I risultati delle elezioni politiche nel nostro territorio

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L’italia ha scelto il proprio governo di centro destra. Con l’exploit di Fratelli d’Italia nonostante il calo netto di Lega e Forza Italia (rispetto alle precedenti consultazioni del 2018), il dato che emerge più chiaramente è la direzione che il popolo, per lo meno quello votante, ha voluto dare al paese. Il risultato è che l’asse Meloni, Salvini, Berlusconi e Lupi arrivano al 44%, mentre la coalizione di centrosinistra si attesta sul 26%. Il Movimento 5 Stelle arriva a quota 15%, il cosiddetto terzo polo – Renzi e Calenda – sfiora l’8%. Ininfluenti le altre liste. Risultati in gran parte già previsti o quantomeno attesi, che confermano il cambio di pagina che quasi mezza Italia vuole. Per quanto riguarda le Marche. Al termine dello scrutinio delle 1.571 sezioni, il risultato delle votazioni rispecchia più o meno lo stesso andamento: 340.128 voti per il centrodestra (44,63%), 203.383 per il centrosinistra (26,69%), 103.594 per i 5 Stelle (13,59%) mentre si ferma a 56.429 preferenze il duo Azione (Calenda) e Italia Viva (Renzi) ottenendo il 7,40% delle preferenze. Nei collegi uninominali, il centrodestra riesce a piazzare alla Camera dei Deputati (procedendo da sud verso nord) Francesco Battistoni per l’area di Ascoli Piceno, che ottiene 82.716 voti, pari al 38,65% delle preferenze: supera Meri Marziali (centrosinistra, ferma a 44.306 voti, il 23,25%), Giorgio Fede (Movimento 5 Stelle, 28.738 voti, il 15,08%) e Maria Stella Origlia (terzo polo, con 12.591 preferenze pari al 6,61% dei voti). Per l’area di Macerata è eletta l’assessora regionale Giorgia Latini, che ha ottenuto 86.212 voti, pari al 49,05% delle preferenze. Supera Fulvio Esposito (centrosinistra, 40.865 voti, 23,25%), Mirella Emiliozzi (Movimento 5 Stelle, 21.920 voti, il 12,47%) e Mariano Calamita (terzo polo, con 13.178 preferenze pari al 7,50% dei voti). Salendo alla provincia di Ancona che ha eletto Stefano Gostoli con 82.716 voti (pari al 38,65% delle preferenze) per la coalizione di centrodestra, si nota che il distacco dal centrosinistra è leggermente minore rispetto alle altre realtà: il candidato Antonio Mastrovincenzo del centrosinistra totalizza infatti 67.323 voti pari al 31,46%, mentre Gabriele Santarelli sfiora quota 30 mila (29.653 voti al Movimento 5 Stelle, il 13,86%). Chiude Francesca Cantarini con 16.918 voti (7,91%) al terzo polo di Renzi e Calenda. Altro assessore regionale che sale in Parlamento è il fanese Mirco Carloni che ottiene 80.393 voti, pari al 44,21%: supera Giordano Masini del centrosinistra, che si ferma a 50.889 preferenze (il 27,98%), Rossella Accoto del M5S (23.283 voti, 12,80%) e Federico Talè di Azione-ItaliaViva con 13.742 (il 7,56%). Per quanto riguarda i collegi plurinominali, alla Camera salgono anche Augusto Curti e Irene Manzi (Pd); Lucia Albano e Antonio Baldelli (FdI); Giorgio Fede (M5S) e Riccardo Marchetti per la Lega. Situazione molto simile per il Senato della Repubblica: Fratelli d’Italia piazza Antonio De Poli ed Elena Leonardi grazie agli uninominali, mentre per i collegi plurinominali escono dalla circoscrizione Marche i nomi di Guido Castelli (FdI), Alberto Losacco (Pd) e Roberto Cataldi (M5S). Cosa è successo nel senigalliese: per la Camera il centrodestra ha raccolto con Stefano Benvenuti Gostoli 8.048 voti (pari al 35,34% delle preferenze, di cui 199 al solo candidato), trainato dai 5.199 voti (il 23,68%) ottenuti da Fratelli d’Italia a cui seguono i 1.398 voti della Lega (6,37%), i 1.096 di Forza Italia (4,99%) e i 156 di Noi Moderati/Lupi – Toti – Brugnaro – Udc (0,71%). Un distacco minimo dal centrosinistra: il candidato Antonio Mastrovincenzo totalizza infatti 7.939 voti pari al 34,86%: di questi, 354 erano stati dati al solo candidato; ben 5.550 (il 25,27%) arrivano dal Pd, 1.156 (il 5,26%) dall’Alleanza Verdi e Sinistra, 725 (il 3,30%) da +Europa e solo 154 da Impegno Civico di Luigi Di Maio (lo 0,70%). Dal Movimento 5 Stelle il candidato Gabriele Santarelli raggiunge 3.130 voti (di cui 117 al solo candidato), pari al 13,75%, mentre Francesca Cantarini per il terzo polo di Renzi e Calenda sfiora quota 2000 voti: per la precisione 1.935 (di cui 95 alla sola candidata) pari all’8,50%. Seguono infine Massimo Gianangeli di Italexit con 584 voti (il 2,56%); Anna Maurizi per Unione Popolare con De Magistris che ottiene 337 voti pari all’1,48%; Andrea Grilli per Italia Sovrana e popolare (297 voti, 1,30%); Roberta Coletta del Pci (261 voti, 1,15%); Paolo Sandonnini del movimento Vita (187 voti, 0,82%) e infine Fabio Sebastianelli (Alternativa per l’Italia) con 53 voti (0,23%). Situazione simile per quanto riguarda i risultati a Senigallia in merito all’elezione per il Senato. Antonio De Poli (centrodestra) è stato eletto con 8.066 voti (di cui 207 al solo candidato), pari al 35,44%. Come per la Camera, il grosso dei voti arriva da Fratelli d’Italia, ben 5.253 (il 23,89%),  a cui seguono i 1.334 della Lega (6,07%), i 1.101 di Forza Italia (5,01%) e i 171 di Noi Moderati/Lupi – Toti – Brugnaro – Udc (0,78%). Anche in questo caso la differenza con il candidato del centrosinistra è minima: Marco Bentivogli si è fermato a quota 7.829 voti (di cui 323 al candidato), pari al 34,40%. Dal Pd il grosso delle preferenze, ben 5.456 (il 24,81%), 1.099 voti (il 5,00%) dall’Alleanza Verdi e Sinistra, 799 (il 3,63%) da +Europa e solo 152 da Impegno Civico di Luigi Di Maio (lo 0,69%). Samuela Melini del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 3.177 voti (di cui 103 alla sola candidata), pari al 13,96%, seguita da Elena Fabbri di Azione – Italia Viva che ha raggiunto quota 1.941 voti (87 alla candidata) pari all’8,53%. Seguono Emanuela Merli di Italexit (614 voti, il 2,70%); Marco Bini per Unione Popolare con De Magistris che ottiene 322 voti pari all’1,41%; Paola Raponi per Italia Sovrana e popolare (281 voti, 1,23%); Stefania Settimi del Partito Comunista Italiano (268 voti, 1,22%); Marco Palanghi del movimento Vita (189 voti, 0,86%) e infine Gabriele Cinti (Alternativa per l’Italia) con 62 voti (0,27%). Sopra la media nazionale ma sotto quella regionale il dato sull’affluenza: in Italia ha votato il 63,91% degli aventi diritto, nelle Marche il 68,39% e in provincia di Ancona il 67,97%. A Senigallia si è recato alle urne “solo” il 66,48% del corpo elettorale. Numeri in linea più o meno con la situazione degli altri comuni alluvionati: ad Arcevia ha votato il 65,24%, a Barbara il 68,38%, a Corinaldo il 68,62%, a Ostra il 64,34%, a Ostra Vetere il 68,94%, a Serra de’ Conti il 65,54% mentre a Trecastelli si è registrato il dato più basso: 63,20%. Unica eccezione è Castelleone di Suasa che registra sempre una buona partecipazione: questa volta si è attestata al 73,42% di affluenza.

Carlo Leone

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