Tutela del territorio e della fauna: l’attività dei carabinieri forestali tra Senigallia e Arcevia

Sono oltre 60mila i controlli dei carabinieri forestali in tutte le Marche, la maggior parte dei quali riguarda la tutela del territorio. Controlli che hanno portato a sostenere come su 25 verifiche una individui un illecito. Ma qual è il quadro nel nostro territorio? Lo abbiamo chiesto al comandante del gruppo Carabinieri Forestali di Ancona, il tenente colonnello Simone Cecchini. L’intervista è qui riportata in un breve testo, ma si potrà ascoltare l’audio integrale cliccando sul tasto “riproduci” del lettore multimediale.
Quali sono le attività che Carabinieri Forestali portano avanti?
I Carabinieri Forestali svolgono attività di prevenzione e repressione nel settore degli illeciti ambientali, quindi in primis svolgono attività di presidio del territorio finalizzato ad evitare condotte che possano danneggiare l’ambiente, e questa è la prima cosa. Poi ogni anno noi affrontiamo delle attività operative per contrastare particolari fenomeni come lo smaltimento illecito dei rifiuti, la prevenzione degli incendi, il rispetto del vincolo idrogeologico e le utilizzazioni boschive solo per citarne alcune.
E nel nostro territorio?
La valle del Misa e del Nevola, funestata da fenomeni alluvionali correlati con il depauperamento delle risorse forestali, dei versanti e delle sponde dei fiumi, richiede una particolare attenzione. I controlli sono stati oltre 1700 in quell’area e abbiamo due nuclei operativi nell’area: il nucleo di Arcevia e di Senigallia che hanno contestato 60 illeciti amministrativi per quasi 60 mila euro di importo contestato e 48 reati. La novità del 2024 è che ci siamo dotati anche di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia, il nucleo di Arcevia è stato dotato di un drone che viene utilizzato in tutta la provincia e consente di esaminare il territorio anche dall’alto, quindi fare misurazioni, verificare situazioni di criticità laddove i carabinieri forestali non riescono ad arrivare fisicamente e fornire anche agli enti competenti, come la Regione Marche o la Procura della Repubblica, delle informazioni ancora più esaustive per poter sostenere programmi di gestione del territorio o l’accusa in dibattimento in caso di contratto ad illeciti penali.
Non parliamo solo di abbandono di rifiuti…
Controllo del territorio non significa effettivamente solo rifiuti e inquinamenti, peraltro i rifiuti come sempre fanno registrare dei numeri anche abbastanza importanti con 14 reati e illeciti amministrativi per 12 mila euro. Però c’è stata anche l’attenzione alla tutela dei boschi e foreste, le modalità di taglio, soprattutto dei boschi planiziali, laddove il bosco costituisce un contrasto proprio al fenomeno di dissesto idrogeologico. Abbiamo contestato 8 illeciti amministrativi per oltre 13 mila euro e diversi illeciti di carattere penale per violazioni paesaggistiche.
Perché è così importante la tutela e il controllo del territorio?
E’ fondamentale in questo periodo storico proprio perché ci troviamo di fronte a cambiamenti climatici e a fenomeni alluvionali ed esondazioni che coinvolgono un po’ tutto il territorio provinciale ma soprattutto quell’area del bacino del Misa.
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