Il dottor Mukwege lancia l’appello: “Fermate i massacri dei congolesi, la pace è possibile”

“Fermate i massacri dei congolesi, la pace è possibile”. È l’appello lanciato da Denis Mukwege di fronte all’intensificarsi degli scontri tra l’esercito congolese e le forze ruandesi sostenute dal M23 nella città di Goma. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ricorda Mukwege, al 31 gennaio sono stati contati 773 corpi senza vita, mentre molti altri restano abbandonati nelle strade in stato di decomposizione avanzata. A questi si aggiungono circa 3mila feriti, privi di un’adeguata assistenza. “Ancora una volta, la comunità internazionale non potrà dire di non sapere”, denuncia Mukwege, ricordando che numerosi rapporti delle Nazioni Unite hanno indicato la responsabilità del Ruanda in questi atti di violenza, senza che siano state adottate misure concrete.
Il premio Nobel per la pace chiede l’immediata cessazione di ogni aiuto finanziario e militare al Ruanda e l’imposizione di sanzioni economiche per fermare l’escalation del conflitto. Sollecita inoltre l’attuazione dell’Accordo-quadro di Addis Abeba del 2013 e propone una “Conferenza internazionale per una pace duratura nella RDC e nella regione dei Grandi Laghi”, in sintonia con il Patto di pace promosso dalle Chiese cattolica e protestante del Congo (Cenco-Ecc). “Condanno fermamente questo nuovo attacco del Ruanda-M23 e i massacri che ne sono seguiti”, conclude Mukwege, denunciando “il silenzio complice e l’inerzia della comunità internazionale”.
Riccardo Benotti
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