La «musica che fa bene» risuona nei reparti di oncologia di Senigallia e Ancona
Ci sono spettacoli che vengono ricordati per anni, e ci sono musiche che lasciano il segno. A questo secondo tipo appartiene l’iniziativa di Andrea Celidoni. Il noto musicista di Senigallia ha da tempo avviato un progetto all’ospedale regionale a Torrette di Ancona e, da qualche mese, esteso l’idea anche al nosocomio della propria città. Un esempio di come la musica possa diventare un vero e proprio strumento di cura e conforto. Le sue note non viaggiano su un palco, ma nei corridoi e nelle stanze dei reparti di oncologia dei due poli ospedalieri. E li trasformano. L’intervista è in onda venerdì 5 e sabato 6 settembre, alle ore 13:10 e alle ore 20 ma sarà in replica anche domenica 7 alle ore 17:15 circa, sempre su Radio Duomo Senigallia (95.2FM). L’audio integrale è disponibile anche qui grazie al lettore multimediale: basterà cliccare sul tasto play per riascoltarla.
Celidoni porta avanti da circa sette anni l’iniziativa nel reparto di oncologia di Ancona, dove organizza concerti acustici mensili per i pazienti. Circa un anno fa, grazie all’amicizia con il dott. Massimo Marcellini, il progetto si è esteso anche al reparto di oncologia di Senigallia. L’approccio è sempre delicato e rispettoso. Dei pazienti, degli operatori, delle persone che accompagnano i familiari. Mentre ad Ancona i concerti si tengono in una sala d’attesa più ampia, a Senigallia la struttura del reparto è diversa. «Io suono in una piccola rientranza, con un volume bassissimo per non disturbare».
La musica è un sottofondo leggero, una presenza discreta che accompagna i pazienti durante terapie che possono durare diverse ore. Il repertorio spazia da cantautori italiani come Lucio Dalla e Gino Paoli a grandi nomi internazionali come Frank Sinatra ed Elton John. L’obiettivo è creare un’atmosfera confortevole e per evita generi troppo aggressivi o rumorosi. «No rap, no trap» scherza Andrea, sottolineando la sua preferenza per testi che offrano un messaggio positivo e melodie più dolci, dato il contesto in cui vengono eseguite.
Il progetto, avviato a dicembre 2024, ha avuto un successo inaspettato. «Dopo il primo giorno, Marcellini mi ha chiamato per dirmi che tutti, dai pazienti al personale, erano contentissimi», racconta il musicista. Le reazioni sono state immediate e toccanti. C’è chi applaude, chi ringrazia con parole sincere, e c’è persino chi si alza per ballare. Celidoni ricorda il sorriso di una signora che, al suono di un brano, si è alzata per volteggiare per diversi minuti, o la coppia di anziani che ha ballato sulle note di “My Way”.
L’impegno emotivo è notevole, la voce di Andrea è rotta più volte durante l’intervista in cui ricorda che ogni esibizione comporta donare un po’ di sé. Ma l’impatto sociale di questa iniziativa è profondo: la musica non solo distende gli animi dei pazienti, ma offre un momento di leggerezza e normalità anche a chi li accompagna.
L’iniziativa non si ferma, almeno per il momento, e il calendario è già fissato per i prossimi mesi in quello che molti sperano sia un percorso senza fine. A Senigallia, gli appuntamenti si tengono due volte al mese e in giorni diversi per permettere a più persone di ascoltare. Qui suona e canta da solo, ad Ancona spesso suonano altri e lui ne cura solo gli aspetti organizzativi. Ma l’impegno di Andrea Celidoni, che va oltre la semplice passione per la chitarra che l’ha visto musicista e insegnante per decenni, dimostra come l’arte possa uscire dagli schemi e diventare un veicolo di umanità, bellezza e serenità in luoghi in cui sono più che mai necessarie.
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