Rincari strutture per anziani, allarme inascoltato per anni: incontro in comune a Senigallia

Dopo anni di annunci, denunce e segnalazioni sempre più allarmanti sui potenziali rischi, ora si sta concretizzando tutto: i rincari delle rette per le strutture per anziani e soggetti fragili stanno divenendo realtà con aumenti stimati tra i 100 e i 150 euro in media al mese per ospite. Una situazione che i sindacati giudicano inaccettabile, che la politica ha ignorato per tanto tempo, e sulla quale si terrà un incontro in municipio a Senigallia.
L’iniziativa si terrà venerdì 14 marzo, alle ore 16, nell’aula consiliare “Giuseppe Orciari”: qui verranno ascoltati i responsabili delle principali strutture cittadine, la fondazione Opera Pia Mastai Ferretti col suo neopresidente Giovanni Bomprezzi e la fondazione Città di Senigallia con il commissario straordinario Corrado Canafoglia. Entrambi interverranno durante la seduta congiunta della conferenza dei capigruppo e della prima commissione permanente (affari istituzionali e generali).
«Ho assunto questa decisione dopo avere comunicato ai capigruppo, nei giorni scorsi, la necessità e l’opportunità di avere un confronto immediato con le due fondazioni, che si occupano dell’ospitalità della popolazione anziana nel nostro territorio, riguardo anche alle notizie apparse nei giorni scorsi sulla stampa, che annunciano l’aumento delle rette a carico dei familiari. L’audizione di venerdì può essere l’occasione giusta per un serio e utile confronto, e per avere una informativa puntuale sulla situazione di gestione e di organizzazione delle due strutture».
Perché dicevamo che denunce e segnalazioni sono rimaste inascoltate per anni? Più volte abbiamo riportato le parole dell’ex presidente dell’Opera Pia Mario Vichi (il passaggio a Bomprezzi c’è stato a fine 2024), per lungo tempo anche referente regionale degli enti gestori delle strutture socio assistenziali che si occupano di anziani, fragili e persone con disabilità. Vi rimandiamo alla nostra intervista realizzata a novembre 2024, quando Vichi lanciava l’allarme: «Se non c’è il contributo dello Stato, noi come tante altre strutture siamo fortemente in difficoltà. C’è stato un intervento della sanità nelle Marche nel 2023: di fronte ai 7 euro/giorno che avevamo chiesto in più, ce ne hanno dati 4. In questi due anni la situazione è peggiorata per un aumento di costi legati all’aumento generale, ma soprattutto al tempo in più che va dato per gli anziani, molto impegnativi: più oss, più infermieri, più materiale e questo chiaramente ha aumentato pesantemente i costi, un impegno molto più gravoso rispetto a cinque anni fa. Oggi stiamo di nuovo bussando alla regione dicendo che se non si viene incontro si rischia di chiedere alle famiglie a dir poco 7 euro al giorno in più».
L’auspicio è che quest’occasione della seduta congiunta dei due organi senigalliesi possa contribuire a mettere sui tavoli, su quelli che contano, una proposta di maggior intervento da parte della Regione in modo che i contributi possano in qualche modo sgravare il peso che ora ricade tutto sulle famiglie degli ospiti, con almeno 100/150 euro di media di aumenti nella tariffa mensile.
Segui La Voce Misena sui canali social Facebook, Instagram, X e Telegram.
