E’ morto don Vittorio Mencucci. Fede e cultura, l’impegno per una Chiesa in dialogo con il mondo
SENIGALLIA – Martedì 30 settembre 2025, alle ore 17.30, presso la propria abitazione in via dei Gerani, a Senigallia è deceduto don Vittorio Mencucci. Nato a Ripe nel 1935, è stato ordinato sacerdote nella Cattedrale di Senigallia il 18 marzo 1961 da mons. Umberto Ravetta. Iniziò il suo servizio pastorale come cappellano nella parrocchia del Portone di Senigallia. Nel 1963 si reca a Milano per gli studi universitari e dopo aver conseguito la licenza in teologia, consegue la laurea in Filosofia. Dal 1969 è docente di filosofia nel Liceo Classico statale “Giovanni Berchet” a Milano, dopo essere stato insegnante di religione presso l’ Istituto tecnico “Cattaneo” nella stessa città. Torna a Senigallia nel 1974 e riceve la cattedra di Filosofia al Liceo scientifico ‘Enrico Medi’. Diversi, nel tempo, i suoi servizi pastorali: nella cappellania di san Domenico, a Corinaldo, a Sant’Angelo di Senigallia, dal 2005 parroco della parrocchia di San Giovanni Battista a Scapezzano.
Non ha mai smesso di porsi domande, don Vittorio. I suoi studi e la docenza hanno nutrito tante riflessioni, spesso scomode, sul rapporto tra fede e cultura, il senso profondo dell’essere chiesa in un mondo in continuo cambiamento. Protagonista di tante pagine della vita culturale cittadina, è stato tra i fondatori dell’Università per Anziani, del gruppo Amici della filosofia, della Scuola di Pace “V. Buccelletti”. Ha scritto diversi libri, tra i quali ricordiamo: “Donna sacerdote? Ma con quale Chiesa?”, “Perché cambiare. Recuperare l’uguaglianza tra i battezzati nella comunità delle origini”. E ancora, “Ripensare la fede nella fedeltà a Cristo e al proprio tempo. Critica al ritardo culturale delle omelie”, insieme a don Luigi Gianantoni; “Ma intanto il mondo cambia, eppur si muove”, “Ma liberaci dal sacro… Vivere il Vangelo nella modernità”.
La Chiesa di Senigallia esprime il suo profondo cordoglio, nella preghiera di affidamento al Padre buono e nel ringraziamento per quanto don Vittorio ha donato nei suoi molteplici ambiti di impegno. Quante e quanti hanno visto in don Vittorio un punto di riferimento per interrogare i tanti volti della spiritualità e per trovare la bellezza della Parola, sapranno custodire la sua sana inquietudine che ha fatto del Vangelo guida costante e riferimento di profonda libertà.
Il funerale sarà giovedì 2 ottobre, alle ore 16.00, presso la chiesa del Portone. La salma sarà visibile da questo pomeriggio dalle 16.30 presso la casa funeraria di Borgo Bicchia.
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