Alluvione: ritrovato il corpo della dodicesima vittima, il piccolo Mattia

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La zona del ritrovamento del piccolo Mattia a otto giorni dall'alluvione
La zona del ritrovamento del piccolo Mattia a otto giorni dall’alluvione

Salgono a dodici le vittime accertate della tragedia che ha colpito la vallata del Misa e Nevola lo scorso 15 settembre. Dopo otto giorni di ricerche, il drammatico epilogo: il piccolo Mattia Luconi, di appena 8 anni, è stato rinvenuto senza vita in un terreno a Trecastelli. A ritrovarlo sono stati i carabinieri dopo la segnalazione di un cittadino.

Mattia mancava dalla sera dell’alluvione: tornava a casa in auto con la mamma quando è stato travolto da un’ondata di acqua, fango, rami, tronchi e detriti. Le ricerche sono terminate in terreno fangoso a Passo Ripe, a ben 16 km dal punto in cui la piena del Nevola li ha travolti: la mamma Silvia, farmacista, era stata trovata viva ma sotto choc in un canneto a circa un km di distanza dall’auto. Ricoverata in ospedale, era stata dimessa proprio il giorno prima del ritrovamento. Tutta Italia sperava in un miracolo che non si è avverato. Disperazione in tutta la comunità di San Lorenzo in campo, dove vivevano, e in quelle di Barbara e Castelleone dove la donna lavorava.

Proseguono invece le ricerche per l’ultima persona dispersa, la 56enne Brunella Chiù: era stata travolta mentre si trovava a bordo della sua auto assieme alla figlia 17enne Noemi Bartolucci, già rinvenuta senza vita. Le operazioni si concentrano – dopo aver scandagliato l’area di Barbara e Castelleone di Suasa – nella confluenza tra Misa e Nevola, a ridosso di Casine di Ostra e Passo Ripe di Trecastelli.

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