Le comunità energetiche rinnovabili (CER) non sono più un futuro lontano, ma una concreta realtà in rapida espansione anche a Serra de’ Conti. Tra i progetti che stanno nascendo nel campo della sostenibilità ambientale, dell‘efficientamento energetico e della solidarietà, c’è proprio quello che mira a raggiungere la maggior parte dei cittadini e delle aziende della zona urbanizzata serrana. Le informazioni ci arrivano dal sindaco Silvano Simonetti.
CER in dirittura d’arrivo
Il Comune di Serra de’ Conti è alle prese con la fase conclusiva per la costituzione della propria CER. «La costituzione è in dirittura d’arrivo, con statuto e atto costitutivo già registrati» ha affermato il primo cittadino. Il quale ha anche sottolineato come l’iniziativa fosse già prevista nel programma elettorale.
Il nodo delle cabine
Un elemento chiave del progetto è l’interoperabilità tra le due cabine primarie presenti sul territorio, pensata per raggiungere la maggior parte dei cittadini e delle aziende della zona urbanizzata, superando i limiti di adesione legati alla singola cabina.
Silvano Simonetti
Benefici condivisi
Dal punto di vista economico, l’amministrazione comunale ha deciso di dividere a metà i vantaggi generati dalla CER con gli aderenti, siano essi cittadini o imprese. «Chi aderisce deve avere il suo tornaconto», spiega il sindaco. Ma la stessa comunità serrana ne ricaverà dei benefici: i proventi potranno essere destinati anche alla povertà energetica o a opere sociali. Un primo passo concreto sarà la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 100 kW sulla copertura del cimitero, che sarà collegato alla comunità energetica serrana.
Prende il via un progetto ambizioso e fortemente voluto dalla comunità: la costruzione della nuova sede per l’associazione “Il Giardino dei Bucaneve Onlus” a Serra de’ Conti. La nuova “Casa Franco Perticaroli”, così intitolata in memoria di un volontario scomparso nel 2019, vedrà l’inizio dei lavori l’8 luglio, con una cerimonia di posa della prima pietra che vedrà la partecipazione di Emanuele Filiberto di Savoia. Ne abbiamo approfittato per fare qualche domanda alla presidente dell’associazione, Sonia Sdogati, e al sindaco di Serra de’ Conti, Silvano Simonetti. L’intervista sarà in onda venerdì 27 e sabato 28, alle ore 13:10 e alle ore 20, e domenica 29 giugno alle ore 17:15 circa, sempre su Radio Duomo Senigallia, ma disponibile anche qui grazie al lettore multimediale.
L’iniziativa nasce da un’esigenza urgente: i ragazzi del “Giardino dei Bucaneve”, attualmente ospitati in una struttura in affitto a Serra de’ Conti, hanno ricevuto la disdetta del contratto. Questa difficoltà si è però trasformata in una straordinaria opportunità grazie alla sinergia tra istituzioni, imprenditori e la cittadinanza. Un imprenditore locale, Antonello Verdini, ha donato un’area edificabile di oltre 6mila metri quadrati nella frazione Osteria.
Il progetto, già depositato in Comune e avallato dall’Ambito Territoriale Sociale numero 8, prevede la realizzazione di una struttura di quasi 500 metri quadrati su un unico piano. La nuova casa sarà interamente in bioedilizia e dotata di soluzioni domotiche all’avanguardia per garantire la massima autonomia e accessibilità alle persone con disabilità. L’obiettivo è creare spazi ampi e funzionali per un piccolo gruppo, promuovendo un percorso di vita indipendente e, soprattutto, il fondamentale progetto del “dopo di noi”.
Il valore di questa iniziativa risiede anche nella vasta rete di solidarietà che si è creata. Imprenditori del territorio hanno offerto il loro contributo gratuitamente, dalla progettazione ai calcoli strutturali, fino alle indagini geologiche. Aziende importanti, come quella che fornirà la struttura in legno, hanno garantito donazioni significative. Anche il Comune di Serra de’ Conti ha dimostrato il suo pieno sostegno, votando all’unanimità l’esonero dal pagamento degli oneri concessori di costruzione, a patto che la struttura mantenga la sua finalità pubblica.
“Il Giardino dei Bucaneve” promuove progetti e attività per favorire una sempre maggiore autonomia delle persone seguite dai volontari, in modo che possano avere sempre più strumenti a loro disposizione per vivere a pieno la vita e gradualmente staccarsi dalla famiglia di origine, in vista del momento in cui non ci sarà più.
L’entusiasmo attorno al progetto è palpabile, con numerosi personaggi famosi del mondo dello spettacolo e dello sport, da Jovanotti a Beppe Bergomi, che hanno espresso il loro sostegno. Lo scorso 7 giugno, tutte le associazioni locali di Serra de’ Conti si sono unite per una festa il cui ricavato sarà interamente devoluto al “Giardino dei Bucaneve”, a dimostrazione di una comunità che si stringe attorno ai più fragili.
Parliamo di elezioni provinciali nella nuova puntata di 20 minuti da Leone. Si sono svolte la scorsa domenica 29 settembre 2024. Elezioni di secondo livello, cioè sindaci e consiglieri comunali partecipavano per votare i nuovi consiglieri della provincia di Ancona. Il risultato è un fondamentale pari e patta, o quasi, con sei consiglieri che vanno al centro-sinistra, che mantiene la maggioranza proprio grazie alla presidenza di Daniele Carnevali per altri due anni, e sei al centro-destra, pur in presenza di un maggior numero di voti ponderati. Tra gli eletti il sindaco di Serra de Conti, Silvano Simonetti, e il consigliere comunale di minoranza di Serra de’ Conti, Pieramelio Baldelli. A loro abbiamo chiesto di farci un commento su questo esito elettorale, su cosa cambia per la provincia di Ancona, per l’attività della provincia di Ancona e quali sono le priorità di intervento. Ecco le loro parole nel testo e nell’audio integrali.
Silvano Simonetti, sindaco di Serra de‘ Conti e da pochi giorni nuovo consigliere provinciale per la provincia di Ancona. Intanto le chiedo un commento su questo esito elettorale, quindi con questa conformazione di sei consiglieri per il centro-destra, sei consiglieri per il centro-sinistra. Insomma ecco, un commento, una panoramica generale. Dal punto di vista personale sono rimasto abbastanza soddisfatto dell’esito anche perché il comune di Serra de’ Conti ha espresso praticamente due consiglieri comunali, cosa che non era mai avvenuta in passato. Con questo vorrei dire che ci ripromettiamo di rappresentare tutta la vallata, compreso Senigallia. Ci occuperemo del nostro territorio e anche dell’intera provincia ovviamente, ma comunque con un occhio di riguardo anche per il nostro territorio affinché non rimanga indietro rispetto ad altre zone.
La sua candidatura è stata sostenuta anche da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, insomma ecco quindi tutto il centro-destra compatto. Si sono stato eletto nella lista di centro-destra ma come civico, perché il centro-destra ha su 12 consiglieri candidati, 7 se non ricordo male erano rappresentanti di partito, ma 5 sono rappresentanti civici, perché c’è stata un’apertura verso le liste civiche che si sono presentate alle ultime elezioni amministrative da questo punto di vista. Quindi è una lista composita, la nostra, che si ripromette di collaborare anche per il bene comune e tutta la collettività ovviamente provinciale.
Una domanda un po’ sul suo passato, il confronto con il presente. Lei è stato anche sindaco a Serra de’ Conti, ma con una maggioranza di centro-sinistra in passato, quindi com’è questo spostamento, come si può spiegare? Non è uno spostamento, io sono sempre stato mai legato a nessun partito, principalmente perché sono stato sempre indipendente, fin dal 1985, l’anno in cui mi sono candidato la prima volta, quindi ho avuto voti non solo qui ma anche nella Vallesina e poi diversi consiglieri anche del Comune di Senigallia, di centro-destra ma credo anche non solo di centro-destra. Probabilmente questa mia figura che non ha avuto mai nessun legame perché dal punto di vista politico non guardo tanto l’appartenenza politica, guardo quello che secondo me è bene per la comunità, quindi se poi la proposta viene da destra, da sinistra o da centro ma è una proposta concreta e utile al bene comune, io la appoggio ovviamente perché non si può guardare solo l’appartenenza politica e quindi decidere a priori cosa è bene e cosa è male perché c’è una linea di partito che dice quello, quindi sono sempre stato abbastanza aperto in questo e quindi mi reputo molto slegato anche dalla politica, intesa in senso partitico ovviamente e con questo cerco di fare il bene comune indipendentemente da chi viene proposto.
Ci sono quindi sei consiglieri di centro-destra, sei di centro-sinistra o perlomeno sei appartenenti alla lista di centro-destra, sei di centro-sinistra più il presidente Carnevali di centro-sinistra, questa conformazione secondo lei può in qualche modo bloccare o rallentare l’attività del Consiglio provinciale? Secondo me no, anche perché c’è una maggioranza comunque, quindi non è che il problema è se non c’è una maggioranza, però la maggioranza c’è e quindi cercheremo di fare il meglio possibile io dico anche collaborando, perché anche nel comune che amministro sì è vero sono il Sindaco di una parte, ma sicuramente i cittadini devono rappresentare tutti e quindi anche nella conformazione del Consiglio provinciale per me vale lo stesso discorso, quindi dobbiamo cercare di essere propositivi, di stimolare la maggioranza e di collaborare per quelle cose che sono utili alla collettività, questo è poco ma sicuro, ma credo che ci voglia la collaborazione di tutti.
Cambia qualcosa nell’impostazione dell’attività provinciale il fatto di avere un asse, chiamiamolo così, spostato un pochino più verso l’entroterra rispetto alla costa? Senigallia non ha candidati, Montemarciano…, Ancona c’è un consigliere sì un consigliere di centro-destra ma nessuno di centro-sinistra un asse spostato un po’ più verso l’entroterra, cambia qualcosa rispetto alla precedente amministrazione? Credo di no, nel senso che si cercherà di fare un po’ l’interesse di tutta la provincia perché non è che possiamo pensare solo al nostro territorio, quindi avere rispetto anche delle altre realtà anche se non sono rappresentate ovviamente. Parlando proprio di priorità del Consiglio provinciale, quali sono i temi su cui ci sarà sicuramente lavoro da fare già dall’inizio, già da subito? Tanto sappiamo che la provincia si occupa principalmente di strade e di edifici scolastici, quindi credo che questo sia l’idea da affrontare. Poi il discorso delle infrastrutture e delle manutenzioni perché purtroppo un po’ dappertutto siamo rimasti indietro nelle manutenzioni e poi cercare di sfruttare il più possibile quelle che sono le opportunità offerte dal PNRR e una grande attenzione all’ambiente e a tutto quello che sta succedendo in termini di condizioni meteo che vediamo sono mutate comunque e quindi ad ogni pioggia purtroppo sappiamo ogni volta un problema perché i fenomeni che si verificano adesso sono fenomeni molto diversi dal passato. In un territorio in cui c’è stato un po’ di lassismo dal punto di vista della manutenzione anche della gestione ambientale abbiamo visto che questo poi ci ha creato notevoli problemi di finità con danni, alluvioni che si sono verificati in questi ultimi anni e che hanno veramente messo in difficoltà diversi cittadini, diverse imprese del mondo produttivo e quindi proprio per questo serve una grande attenzione rispetto a questi nuovi fenomeni che ci troviamo ad affrontare.
Un commento a livello proprio generale, secondo lei questa tornata elettorale anche se è un’elezione di secondo livello, solo i rappresentanti già eletti intervengono per scegliere i consiglieri provinciali, secondo lei in questa tornata elettorale c’è stato un’avanzata del centrodestra, c’è stato o no un ribaltone come l’ha definito la segretaria del PD Chantal Bomprezzi oppure c’è un centrosinistra che ha tenuto? Anche se lei è indipendente civico, ma sicuramente un’idea se la sarà fatta. Sì, io direi che grosso modo quello che è avvenuto era abbastanza prevedibile perché sia parlando con esponenti del centrosinistra e con esponenti della lista di cui ho fatto parte era molto probabile che sarebbe successo poi quello che in effetti è accaduto, quindi io non vedo né ribaltoni a destra né a sinistra perché è una cosa che era abbastanza prevedibile. Benissimo, allora ringraziamo il sindaco di Serra de’ Conti e neoconsigliere provinciale Silvano Simonetti, lo salutiamo e lo invitiamo nuovamente a Radio Duomo Senigallia per intervenire sui temi legati al comune di Serra de’ Conti, intanto grazie. Grazie a voi per l’opportunità che mi avete concesso e buongiorno a tutti.
E adesso le parole del neoconsigliere provinciale Pieramelio Baldelli. Intanto grazie della disponibilità. A lei, Pieramelio Baldelli, che era candidato alle ultime elezioni comunali e si ritrova sia in consiglio comunale che nel consiglio provinciale come rappresentante della vallata Misa Nevola di fronte al sindaco e al consigliere provinciale Silvano Simonetti. Intanto un commento sulle elezioni e come sono andate su questa situazione che si è creata. A livello comunale le elezioni sono andate male perché comunque abbiamo scontato le difficoltà che abbiamo incontrato in questo conquegno, dalla pandemia all’alluvione e quindi ci siamo ritrovati un po’ indietro con tutti i lavori, con tutte le attività che dovevamo svolgere, tant’è che adesso stanno venendo un pochino a termine tutti i progetti, tutte le attività che abbiamo messo in campo e che quindi adesso purtroppo, per fortuna per il comune di Serra de’ Conti, comunque stanno beneficiando i cittadini nel prossimo futuro. Per quello che riguarda la provincia non mi ha stupito trovarlo nell’altra lista, noi sostenevamo che la lista non era una lista civica, dietro c’era Ciccioli, sia a Serra de’ Conti che in questa che è stata organizzata a livello provinciale e quindi c’è questo spostamento di Simonetti che è stato sindaco del centro-sinistra e adesso è sindaco e rappresentante provinciale nel centro-destra. Per noi non era una novità perché comunque l’avevamo già visto in campagna elettorale e questo è un interiore concerto.
Che cosa cambia adesso quindi con le elezioni in consiglio provinciale di due rappresentanti del comune, due rappresentanti, poi i massimi rappresentanti delle due coalizioni di Serra de’ Conti? Io credo che non cambi niente, nel senso che comunque da parte mia c’è sempre la massima collaborazione sia a livello comunale, adesso tanto più a livello provinciale dovremmo collaborare insieme, quindi da questo punto di vista non credo che cambierà nulla, nel senso che per il bene dei territori, per il bene della popolazione noi dobbiamo lavorare almeno per il bene comune.
Quali sono secondo lei le priorità del territorio Valle del Misa e Nevola e Cesano rispetto all’attività che verrà portata avanti in consiglio provinciale? Sicuramente c’è tutto il discorso prioritario del post-alluvione che chiaramente non è a carico della provincia, ma che coinvolge anche la provincia per quello che riguarda la viabilità. Mi riferisco quindi soprattutto ai punti di competenza della provincia sul Nevola e sul Misa che quindi devono essere ricostruiti il prima possibile. So che fino adesso si è fatto già parecchio nel senso che i progetti e le attività sono andate avanti, adesso anche qui bisognerà fare l’ultimo colpo di regna e realizzare queste opere che il territorio attende ormai da due anni.
L’attività consigliare potrà essere rallentata da questa conformazione particolare con sei consiglieri del centro-sinistra e sei del centro-destra? Da quello che so a livello provinciale si è sempre preparato in maniera unitaria, quindi tutte le delibere sono sempre passate all’unanimità e quindi non credo che ci sia un rallentamento, mi auguro di no, l’auspicio è proprio che non ci sia. Il fatto che dovremmo essere più rappresentativi di tutti i territori potrebbe essere comunque e di tutte le parti politiche dovrebbe essere comunque un rafforzamento dell’attività della provincia.
Come mai le vallate, i territori di queste vallate hanno puntato su voi due e non per esempio su altri esponenti, sindaci, consiglieri degli altri comuni? Posso parlare per quello che riguarda la lista del centro-sinistra, c’è stata questa coincidenza di due candidati in Serale Conti e tra l’altro tutti e due eletti. Noi come centro-sinistra devo dire che abbiamo lavorato bene, siamo partiti ormai da un po’ di tempo, da subito dopo le elezioni comunali, ci siamo incontrati e diciamo che la mia candidatura è nata un po’ dal fatto che hanno individuato in me una persona con l’esperienza amministrativa e con le competenze necessarie per gestire questa fase e soprattutto io sono geologo e quindi per il discorso dell’alluvione e della ricostruzione. Quindi i vari comuni hanno convenuto che potessi essere io il rappresentante idoneo per questa fase nella provincia.
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