Alluvione, ecco l’ufficio tecnico speciale per il bacino dei fiumi Misa e Nevola

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Barbara, lo stato del fosso che arriva al ponte di Bombo dopo l'alluvione del 15 settembre 2022
Barbara, lo stato del fosso che arriva al ponte di Bombo dopo l’alluvione del 15 settembre 2022

Inserita nel programma della Regione Marche l’istituzione di un ufficio tecnico speciale per il bacino idrografico dei fiumi Misa e Nevola. Era questa una delle proposte avanzate dal “Comitato 15 Settembre – Alluvione Valli Misa e Nevola”, che si è recentemente costituito tra i cittadini di Ostra e dell’hinterland senigalliese a seguito dell’alluvione di quattro mesi fa.

Proprio dal comitato è stata espressa soddisfazione per l’accoglimento del suggerimento che risponde ad alcune necessità del territorio. Con una lettera indirizzata al presidente regionale e commissario all’emergenza alluvione Francesco Acquaroli, il comitato aveva sollecitato la creazione dell’organismo USM (Ufficio Speciale Misa e Nevola) perché si potesse occupare della sorveglianza costante e della manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi Misa e Nevola, oltre che dell’intera rete idrografica del bacino, inclusi fossi primari e secondari.

La creazione dell’Usm potrebbe anche essere un passo propedeutico alla nomina di un commissario ad hoc: sulla stessa linea di quanto fatto da Legnini per la ricostruzione del centro Italia post sisma 2016, potrebbe dunque agire con carattere di urgenza e bypassare le difficoltà legate alla burocrazia. Chi però è meno soddisfatto dell’azione regionale è il capogruppo Pd all’assemblea legislativa marchigiana Maurizio Mangialardi: «Il generico impegno…

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