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Elezioni regionali Marche 2025, intervista a Beatrice Marinelli (Evoluzione della rivoluzione)

Beatrice Marinelli

Beatrice Marinelli è candidata alla presidenza della Regione Marche con una lista civica “Evoluzione della rivoluzione” che si presenta per la prima volta all’elettorato marchigiano. Per saperne di più abbiamo realizzato un’intervista, in onda su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM), che è disponibile in questo articolo grazie al lettore multimediale. Di seguito una sintesi del suo intervento.

E’ la stessa candidata a presentarci la lista: «Evoluzione della rivoluzione è un movimento giovane che è stato concepito circa un anno e mezzo fa, ma che affonda le proprie radici in tanti anni di attivismo e impegno sui territori a difesa dei diritti e delle libertà. Noi veniamo da comitati spontanei, associazioni indipendenti, tutte autofinanziate, fatte da volontari che hanno abbracciato in varie zone delle Marche le battaglie per la tutela degli interessi diffusi, per i diritti fondamentali e per la tutela delle famiglie, dei lavoratori».

Tra i comitati fondatori, ad esempio sulla sanità, c’è il Comitato pro ospedali pubblici delle Marche, un comitato spontaneo storico della Regione, con oltre 20 comitati locali, «i cui primi nuclei risalgono ai primi anni 2000 e che si sono opposti alla chiusura drastica di ospedali, agli accorpamenti, allo smantellamento dei reparti». Ma altri nuclei vedono varie associazioni che si occupano di disabilità, associazioni che da anni lottano contro la privatizzazione dei servizi idrici dell’acqua, comitati di protesta e tutela dei lavoratori dalle imposizioni legate alla pandemia. «L’essere umano è il fulcro della nostra missione, della missione di Evoluzione della rivoluzione, in quanto soggetto dotato di doveri, ma soprattutto di diritti».

Forte il radicamento nella regione: «Il nostro luogo sono le Marche – afferma Marinelli – noi siamo tutti cittadini marchigiani, radicati sul territorio, i nostri candidati sono presenti capillarmente in ogni angolo della nostra regione e ne sono espressione, proprio perché la rivoluzione comincia da qui e deve essere dal basso. Non siamo frutto di compromessi politici o di accordi tra segreterie di partito» 

Una lista civica difficilmente collocabile negli schieramenti tradizionali: «Noi non siamo né con il centrodestra né con il centrosinistra. Non abbiamo nessun apparentamento e non vogliamo nessuna vicinanza con queste che riteniamo ormai delle scatole vuote, prive di qualsiasi ideologia e anche di qualsiasi progettualità. Centrodestra e centrosinistra hanno dimostrato di essere due facce della stessa medaglia, che rispondono alle stesse cerchie di potere che sono lontane e avulse dagli interessi e dai bisogni dei cittadini. Quindi la nostra collocazione è individuale, apartitica, asistemica. Post-ideologica si direbbe adesso, ma naturalmente rispettiamo il percorso individuale ideologico di tutti.  Il punto è che non c’è più una destra, una sinistra. C’è un sotto, un sopra, c’è un basso e un alto. E noi dal basso vogliamo riportare le cose all’ordine naturale. Rivoluzione viene dal latino. Revolvo significa proprio questo: ritornare all’ordine naturale». 

Evoluzione della Rivoluzione ha suscitato, negli incontri in giro per le Marche, grande interesse e curiosità.  Marinelli sottolinea ancora una volta la visione critica, perché è il motore del miglioramento. «Queste elezioni regionali devono essere un’occasione per i marchigiani da non perdere, perché se non si critica, se si accetta sempre quello che si riceve, ci si abitua alla logica del meno peggio. Dobbiamo uscire dalla logica del voto utile che ci hanno inculcato in questo bipolarismo spinto, che poi in definitiva è un oligopolio che assomiglia molto a una tirannia, perché le minoranze non vengono rappresentate, le istanze di poche, per quanto valide, non vengono più recepite ed ascoltate».

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