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Al via a Senigallia “La città che vogliamo”, un percorso di partecipazione politica sul bene comune

Enea Barazzoni

Senigallia si prepara alle prossime consultazioni amministrative che dovrebbero tenersi nella primavera 2026 con un’iniziativa che mette al centro l’ascolto e la partecipazione dei cittadini. La Diocesi, attraverso la Pastorale Sociale, del Lavoro per la Salvaguardia del Creato, insieme a Caritas e Casa della Gioventù, rilancia il percorso “La città che vogliamo” già ‘testato’ nel 2020. «Non si tratta di un’alternativa alla politica», come ha sostenuto Enea Barazzoni durante l’intervista a Radio Duomo Senigallia, ma «di un processo per rafforzare la comunità e far emergere i veri bisogni dei senigalliesi». L’AUDIO integrale è in onda mercoledì 8 e giovedì 9 ottobre alle ore 13:10 e alle ore 20, con un’ulteriore replica domenica 12 alle 17 circa, ma è disponibile anche qui grazie al lettore multimediale.

Il progetto, «già sperimentato con successo in passato», riparte con l’obiettivo di «superare l’astensionismo e riscoprire il valore del coinvolgimento civico». La Pastorale Sociale e del Lavoro ha sottolineato che il cuore dell’iniziativa non è tanto il risultato tangibile (ben lungi dall’essere un programma elettorale o qualcosa di simile), quanto il processo in sé, fatto di ascolto e condivisione. “La città che vogliamo” è un percorso aperto a tutti, senza limiti di età, e si concentra sul bene comune, un concetto che supera l’interesse individuale.

L’ALTRA INTERVISTA – GIANMARIA SAGRATI

Le tappe del percorso: dalla presentazione ai tavoli di lavoro

L’iniziativa si articola in sei tappe principali. Il primo appuntamento è fissato per lunedì 13 ottobre alle 21 all’auditorium San Rocco di piazza Garibaldi. L’incontro sarà un momento di presentazione del progetto a tutta la cittadinanza e vedrà la partecipazione di Daniela Ciaffi, vicepresidente di Labsus (Laboratorio per la Sussidiarietà), che offrirà spunti sull’importanza e le difficoltà del coinvolgimento civico.

Si entrerà nel vivo domenica 26 ottobre alle 16 al seminario vescovile di via Cellini, luogo simbolo della resilienza locale dopo le devastazioni alluvionali. In un’assemblea, i cittadini saranno invitati a portare il proprio sguardo sulla città. Queste idee verranno mappate, votate e scremate per far emergere i macro-temi prioritari. Sarà un processo democratico, il che garantisce che i temi di discussione non sono predefiniti, ma scaturiscono direttamente dalla comunità.

I macro-temi identificati verranno analizzati in due sessioni di tavoli di lavoro, che si terranno giovedì 6 novembre e giovedì 20 novembre, sempre alle 20:30 e sempre al seminario vescovile. Questi gruppi ristretti saranno l’occasione per approfondire le tematiche e cercare di tradurre le idee iniziali in proposte concrete. Un aspetto cruciale di questa fase è l’attenzione posta sull’individuazione dei bisogni reali che si nascondono dietro le richieste materiali (es. cosa c’è dietro la richiesta di un parco, di una casa o di impianti sportivi). Per assicurare una guida efficace, l’organizzazione ha recentemente formato un gruppo di facilitatori, preparati a gestire i tavoli di lavoro e orientare la discussione verso l’ascolto e la gestione costruttiva di conflitti e diversità di vedute.

No a ‘liste della spesa’

Il calendario di appuntamenti promossi nell'ambito del percorso di partecipazione politica "La città che vogliamo"
Il calendario di appuntamenti promossi nell’ambito del percorso di partecipazione politica “La città che vogliamo”

“La città che vogliamo” non mira a produrre un programma elettorale, né a creare una candidatura ‘vicina’ alla Diocesi e nemmeno a ipotizzare un soggetto alternativo ai partiti politici. L’intento, come ribadito da Barazzoni, è duplice: rafforzare il dialogo comunitario e consegnare ai candidati sindaci un quadro chiaro dei bisogni emersi dalla stessa comunità.

«Non consegneremo ai candidati a sindaco di Senigallia delle proposte concrete in quanto tali, ma consegneremo un percorso che parte dai bisogni dei cittadini, dalle idee… Saranno loro, i candidati, ciascuno con la propria sensibilità, a farle convogliare, se lo vorranno nei propri programmi elettorali». Gli incontri conclusivi, le cui date saranno definite in base al calendario elettorale (presumibilmente a febbraio e marzo), si terranno al Cinema Gabbiano e serviranno a rendere conto ai partecipanti di quanto emerso e a confrontarsi coi candidati.

In conclusione l’iniziativa si pone come un atto di fiducia nella democrazia e nella partecipazione, un invito a non abituarsi all’astensionismo dilagante ma, anzi, a riscoprire la bellezza di un bene comune più grande dell’interesse personale. L’appello è rivolto a tutti i cittadini e le cittadine: la partecipazione è la chiave per dare voce alle diverse visioni e per far sentire ogni senigalliese parte attiva e valorizzata della stessa comunità.

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