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Giochi e sport tradizionali: che passione per ruzzola, rulletto, formaggio e freccette!

Forse sono meno considerati, eppure hanno tanta storia alle spalle. Sicuramente vi girano meno soldi rispetto al calcio al basket o alla pallavolo ma di certo raccolgono numerosi appassionati in tutta Italia. E nel nostro territorio non sono da meno. Parliamo degli sport tradizionali come la ruzzola, le freccette ma anche il tiro alla fune o il calcio balilla e lo facciamo con Giancarlo Rossi, vicepresidente della sezione FIGEST (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali) di Pesaro che ai microfoni di Radio Duomo Senigallia, ha offerto una panoramica approfondita su questi giochi sportivi ricchi di storia e passione. L’intervista è in onda mercoledì 21 e giovedì 22 alle ore 13:10 e alle ore 20, con un’ulteriore replica domenica 25 alle ore 16:50 circa, sempre sui 95.2 FM. L’audio integrale è disponibile anche in questo articolo grazie al lettore multimediale.

La varietà degli sport tradizionali

La FIGEST abbraccia ben 27 sport, ampliando il suo raggio d’azione dai precedenti 19. Tra questi, spiccano il lancio della ruzzola, del rulletto, del ruzzolone e del formaggio, ma anche discipline come le freccette, la fionda, la balestra, il frisbee, il tiro alla fune, il calcio balilla, il minigolf ma anche sport più recenti come il teqball. Molti di questi, sebbene considerati “minori”, coinvolgono un gran numero di appassionati e affiliati.

La ruzzola e il territorio locale

Particolare attenzione nelle Marche viene riservata a rulletto e ruzzola, specialità in cui le squadre locali hanno recentemente brillato in un campionato a Città di Castello. Nel territorio diocesano (da Senigallia ad Arcevia e da Chiaravalle e Mondolfo), gli sport più praticati sono quelli “che rotolano”, grazie a una forte tradizione storica e a numerosi tornei locali che coinvolgono la comunità.

Campionati e partecipazione

La FIGEST organizza campionati a livello nazionale, così come anche la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti), contribuendo alla diffusione di queste discipline. Le competizioni si svolgono a singolo, a coppia e a terna, con la novità di inserire una donna o un giovane per favorire il ricambio generazionale.

Il ricambio generazionale e il futuro degli sport tradizionali

Nella recente gara di ruzzola a Città di Castello, le squadre marchigiane hanno dominato, con vittorie nella Serie A (due giocatori per il Corinaldo, Luca Massi e Diego Tarzi), Serie B (due giocatori di Terre Roveresche) e Serie C (uno di Trecastelli e uno di Ostra Vetere). Nonostante questi successi, il tema del ricambio generazionale è una preoccupazione centrale. Rossi ha evidenziato la difficoltà di coinvolgere i giovani. Per contrastare questa tendenza, la FIGEST sta portando la conoscenza di questi sport nelle scuole, con iniziative pratiche che suscitano grande entusiasmo nei giovani, alcuni dei quali si sono avvicinati al gioco anche grazie ai nonni o a figure artigiane locali che realizzano le ruzzole. Lo stato di salute degli sport tradizionali, come la ruzzola, è quindi buono, con quasi 1000 associati in Italia, concentrati principalmente nel centro (Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo e alto Lazio), ma con un interesse crescente anche in altre regioni. Questi sport, sebbene impegnativi in termini di tempo, creano forti legami e amicizie tra i partecipanti.

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