Cambiamenti e relazioni che fanno bene: a Senigallia è di scena la psicologia
Come affrontare i cambiamenti che, volenti o nolenti, scandiscono la nostra vita? Come migliorare le nostre abitudini senza cadere nello stress da prestazione? Sono queste alcune domande al centro di “Relazioni che fanno bene: piccoli passi per migliorarsi. Il metodo Kaizen“, il ciclo di incontri gratuiti promosso dall’InformaGiovani di Senigallia, già iniziato in biblioteca Antonelliana. Per capire il senso, la filosofia e le esigenze alla base di questo percorso, abbiamo intervistato Enrico Battisti, psicologo e psicoterapeuta. L’audio, andato in onda nella trasmissione “20 minuti da Leone” su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM), è disponibile anche in questo articolo grazie al lettore multimediale, a fianco di una sintesi degli argomenti trattati.
Il cambiamento: inevitabile, ma faticoso
Il primo incontro, tenutosi il 28 ottobre, ha affrontato la “psicologia del cambiamento”. Battisti sottolinea come sia fondamentale distinguere tra due tipi di mutamento. «Ci sono i cambiamenti discontinui – afferma – quelli che segnano un prima e un dopo: un cambio di scuola, un matrimonio, una separazione, un nuovo lavoro o una malattia. Spesso non li decidiamo, semplicemente ci accadono e scuotono il sistema». Poi ci sono i cambiamenti graduali, quelli che avvengono giorno dopo giorno, di cui quasi non ci accorgiamo. «Il punto è proprio questo – continua Battisti – di fronte ai grandi stravolgimenti, la difficoltà che le persone incontrano è proprio quella di mettere in atto i piccoli adattamenti necessari».
Gli ostacoli: abitudini e sensi di colpa
Ma cosa ci frena? Spesso, spiega lo psicoterapeuta, sono le nostre stesse abitudini. «Ci danno sicurezza, hanno funzionato finora e facciamo fatica a mollarle, anche quando smettono di essere utili». L’ostacolo più grande, però, è spesso emotivo e più profondo. «Una delle cose che sento dire spessissimo è: ‘se mi prendo più tempo per me, mi sento in colpa‘. Viviamo in un contesto sociale e culturale che spinge molto sul dovere, e questo ci blocca». Per superare questi blocchi, il primo passo è la consapevolezza: «Fermarsi, fare il punto della situazione, capire cosa funziona e cosa no».
Una soluzione: il metodo Kaizen
È qui che entra in gioco il filo conduttore del corso: il metodo Kaizen. «Questo concetto – spiega Battisti – arriva dalla cultura industriale giapponese e si fonda sull’idea del miglioramento continuo attraverso piccoli passi». Niente stravolgimenti da un giorno all’altro, dunque, che generano ansia e stress, ma un approccio più dolce. «Fare un passettino alla volta è emotivamente più sostenibile. Se voglio iniziare a fare sport, e finirà non ce l’ho mai fatta, è inutile porsi l’obiettivo di andarci tutti i giorni. Meglio iniziare con cinque minuti di passeggiata e aumentare gradualmente. Sono piccole azioni che, ripetute nel tempo, portano a risultati enormi».
Micro-abitudini e auto-efficacia
In uno dei prossimi incontri, previsto per il 18 novembre, ci si concentrerà proprio su “Micro-abitudini e auto-efficacia”. L’auto-efficacia, spiega il dottore, «è la convinzione di essere in grado di raggiungere un obiettivo. Spesso le persone non si rendono conto delle capacità che hanno, magari perché frenate da mancanza di fiducia in sé o dall’autocriticismo». L’obiettivo è quindi focalizzare i propri valori (dobbiamo cambiare per qualcosa a cui teniamo davvero) e darsi obiettivi raggiungibili e calibrati. Un esempio? «Una persona che fa fatica a dire di no, può iniziare con piccoli ‘no’ in situazioni facili, per poi arrivare a quelli più complessi sul lavoro o in famiglia». Il tutto, conclude Battisti, accettando anche gli inciampi: «Bisogna tollerare le sbavature nel percorso, accettare le proprie imperfezioni». Concetto che vale sempre questo, senza ovviamente rinunciare a migliorarsi.
Il ciclo di incontri “Relazioni che fanno bene” proseguirà fino al 9 dicembre. La partecipazione è gratuita. Per informazioni e iscrizioni è possibile consultare il sito e i canali Instagram e Facebook dell’InformaGiovani di Senigallia.
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