Elezioni regionali Marche 2025, intervista a Fabiola Caprari (Progetto Marche Vive)
In vista delle prossime elezioni regionali, Fabiola Caprari, candidata per la lista civica “Progetto Marche Vive – Matteo Ricci Presidente”, ha presentato la sua visione per la regione, criticando aspramente l’attuale amministrazione e proponendo un’alternativa basata su riforme e unità. L’intervista, andata in onda su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) dove ogni giorno potete trovare una voce diversa, è disponibile grazie al lettore multimediale: basterà cliccare “play” o “riproduci” per ascoltare l’audio con le sue parole. Di seguito vi proponiamo una sintesi dell’intervista.
Sanità in crisi: il dipartimento salute
Caprari ha puntato il dito contro lo stato della sanità marchigiana, definendo i cinque anni trascorsi un fallimento, in particolare per l’aggravarsi delle liste d’attesa e l’inaccessibilità alle cure. «Un marchigiano su dieci non può permettersi le cure e rinuncia», ha dichiarato. La proposta di “Marche Vive” è l’istituzione immediata di un Dipartimento “Salute e Sanità” per un approccio completo che includa prevenzione e cura. «Non basta costruire i muri dei nuovi ospedali, bisogna organizzarli» con l’impiego di più medici e infermieri.
Sociale dimenticato, giovani emarginati
La candidata ha denunciato la mancanza di attenzione per le fragilità, rivelando che l’amministrazione uscente non ha mai avuto un assessore regionale ai servizi sociali. Questo disinteresse si è tradotto in un peggioramento delle condizioni per famiglie, caregiver e persone con disabilità o anziane, con liste d’attesa enormi per le strutture residenziali e tagli ai fondi per l’assistenza. Per i giovani, Caprari e “Marche Vive” propongono misure concrete contro la precarietà: un salario equo per il primo ingresso, l’accesso facilitato al credito e la reintroduzione di un fondo regionale di 30.000 euro per le giovani coppie per l’acquisto della prima casa.
ZES: annuncio non finanziato, crisi riconosciuta
Riguardo alla Zona Economica Speciale (ZES) promossa dal governo, Caprari la definisce una «opportunità vuota» allo stato attuale delle cose. La critica si focalizza sulla natura della misura normativa, l’assenza di finanziamenti («ad invarianza di spesa») e l’esclusione di aree chiave come il porto di Ancona. Secondo Caprari, la necessità stessa della ZES è un’ammissione implicita che l’economia marchigiana è in crisi, in contrasto con le dichiarazioni ottimistiche del Presidente uscente.
L’alleanza unita per il cambiamento
“Progetto Marche Vive” si pone come il centro che guarda a sinistra all’interno di un’alleanza per il cambiamento guidata da Matteo Ricci. Caprari ha sottolineato che l’unità è la lezione appresa dalle sconfitte passate e l’unica via per proporre un’alternativa credibile. Le Marche, osservate speciali in questa tornata elettorale, sono chiamate a dare un segnale a livello nazionale, in vista della costruzione di un’alternativa all’attuale governo Meloni.
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