turismo montenovese, un fattore di traino potrebbe arrivare dalla valorizzazione dell’area museale ed archeologica Le Muracce, su cui già sono in corso interlocuzioni in stato avanzato, anche se ancora non si è arrivati ad alcun progetto concreto.

Segui La Voce Misena sui canali social Facebook, Instagram, X e Telegram.