Gioco d’azzardo, numeri in crescita: l’allarme di Libera
Un fenomeno in costante crescita che rovina vite, famiglie e relazioni. Il gioco d’azzardo patologico è il tema al centro dell’iniziativa organizzata a Senigallia dall’associazione Libera, di cui è referente don Paolo Gasperini. Con l’evento “Liberarci: due giorni insieme per non giocare con la vita”, l’associazione intende sensibilizzare la comunità su una problematica che ha raggiunto proporzioni allarmanti, con un volume d’affari che ha superato i 155 miliardi di euro nel 2024 solo nel gioco legale. E’ possibile ascoltare l’intervista sia su Radio Duomo Senigallia venerdì 29 e sabato 30 agosto (ore 13:10 e ore 20) e domenica 31 (ore 17:15 circa), sia cliccare sul lettore multimediale che accompagna questo articolo.
Gioco d’azzardo: una trappola che isola e distrugge
Il gioco d’azzardo ha la funzione terribile di isolare, strappare e deturpare le relazioni. Il parroco senigalliese sottolinea come la dipendenza da gioco sia analoga a quella da alcol o droga, con le classiche dinamiche di autoinganno, bugie e la riluttanza a chiedere aiuto. Il fenomeno colpisce trasversalmente tutte le fasce d’età e i ceti sociali, ma si sta diffondendo in modo preoccupante anche tra gli over 65. La portata economica è impressionante: secondo i dati citati, ogni italiano maggiorenne spende in media 2.000 euro all’anno in gioco d’azzardo legale. La situazione si aggrava considerando il vasto mondo del gioco illegale, un “mondo parallelo” dove si scommette su qualsiasi cosa, dallo sport all’elezione del Papa.
Prevenzione e legislazione, un quadro a tinte fosche
L’incontro organizzato da Libera, in collaborazione con esperti del servizio dipendenze patologiche dell’AST di Senigallia, ha l’obiettivo di aprire gli occhi sulla realtà circostante. Più che ai giocatori dipendenti, che spesso non riconoscono il problema, l’iniziativa si rivolge a chi vive al loro fianco e alla società civile, affinché possa riconoscere i segnali e intervenire in maniera preventiva o quando la situazione può essere ancora recuperata.
La legislazione regionale e locale, invece di contrastare il fenomeno, sembra quasi incentivarlo. Don Gasperini critica alcune misure normative che hanno di fatto ridotto le distanze minime tra i luoghi di gioco e i centri sensibili, e aumentato gli orari di apertura, giustificando l’intervento con l’esistenza del gioco online. Una scelta che ignora la “funzione educativa” della legge e dimostra una crescente permissività.
Gli appuntamenti a Senigallia per approfondire il tema sono due: sabato 30 agosto alle 22, durante il concerto dei Musaico a Borgo Bicchia, e giovedì 4 settembre alle 21 al Circolo Arci di Borgo Molino, con un dibattito che vedrà la partecipazione di specialisti del settore.
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