Ponte Garibaldi, Lion: «Il nostro ricorso non bloccherà i ristori, è una fesseria»
Il ricorso al Tar delle associazioni ambientaliste non bloccherà l’erogazione dei ristori agli alluvionati né altri lavori di messa in sicurezza post alluvione 2022 perché interessa solo il verbale della conferenza dei servizi in cui si è approvato il progetto esecutivo definitivo del nuovo ponte Garibaldi. Lo afferma Marco Lion, presidente della sezione cittadina di Italia Nostra, la cui intervista è in onda su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) lunedì 5 e martedì 6 maggio alle ore 13:10 e alle ore 20. Sarà in replica anche domenica 11 a partire dalle ore 16:50. L’audio integrale è disponibile anche qui grazie al lettore multimediale.
Lion fa il punto sulla ricostruzione di ponte Garibaldi, demolito dopo l’alluvione del 2022. Nel frattempo che è stato presentato il ricorso da parte di Italia Nostra sezione di Senigallia, Gruppo Società Ambiente, associazione Confluenze, Archeoclub d’Italia sezione di Senigallia e associazione Amici della foce del fiume Cesano, il vicecommissario all’alluvione 2022 Stefano Babini ha presentato una nuova ordinanza di approvazione di un progetto esecutivo, con alcune modifiche, tra cui l’inserimento dei due montacarichi ascensori. Il ricorso rimane attuale ma Italia Nostra e le altre realtà ricorrenti hanno già chiesto un accesso agli atti per valutare come muoversi.
Questioni urbanistiche, si mescolano ad aspetti architettonici, viari ed economici. Il conto del nuovo ponte intanto è salito tra 3,4 a 6,1 milioni di euro, a cui aggiungere i circa 800 mila euro per la demolizione della vecchia infrastruttura. Le associazioni si dichiarano inoltre favorevoli ad altri progetti di ponte, come per esempio quelli che prevedano la ricostruzione a raso con l’installazione di martinetti o altri sistemi idraulici che ne permettano il sollevamento o l’apertura prima della piena del fiume Misa.
Secondo Lion, a Senigallia è in atto un’operazione quasi di “sciacallaggio” per screditare la loro azione legale, e l’applicazione di una sorta di “strategia della paura”: una strumentalizzazione politica della vicenda in vista delle elezioni regionali che si terranno in autunno, con la maggioranza che vorrebbe arrivarci con i lavori avviati. Anche sul fronte economico del tessuto senigalliese, i veri problemi del commercio locale sono altri secondo i ricorrenti, non certo legati alla ricostruzione del ponte.
Nel frattempo il comitato “Tra due fiumi – Le imprese per il territorio” ha annunciato di aver presentato controricorso, di essersi inserito dunque nel procedimento innanzi al tribunale amministrativo delle Marche per evitare che vengano bloccati lavori, risarcimenti e azioni future. Sul legame con il ricorso delle associazioni ambientaliste, Lion afferma che è una «fesseria» perché mira solo ad annullare un verbale e nient’altro.
Segui La Voce Misena sui canali social Facebook, Instagram, X e Telegram.
