La rotatoria della Penna e il siparietto politico

In AppuntidiVista – la nostra striscia settimanale dedicata alla politica, alla cronaca, all’attualità, campi da cui cerchiamo di trarre degli spunti di riflessione, in onda su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) il mercoledì dopo il giornale radio delle 12:30 e il sabato alle 12:30, 18:30 e 20:30 – abbiamo affrontato una tematica locale ma che in realtà nasconde un atteggiamento decisamente comune a tutte le persone. Quello della “rivendicazione” dei propri meriti e risultati di fronte a una narrazione altrui che non ne fa menzione.
E’ nato così un siparietto – non c’è altro modo per definirlo – che riguarda la comunicazione relativa ai lavori della nuova rotatoria all’incrocio della Penna a Senigallia (quello per intenderci tra via Podesti, viale Bonopera, viale IV Novembre e viale Leopardi). Tutti sanno che quello è uno snodo fondamentale per il traffico cittadino e i benefici che porterà per i conducenti e per i residenti della zona. Il problema è come questo passo in avanti viene comunicato. Da una parte c’è l’amministrazione attuale che esulta per il risultato a cui si è giunti, dimenticandosi di dire che non è un progetto suo. Dall’altra parte c’è il centrosinistra, sconfitto alle ultime elezioni sia in comune che in regione, che rivendica la paternità dell’ideazione.
Non vi riportiamo le affermazioni dei protagonisti, le potete leggere sui social, in particolare sulla pagina Facebook “Massimo Olivetti sindaco di Senigallia” (LINK al post dell’11 ottobre) e su quella del Partito Democratico di Senigallia (post del 14 ottobre, disponibile anche sul sito pdsenigallia.it).
Cerchiamo di fare un passo in avanti. Partendo dalle parole del sindaco con cui l’amministrazione comunale si prende dei meriti per una progettazione non sua, e dalle parole del PD senigalliese che ne rivendica la paternità, cosa possiamo pensare? A chi giova questo teatrino? Mettere i puntini sulle “i” serve ai cittadini oppure al Pd senigalliese per rinfrescare la memoria degli elettori in vista delle prossime consultazioni amministrative della primavera 2026? E per quanto riguarda il centrodestra, davvero serve ricorrere a queste mezze verità? E’ questo il modo dell’una e dell’altra parte politica per (ri)conquistare l’elettorato?
Di certo passa un messaggio: chi è stanco dei giochi politici, delle diatribe infinite, delle frustrazioni di alcuni personaggi politici (che siano locali o nazionali poco importa), delle rivendicazioni, probabilmente non si entusiasmerà per questo ennesimo siparietto. E se è un/a cittadino/a con poca propensione a recarsi alle urne, alla prossima consultazione potrebbe astenersi del tutto, stanco/a e sfiduciato/a dalla politica e dai politici. Questo episodio non lo/la porterà al voto in futuro.
E se invece chi legge queste dichiarazioni è una persona schierata (da una parte o dall’altra ora non è rilevante), non modificherà le proprie convinzioni solo perché Tizio ribadisce che e Caio replica che. E leggendo i commenti sotto i vari post, si capisce che è così. Una clamorosa zappa sui piedi. Certo, a volte mettersi in discussione e provare a comprendere il punto di vista dell’altro sarebbe opportuno e, parlando in maniera utopica, la base del vero dialogo. Ma tant’è, oggi non è un atteggiamento molto in voga. Quindi ripetiamo la domanda: a chi giova questo teatrino?
Non è così che il centrosinistra dovrebbe cercare di ri-acchiappare voti; non è così che si riporta la gente al voto contro l’astensionismo dilagante; delle due l’una, o ci si rende conto che questo ragionamento (quello della rivendicazione, quella del noi siamo bravi, gli altri no) non funziona e si cambia registro nel centrosinistra, nel campo largo, nell’alleanza come l’ha chiamata Ricci, oppure la sconfitta è nuovamente dietro l’angolo, un’altra volta. E poi non venite a parlare di giustificazioni dicendo che per il secondo mandato è semplice essere rieletti: alle elezioni del 25 maggio 2014 Olivetti a Ostra perse contro un giovanissimo candidato del centrosinistra di nome Andrea Storoni. Il quale poi nel 2019 non venne riconfermato per fare posto all’ex assessora della giunta Olivetti Federica Fanesi, che invece alle elezioni comunali 2024 vinse la sfida per il suo secondo mandato. La differenza sta nella qualità della proposta e soprattutto nella credibilità delle persone candidate, che è una caratteristica che si costruisce pian piano, che si acquisisce negli anni, rimboccandosi le maniche senza facili populismi.
Dall’altra parte invece non è così che l’amministrazione attuale di centrodestra dovrebbe comunicare, perché chi ha un minimo di sale in zucca perde fiducia nelle istituzioni troppo schierate. Alla fine, se vogliamo dirla tutta, spiegare che il progetto nasce da altri è per il bene della comunità e “amore” della verità. Darebbe un segnale di trasparenza di cui c’è assolutamente bisogno.
Ah, prima che ci dimentichiamo: AppuntidiVista va in onda su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) il mercoledì dopo il giornale radio delle 12:30 e il sabato alle 12:30, 18:30 e 20:30. Trattiamo di vari argomenti, prendendo spunto principalmente dall’attualità e dalla politica. Se volete intervenire, scrivete a redazione@vocemisena.it: potremo leggere i vostri messaggi o far sentire la vostra voce, fornendo così ulteriori spunti di riflessione. Solo interventi firmati: dell’anonimato non sappiamo che farci.
Carlo Leone
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