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Tag: liceo perticari

“We care, la democrazia che vogliamo”. Parte la quarta edizione con il liceo ‘Perticari’ di Senigallia

“WeCare, la democrazia che vogliamo”. Il percorso di educazione civica – riservato quest’anno a studentesse e studenti del Liceo Classico ‘Perticari’ – è giunto alla sua quarta edizione e sarà inaugurato lunedì 17 novembre alle 8.30 presso il Teatro Portone di Senigallia con l’intervento di Margherita Scalfi di Percorsi di Vita di Milano; la relatrice ha letteralmente suscitato un’ ovazione durante l’incontro della Rete di Trieste a Roma, nel febbraio scorso, sapendo parlare di cosa desiderano i giovani, in maniera coinvolgente e profonda. L’attesa è quella di una vocazione ad esser vivi e vive, da curare e far crescere. Il tema della conversazione sarà Che ci sto a fare al mondo?”.

I successivi momenti in plenaria saranno a dicembre, febbraio, marzo, sui temi della cura delle fragilità (con Francesco Simonetti, responsabile della Casa famiglia La Perla Preziosa della Comunità Papa Giovanni XXIII di Pesaro) del lavoro buono e giusto (con la dirigente nazionale dei Giovani delle Acli Alice Manoni), dello sviluppo sostenibile (con il docente UNIVPM Marco Giuliani). 

Dopo aver ascoltato i testimoni i giovani incontreranno persone, associazioni, istituzioni che nel territorio incarnano la promozione dei temi appresi nelle diverse plenarie. Si tratta delle cosiddette “call to action”. Questa edizione è la prima ad essere stata inserita nel Gear Up, un progetto co-finanziato dalla Regione Marche destinato alla promozione della cittadinanza giovanile nell’ambito di Agenda 2030, che ha come soggetto proponente il Centro Sociale Casa della Gioventù ODV in partenariato con la Fondazione Caritas Senigallia ETS e Alumni Liceo Perticari ODV.

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Scuola superiore, nelle Marche il 55% degli studenti sceglie il liceo

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La scelta della scuola secondaria di II grado, cioè le superiori, è ancora un passo molto importante per la definizione del proprio percorso di studi ma anche per il futuro occupazionale. Dall’analisi delle iscrizioni on line che si sono chiuse lo scorso 10 febbraio, anche nelle Marche si evidenzia la preferenza per i licei, anche se istituti tecnici e professionali non hanno più quel ruolo marginale ma, anzi, sono in crescita tra le opzioni dei giovani.

I dati regionali – relativi alle iscrizioni online all’anno scolastico 2024/2025 e registrate sulla piattaforma unica.istruzione.gov.it – sono stati forniti dal ministero dell’istruzione e del merito.
Nelle Marche la scelta è per il 55% degli studenti e delle studentesse che nel 2024-25 frequenteranno gli istituti secondari di II grado rivolta ai licei, con lo scientifico che la fa da padrone (12,89%), seguito da linguistico (8,78%), scienze umane (7,21%), artistico (5,33%) e classico (5%).

In aumento le iscrizioni agli istituti tecnici (31,92%): in questo caso le strade didattiche e formative sono molteplici. Per quanto riguarda il settore economico (11,41% delle iscrizioni totali) si predilige il percorso “amministrazione, finanza e marketing” (8,69%) e, in misura minore, il turismo (2,72%). Meglio va per il settore tecnologico (20,51%) che viene scelto per lo più per l’indirizzo informatico (4,92%), chimico (3,86%), meccanico (3,06%) e agrario (2,79%).

Infine, si registra una crescita anche delle iscrizioni dei giovani agli istituti professionali (13,16% delle iscrizioni totali): su tutti vengono scelti gli indirizzi alberghiero (4,14%), tecnico-manutentivo (2,14%) e assistenziale in campo sanitario e sociale (1,31%).

Da un veloce sguardo ai dati relativi agli istituti superiori della provincia di Ancona, il divario tra liceo scientifico e classico aumenta ulteriormente (13,5% contro 4,1%), così come tra istituti tecnici (34,9% delle preferenze, di cui 13,6% al settore economico e 21,3% a quello tecnologico) e istituti professionali (11,3%).

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Palazzo Gherardi: fermo il progetto, bloccata la musealizzazione del gabinetto scientifico

Palazzo Gherardi a Senigallia

Palazzo Gherardi è un antico e prestigioso edificio nel centro storico di Senigallia. Si affaccia sul fiume Misa, sul corso II Giugno, su piazza Simoncelli e sul foro annonario. Una posizione invidiabile. Come quella del futuro polo culturale che vi nascerà. Ma andiamo per gradi.

Il passato

Lo stabile è un lascito del conte Gherardi alla città perché ne nascesse una scuola o un centro formativo per i giovani senza troppe risorse per la propria istruzione. Dopo il 1877 divenne un albergo, il “Roma” e poi dal 1934 sede del liceo classico Giulio Perticari, fino agli anni a cavallo del duemila, quando un terremoto (quello del 1997) e il sovraffollamento (rispetto alla capienza originariamente prevista) portarono a individuare una nuova sede per studenti e docenti. Da allora l’edificio versa in stato di semi abbandono e, con esso, anche i reperti didattici di quello che fu il gabinetto scientifico.

Il futuro

Palazzo Gherardi sarà al centro di un importante progetto di riqualificazione attraverso un finanziamento ministeriale da ben 7,5 milioni di euro concesso, nell’ambito del programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PINQUA). Permetterà di riqualificare edifici e luoghi centrali della vita senigalliese, come anche il collegio Pio IX, il lungomare Marconi che collega porto e rotonda e il collegamento ciclabile tra il vallato della Rocca roveresca e i giardini Morandi situati dietro la stazione ferroviaria. Secondo il progetto presentato dall’amministrazione comunale, l’edificio in questione rinascerà come polo culturale con funzioni di ricerca e di accoglienza. Il piano nobile del palazzo sarà destinato allo studio della città e della tutela del territorio, alle ricerche sull’innovazione e sulla lotta ai cambiamenti climatici con l’attenzione rivolta alla sicurezza dei fiumi; il piano mezzanino, che un tempo ospitava la biblioteca comunale Antonelliana prima del trasferimento sopra il foro annonario, diverrà un ostello per i giovani, con spazi anche per il co-working.

Il presente

Ma a che punto siamo con il progetto relativamente al palazzo Gherardi e ai beni del gabinetto scientifico del liceo Perticari ancora contenuti al suo interno? Non avendo notizie da tempo lo abbiamo chiesto all’amministrazione comunale. Nel file audio che potete ascoltare cliccando sul tasto play, potrete sentire l’intervista con la voce prima del vicesindaco e assessore alla cultura Riccardo Pizzi e poi quella dell’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine. Ecco cosa ci hanno detto.

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Trovata altra opera trafugata dal liceo classico di Senigallia

L’opera “Rebecca al pozzo”, uno dei dipinti trafugati nel 2004 dal liceo classico Perticari di Senigallia

Si trova a Barcellona, in Spagna, uno dei dipinti trafugati nel 2004 dal liceo classico Perticari di Senigallia. L’opera “Rebecca al pozzo”, una delle più imponenti conservate nell’aula magna dell’istituto quando ancora aveva sede nello storico palazzo Gherardi in via Portici Ercolani, è stata però tagliata e restaurata in alcune parti anche con il ripristino dei colori originari. Quella rinvenuta a Barcellona ritrae appunto la fanciulla nei pressi del pozzo.

Ad annunciarne il ritrovamento è il comitato “Salviamo il Classico” che racconta come sia stato possibile grazie alle indagini dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale ed artistico i quali hanno mostrato le foto ai portavoce del comitato, l’avvocato Roberto Paradisi e il professor Giulio Moraca per il riconoscimento. I due sottolineano anche come il dipinto fosse stato spacciato per opera della scuola fiamminga, quando invece si tratta di un dipinto della scuola settecentesca del centro-Italia, raffigurante l’episodio biblico di Eliezer e Rebecca: era tra le proprietà del conte Gherardi che ne fece dono, assieme ad altri suoi beni, alla città di Senigallia.

Un’opera di “inestimabile valore” spiegano i due esponenti del comitato, che auspicano “un rapidissimo procedimento per il sequestro in Spagna del dipinto”, così come sperano di fare finalmente chiarezza a distanza di quasi venti anni da quel clamoroso furto al liceo su ciò che avvenne realmente: l’ipotesi è che un probabile basista aprì le porte della scuola abbandonata in fretta e furia ai malviventi.

Un’altra opera, il ritratto del cardinale Giuseppe Doria, era stata ritrovata tempo fa a L’Aquila: venne realizzata per ringraziare il cardinale dell’opera prestata quando era Nunzio apostolico ad Urbino. Il dipinto fu spacciato per ritratto di anonimo cardinale francese e quotato 1.500 euro per facilitarne la vendita illegale. Proprio nel capoluogo abruzzese è aperto il processo per il reato di ricettazione a seguito del furto nel 2004 dei quadri del “Perticari” dopo un dettagliato esposto da parte del comitato “Salviamo il Classico”.

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Principi ai saluti, il liceo classico Perticari elogia la sua dirigente scolastica

Fulvia Principi
Fulvia Principi

Ogni comunità scolastica è solita ringraziare, quando sopraggiunge il momento della pensione, coloro che si sono impegnati durante il percorso professionale ed educativo. Alcuni docenti o dirigenti d’istituto lasciano il segno: è successo al liceo classico “Giulio Perticari” di Senigallia, guidato dall’anno scolastico 2019/2020 al 2021/2022 dalla preside Fulvia Principi. Non solo: l’istituto è stato proprio accompagnato nel percorso quotidiano e nello sforzo costante di trasformazione della scuola in quella stessa “comunità scolastica” che ne riconosce e apprezza i meriti e la passione. E tutto ciò è avvenuto durante una delle più grandi emergenze sociali e sanitarie degli ultimi decenni.

Al centro della visione della dirigente Principi c’è una comunità accogliente e al contempo rigorosa, protettiva ma volta allo sviluppo dei singoli, comprensiva ed esigente, una comunità attenta ai bisogni di tutti – per primi gli studenti, poi le famiglie e il personale docente e non docente. Una realtà in stretta connessione con il territorio di appartenenza, con le sue problematiche, le sue potenzialità e con le sue peculiarità culturali, storiche e sociali.

Per rafforzare il senso di accoglienza ed inclusione della comunità scolastica, la dirigente Fulvia Principi si è battuta impegnandosi…

Continua a leggere sull’edizione digitale di giovedì 1° settembre, cliccando QUI.
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Palazzo Gherardi, il tempo stringe

Palazzo Gherardi a Senigallia

Il futuro di uno degli edifici più noti della città, palazzo Gherardi, è stato prospettato nella seduta del consiglio comunale che si è tenuta lo scorso 28 marzo. A sollevare il tema ci ha pensato Davide Da Ros: il consigliere di Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione chiedendo termini e tempistica di questo intervento di riqualificazione di cui si parla da tempo.

Il punto è stato fatto dal sindaco Massimo Olivetti, intervenuto per fare chiarezza sul presente ma soprattutto sul futuro del bene di proprietà comunale solo per il 66% dei locali. L’immobile, che si affaccia a sud su piazza Simoncelli (di cui “causò” la demolizione del ghetto ebraico per fare posto al lussuoso albergo Roma), a ovest su corso II Giugno e a nord sul fiume Misa, è infatti in comproprietà con soggetti privati che hanno nelle attività economiche al piano terra. Un palazzo storico, lascito del conte Adolfo Gherardi-Benigni di Montenovo a Senigallia perché ne facesse la sede di un polo culturale per i giovani della città che non potevano permettersi gli studi e quindi un’istruzione. Con i 7,5 milioni di euro previsti non verrà sistemato solo palazzo Gherardi ma anche…

Continua a leggere sul numero digitale di giovedì 7 aprile, disponibile a questo link.
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