La Caritas di Senigallia in aiuto della popolazione ucraina: aperta una raccolta fondi

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La diocesi, attraverso Caritas Senigallia, apre una raccolta fondi per l’emergenza nata dal conflitto in Ucraina. L’appello è quello didonare attraverso la nostra piattaforma Ridiamo, che, con la massima trasparenza e nessuna trattenuta, fungerà da collettore delle offerte rivolte a Caritas italiana, la quale si impegna a trasferire l’intera cifra alla popolazione locale garantendo un aiuto reale e mirato. È semplice, basta andare suhttps://www.ridiamodignita.it/dona/emergenza-ucraina-aiuti-umanitari e cliccare sul tasto “Dona ora”, scegliendo liberamente la cifra che si vuole donare tramite bonifico o carta di credito. La modalità della donazione, in casi come questo, in cui le città sono bloccate all’accesso e lo scontro imperversa, rimane sempre la migliore per soddisfare i bisogni immediati di una popolazione in ginocchio e mettere in atto gli interventi umanitari necessari.

Mentre le truppe russe stanno invadendo nuove città ucraine e Kiev si trovasotto assedio, quello che più ci preoccupa sono le vittime civili e il rischio di una catastrofe umanitaria. Sono infatti previsti 4 milioni di sfollati nell’Unione Europea, di cui centinaia di migliaia già arrivati, e 7 milioni di sfollati interni al Paese. In questo quadro l’opera di soccorso di Caritas Ucraina è fondamentale e, proprio grazie alla rete internazionale che tiene unite, soprattutto nei momenti di emergenza, le Caritas di tutto il mondo, abbiamo compresoquale può essere il nostro miglior contributo a un Paese inaspettatamente devastato.Gli operatori in loco, insieme al sostegno psicologico e sanitario rivolto agli ucraini sconvolti dal conflitto, hanno già attrezzato centri polivalenti per aiutare gli sfollati, distribuendo generi alimentari, prodotti per l’igiene, medicinali, acqua potabile e prodotti per il riscaldamento, considerate le rigide temperature invernali. Devolvendo le nostre offerte a Caritas italiana, in strettissimo collegamento con Caritas Ucraina, Caritas Europa e le Caritas dei Paesi limitrofi (Polonia, Moldova, Romania), in prima fila nell’organizzazione dell’accoglienza, potremo dare il nostro aiuto per alleviare la sofferenza di milioni di persone ingiustamente colpite da questa guerra.

Chiara Michelon

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