Sinodo di Roma, la speranza di una Chiesa sempre più inclusiva

Che aria si respira a Roma in questi giorni di assemblea sinodale? Quella di un confronto acceso e sincero, messo in moto dalla Chiesa italiana che si è riunita per interrogarsi sul proprio futuro, per capire come affrontare le sfide di un mondo in continua trasformazione e per riscoprire la propria missione. Come nostro solito, abbiamo voluto approfondire la questione con don Paolo Gasperini e Daniela Giuliani, rappresentanti della Diocesi di Senigallia insieme al vescovo Franco Manenti. L’intervista è in onda mercoledì 2 e giovedì 3 aprile alle ore 13:10 e alle ore 20, oltre che in replica alle 16:50 di domenica 6. L’audio è disponibile anche qui insieme a un breve testo.
C’è un desiderio palpabile di rinnovamento, di un approccio più concreto ai problemi, di una Chiesa che sappia parlare il linguaggio del nostro tempo. Le “proposizioni” presentate dal comitato centrale, però, non sembrano aver colto appieno questo desiderio. Sono state giudicate troppo generiche, troppo legate al passato, incapaci di indicare una strada chiara per il futuro.
Eppure, la speranza non è spenta. Anzi, il dibattito vivace, le critiche costruttive, la partecipazione sentita di donne e uomini di Chiesa, tutto questo testimonia una grande vitalità. C’è la consapevolezza che il cambiamento è possibile, che la Chiesa italiana può e deve trovare nuove strade per annunciare il Vangelo.
Il tema della sinodalità, del camminare insieme, è centrale. Si avverte la necessità di una Chiesa più inclusiva, capace di ascoltare tutte le voci, di valorizzare il contributo di ciascuno. Emerge con forza il ruolo delle donne, la loro autorevolezza, il loro desiderio di partecipare pienamente alla vita della Chiesa.
L’assemblea si concluderà con la consapevolezza che il cammino è ancora lungo, che le sfide sono tante, ma anche con la certezza che la Chiesa italiana ha le risorse per affrontarle. C’è la volontà di non lasciare cadere nel vuoto le istanze emerse, di trasformarle in azioni concrete, di costruire una Chiesa più autentica, più vicina alla gente, più capace di testimoniare la speranza del Vangelo.
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