Skip to main content

Raccolta rifiuti, pioggia di commenti anche a Senigallia dopo la sentenza del Tar delle Marche

raccolta rifiuti Senigallia, raccolta differenziata, porta a porta, tari

Torniamo a parlare in modo un po’ più approfondito, com’è nostro solito fare, di rifiuti. Quella che era una proposta di affidamento in house a un gestore unico per il servizio di raccolta rifiuti e smaltimento per buona parte del territorio provinciale, approvata poi con delibera dell’Assemblea ATA nel 2024, era finita al centro di un ricorso al tribunale amministrativo regionale delle Marche. Come si saprà la sentenza è arrivata nei giorni scorsi: il Tar ha annullato l’atto. E questo ha dato il via a una serie di polemiche, batti e ribatti.

Andiamo per ordine. Sulla strada che si vorrebbe, anzi ormai si sarebbe voluta percorrere, abbiamo già scritto parecchio: AnconaAmbiente ha inviato all’assemblea ATA nel settembre del 2023 la propria candidatura quale affidataria in regime di “in-house providing” dei servizi inerenti al ciclo integrato dei rifiuti, proponendo un processo di concentrazione delle gestioni sin qui svolte. Proposta che riguarda un servizio del valore di circa 1 miliardo e 254 milioni di euro, votata in assemblea e approvata con voto favorevole da 32 comuni su 40 interessati, Ancona in testa. In particolare, Senigallia ha espresso voto contrario insieme a Morro d’Alba, unici due comuni; si sono astenuti Belvedere Ostrense, Castelleone di Suasa, Corinaldo, San Marcello, Serra de’ Conti e Trecastelli, mentre erano assenti alla seduta i rappresentanti di Arcevia e Montemarciano.

Anche sulle motivazioni del “no” alla proposta abbiamo detto e scritto molto: potete ascoltare e leggere QUI le dichiarazioni di Massimo Olivetti, sindaco di Senigallia, e del sindaco del comune di Morro d’Alba Enrico Ciarimboli a QUESTO link.

L’atto è stato poi impugnato davanti al Tar delle Marche con un ricorso presentato da Marche Multiservizi e Rieco: avevano contestato la formula dell’affidamento in house perché di fatto eliminerebbe la gara d’appalto, base per i principi della concorrenza e della trasparenza. La recente decisione del Tar Marche ha annullato la delibera dell’Assemblea territoriale d’ambito (ATA) perché non sarebbero chiari né i motivi che dovrebbero sorreggere tale progetto di affidamento in house, né gli impatti economici sulle finanze degli enti locali, né infine la convenienza in termini di costo per abitante del servizio di raccolta rifiuti. Affermazioni sostenute a parole nelle relazioni documentali, ma anche con rimandi a futuri rapporti e con confronti non sempre attinenti.

Subito sono cominciati a piovere i commenti. In primis il sindaco di Senigallia: «Il nostro voto contrario si basava su diverse criticità presenti nella delibera. Non è certo mia intenzione dire “ve l’avevamo detto”, anche se oggi, dopo tutte le critiche strumentali che ci sono state mosse, sarebbe legittimo». E di fatto lo dice. I consiglieri di maggioranza Davide Da Ros e Marcello Liverani sono andati all’attacco dell’opposizione consiliare senigalliese per aver criticato anzitempo il primo cittadino. «L’amministrazione di Senigallia aveva visto lungo allora, ed era stata criticata dal PD, nella persona del consigliere Dario Romano: “Il Sindaco Olivetti si isola all’assemblea Ata Rifiuti: Senigallia sempre più marginale a livello provinciale e regionale”. Sarebbe ora interessante chiedere a Dario Romano cosa pensa della decisione del TAR». «L’ennesimo stop su un iter lunghissimo che va avanti da dieci anni – spiegano Liverani e Da Ros – molto probabilmente qualche cosa non torna, non quadra, specialmente sui costi, e sono state queste le motivazioni/perplessità che ha portato Senigallia a votare contro quella delibera, e come vediamo oggi, il votare contro non è stato sbagliato, che che ne dica Dario Romano (PD). Forse dovrebbe studiare e approfondire meglio la questione per emettere un giudizio».

Chiamato in causa il Partito Democratico replica puntando il dito contro Olivetti: «Non abbiamo ancora capito cosa vuole Olivetti per il territorio senigalliese: affidamento in house o gara? Attacca ma non comunica quale sia la soluzione decisa per il territorio senigalliese. Su questo, solo un grande silenzio, come su tanto altro».

bidoni, raccolta differenziata, raccolta rifiuti, immondizia, igiene pubblica, senigallia

Anche il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia è intervenuto sulla questione raccolta rifiuti, gestione e smaltimento: «Le sentenze non si interpretano, a seconda della convenienza politica. Se taluni ritengono di non condividerla, la impugnino al Consiglio di Stato oppure tacciano o, meglio ancora, ne prendano atto, senza strumentalizzarle. Il sindaco Olivetti, con il suo voto contrario, ha usato prudenza, riflessione e conoscenza degli atti, tutelando l’interesse pubblico e quello della comunità senigalliese. […] Il PD e tutta la minoranza consiliare hanno attaccato la maggioranza, accusandola di isolare Senigallia dal resto del territorio provinciale e regionale. Ma il TAR Marche ha dato ragione all’amministrazione, annullando un provvedimento, che sul piano procedurale dell’efficienza amministrativa, riguardo ad un razionale impiego delle risorse pubbliche, delle caratteristiche tecniche ed economiche del servizio in house, della qualità del servizio e degli investimenti, e soprattutto sotto il profilo delle finanze pubbliche e dei costi per gli enti locali e per i cittadini, non ha convinto. Probabilmente, i consiglieri di minoranza e, in particolare, quelli del PD, non hanno ben compreso le ragioni del voto contrario e, forse, non hanno studiato bene le dinamiche di quella decisione e degli atti pregressi. Atti che, se approvati dalla nostra amministrazione, avrebbero messo il nostro Comune di fronte a gravi conseguenze economiche e gestionali».

Ma il Partito Democratico ha voluto precisare la sua posizione: «La sentenza del Tar Marche, che ha annullato l’affidamento in house del servizio rifiuti da parte della Provincia di Ancona, apre un problema serio: l’intero assetto del sistema provinciale è ora sospeso. Ma da parte del sindaco Olivetti, ancora nessuna parola chiara sul futuro della gestione rifiuti a Senigallia. Il sindaco, infatti, ha fortemente voluto far uscire Senigallia dal percorso condiviso con altri comuni, nonostante le nostre richieste di discutere le preoccupazioni in sede Ata. Se ci sono delle ragionevoli preoccupazioni sui ricorsi in essere o sui costi del servizio, è giusto porre i temi nell’assemblea ATA e nei contenitori idonei, non isolandoci e votando contro. Il risultato? Oggi Senigallia è senza una strategia definita, con tariffe in aumento e un servizio che non migliora. A distanza di mesi dalle scelte compiute in sede provinciale, manca un piano operativo, una previsione dei costi, un percorso trasparente di confronto in Consiglio Comunale. La partecipazione pubblica, quando c’è, si riduce a comunicati unilaterali. Eppure, Olivetti esulta per una sentenza che interpreta in chiave ideologica, senza proporre soluzioni concrete per il bene comune. Questa posizione isolazionista non solo danneggia la città, ma dimostra una mancanza di visione e di impegno per costruire un progetto che convenga a tutti».

Tra i punti di forza dell’affidamento in house, secondo i Dem, c’è l’aspetto del controllo pubblico del servizio, quindi «nell’interesse esclusivo della comunità e non del profitto privato»; l’«esperienza consolidata sul territorio» con un «sistema integrato di gestione provinciale dei rifiuti costruito negli anni, che rappresenta un modello efficiente e ha garantito risultati positivi sulla percentuale di differenziata e sui costi del servizio». E infine le ricadute economiche locali: «proteggiamo gli investimenti pubblici già realizzati e programmiamo quelli futuri secondo una logica di bacino provinciale, evitando che la frammentazione porti a costi maggiori per i cittadini e a una minore efficienza del servizio». Anche il presidente del consiglio regionale delle Marche Dino Latini ha voluto rimarcare la necessità di «un progetto chiaro e unitario per la raccolta rifiuti in tutta la provincia». «Non è più il tempo di battaglie ideologiche o fughe solitarie, ma di responsabilità e visione» conclude il Pd senigalliese.

Segui La Voce Misena sui canali social Facebook, Instagram, X e Telegram.