Al “centro” della scuola San Vincenzo: bambini, famiglie e relazioni

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Arte e disegno al centro dell'offerta formativa della scuola paritaria San Vincenzo a Senigallia
Arte e disegno al centro dell’offerta formativa della scuola paritaria San Vincenzo a Senigallia

È un polo educativo frequentato da un centinaio di famiglie, che offre servizi per l’infanzia ospitando bambini dai 12 mesi ai 6 anni. Una delle prime realtà cittadine a essere istituita, si ispira apertamente ai principi e valori cristiani. Parliamo della scuola paritaria San Vincenzo, situata oggi in via Verdi, a Senigallia. L’istituto nasce agli inizi del ‘900 – il primo statuto risale al 1911 – per volontà delle suore Vincenziane che si dedicavano all’educazione e gestione dei bambini, specialmente i più poveri, in tempo di guerra. Oggi si divide in centro per l’infanzia con 28 bambini e bambine dai 12 ai 36 mesi, con una sezione primavera di dieci bimbi che iniziano a frequentare la scuola a 2 anni (24-36 mesi) e la scuola dell’infanzia per 63 piccoli alunni dai 3 ai 6 anni suddivisi in quattro sezioni.

La realizzazione del presepe da parte degli alunni della scuola paritaria San Vincenzo a Senigallia
La realizzazione del presepe da parte degli alunni della scuola paritaria San Vincenzo a Senigallia

«Attualmente, è l’unica realtà nel comune di Senigallia che garantisce una continuità educativa per la fascia 1- 6 anni – spiega Daniela Fenocchi, coordinatrice della San Vincenzo – e rappresenta una bella e forte risposta all’esigenza che le famiglie hanno di servizi educativi per l’infanzia». Uno dei principi cardine attorno a cui ruota l’attività pedagogica del polo senigalliese è il rispetto: del bambino, della famiglia con le sue esigenze, ma anche della realtà scolastica e delle insegnanti. «Abbiamo ampia libertà nella gestione dei rapporti con le famiglie e i bambini, il che ci permette – continua la coordinatrice – di sviluppare un’approfondita conoscenza delle realtà familiari con cui andremo a collaborare. Cerchiamo di favorire una modalità relazionale molto stretta» e la si vede già dai colloqui conoscitivi che avvengono prima dell’iscrizione. «Non è una selezione, le nostre porte sono sempre aperte, ma un voler iniziare un percorso di conoscenza reciproca»…

Continua a leggere l’articolo sull’edizione cartacea di giovedì 23 dicembre, disponibile anche in digitale cliccando QUI.
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Carlo Leone

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