Festa di S. Giovanni Paolo II. A Trecastelli iniziative nel nome della Speranza
Stiamo vivendo gli ultimi mesi del Giubileo della Speranza, fortemente voluto da papa Francesco, che, da buon Pastore per la sua Chiesa, aveva compreso che era necessario risvegliare in noi cristiani “la speranza”. La speranza è collegata al futuro: l’uomo non può vivere senza di essa; tutti gli uomini aspirano a qualcosa e devono avere uno scopo nella vita, soprattutto i giovani. Rimanendo in tema di speranza, a Trecastelli, per la festa patronale, abbiamo scelto come slogan 2025 questa frase: “I cristiani sono testimoni di speranza”; parole pronunciate da San Giovanni Paolo ll all’udienza generale di mercoledì 11 novembre 1998. I cristiani sono invitati a far germogliare nuovamente nel cuore umano, la tenera pianticella della speranza. La speranza viene da Gesù, morto crocifisso e gloriosamente risorto; perciò, usando ancora le parole di San Giovanni Paolo II possiamo dire: “Damose da fà”.
Sono tre gli appuntamenti per la festa patronale a Trecastelli. Si parte alla grande, venerdì 17 ottobre 2025 alle ore 21.00, presso la chiesa di Ripe avremo un ospite d’eccezione: mons. Slawomir Oder, vescovo di Gliwice – Polonia, che è il postulatore della causa di canonizzazione di San Giovanni Paolo ll e ce lo presenterà come testimone della speranza. Martedì 21 ottobre: “Dall’alba al tramonto”: un giorno di preghiera e adorazione eucaristica che inizierà alle 6.15 del mattino con la santa Messa e terminerà alle 21.00 con l’adorazione eucaristica animata dal gruppo Koinonia Giovanni Battista – Oasi di Recanati con benedizione finale. Mercoledì 22 ottobre, alle 19.30, sarà in mezzo a noi, il nostro vescovo Franco, per celebrare la santa Messa, nel giorno della festa del papa polacco. Saranno presenti il sindaco Marco Sebastianelli e l’amministrazione comunale, le autorità civili e militari, una delegazione della comunità italo-polacca delle Marche e i sacerdoti delle parrocchie del comune di Trecastelli. Era il primo maggio 2011 quando, nel corso della beatificazione di Giovanni Paolo II, papa Benedetto XVI nell’omelia ricordò che Giovanni Paolo II aveva restituito al cristianesimo la speranza. Noi, sull’esempio di Karol Wojtyla, saremo capaci di risvegliare nei fratelli: oggi, domani e sempre, la speranza assopita?
Orietta Moroni
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