Il covid frena acquisti e spostamenti, imprese in crisi

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«Da fine estate a novembre c’è stato un grande entusiasmo sia nel commercio che nella ristorazione con numeri che facevano davvero pensare a una fine 2021 eccezionale, a livelli da pre-pandemia. Poi l’andamento dei contagi ha ridestato alcune paure che hanno sgretolato queste aspettative, portando a un forte ridimensionamento dei consumi che si è manifestato soprattutto nelle ultime settimane di dicembre e che non si sta arrestando».

È Giacomo Bramucci, presidente Confcommercio Marche Centrali, a fare una panoramica degli ultimi mesi contraddistinti dal forte aumento di contagi che sta di contro causando un calo di acquisti e degli affari per le imprese. Fino a poche settimane fa c’erano numeri molto buoni, nei settori turistico, commerciale e ristorativo: numeri che lasciavano presagire un ottimo andamento del periodo natalizio, dove le imprese fanno sempre quadrare i conti rispetto al resto dell’anno. Le nuove restrizioni legate al proliferare dei casi di positività al covid-19 e le quarantene hanno avuto un importante impatto sulle persone che sono tornate ad aver paura e a limitare gli spostamenti e gli acquisti. Si sono avute molte disdette, persino nello shopping natalizio che solitamente è il periodo in cui si registra un incremento nei volumi di spesa degli italiani. Nemmeno la corsa ai regali ha permesso di tornare a vedere il sorriso sui volti degli imprenditori.

In poco tempo siamo tornati alla situazione dell’anno scorso o quasi». Tutto questo però sta passando velocemente e lo sguardo è già rivolto al prossimo futuro…

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