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Lavoro, il mondo reale non combacia coi dati Istat. L’allarme di AVS Senigallia – AUDIO

Lavoro, occupazione, imprese

I dati Istat dipingono un quadro roseo dell’occupazione, con la disoccupazione ai minimi storici. Ma è davvero tutto oro quel che luccica? A sollevare dubbi concreti è Alleanza Verdi Sinistra – Diritti al Futuro di Senigallia, che in un recente intervento radiofonico ha messo in luce una realtà ben più complessa e spesso ignorata: la qualità del lavoro e le condizioni in cui versa una fetta crescente della popolazione attiva. L’intervista sarà in onda venerdì 4 aprile alle 13:10 e alle 20, sabato 5 alle ore 20 e domenica 6 alle ore 16:50 (il terzo di tre contributi audio). E’ disponibile però anche il lettore multimediale in questo articolo per ascoltarsi l’intervista cliccando sul tasto play o riproduci.

Uno dei primi problemi evidenziati da Pergolesi è la modalità di raccolta dei dati poi elaborati dall’Istat. Il nodo cruciale è che una persona viene considerata occupata anche se ha lavorato una sola ora durante la settimana. «Chiaramente la persona ha lavorato, ma un’ora non garantisce quella dignità di vita che la nostra Costituzione sancisce per chiunque abbia diritto a un lavoro retribuito».

Precarietà dilagante

Il dito viene puntato anche sulla forma stessa dell’occupazione. Aumentano i contratti a termine, il lavoro a chiamata, e si assiste a una pratica sempre più diffusa: il rinnovo continuo di contratti a scadenza, un escamotage per evitare l’assunzione a tempo indeterminato, privando i lavoratori di stabilità e prospettive future. «Pensiamo ai tanti ragazzi che lavorano nella stagione estiva, magari solo nei fine settimana come camerieri. Risultano occupati per l’Istat, ma certo non si può parlare di piena occupazione». E i numeri locali sembrano confermare questa tendenza.

Nel comprensorio di Senigallia

Nel 2024 si è registrato un calo degli avviamenti al lavoro rispetto all’anno precedente, e in particolare sono diminuite le assunzioni a tempo indeterminato. Un dato che stride con la vivacità del settore turistico locale, che teoricamente dovrebbe trainare l’occupazione.

I settori più a rischio

Enrico Pergolesi
Enrico Pergolesi

La preoccupazione è che lo sfruttamento del precariato e, purtroppo, anche il lavoro nero, siano fenomeni trasversali a quasi tutti i settori, con la sola eccezione del pubblico impiego, dove però le opportunità di assunzione sono limitate.

Le proposte

Di fronte a questa situazione, Alleanza Verde e Sinistra non resta a guardare. Tra le proposte avanzate, spicca l’intenzione di riproporre un “manifesto del lavoro” a livello locale, coinvolgendo istituzioni, associazioni e la stessa Diocesi, per promuovere un lavoro giusto e dignitosamente retribuito. Un sostegno convinto verrà inoltre espresso ai referendum della CGL di giugno, volti a contrastare gli abusi dei contratti precari. E in vista delle prossime elezioni amministrative, il tema del lavoro e della sua qualità sarà un punto centrale del programma della coalizione di centrosinistra.

Dimenticato il salario minimo?

Un appello viene lanciato sulla necessità di riportare al centro del dibattito politico il tema del salario minimo. «Sembra essere caduto nel dimenticatoio, ma è un tema assolutamente centrale» sottolinea Pergolesi, riconoscendo la complessità di modularlo a seconda delle diverse realtà territoriali. La crescita del rischio di povertà, nonostante i dati sull’occupazione, evidenzia come spesso si lavori male e con contratti che non garantiscono un futuro sereno.

L’intervento di Alleanza Verde e Sinistra a Senigallia getta una luce cruda e realistica sul mondo del lavoro, invitando a guardare oltre i numeri e a concentrarsi sulla vera sfida: garantire a tutti un’occupazione che sia non solo presente, ma anche dignitosa e capace di costruire un futuro. Un tema che non può e non deve essere relegato sullo sfondo dell’agenda politica.

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