Il Natale, festa di regali ricevuti e donati

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Franco Manenti
Franco Manenti

Quale regalo fare quest’anno a Natale? è una domanda che si fanno in molti. Natale è la festa dei tanti riti. Non solo dei riti religiosi con i quali i credenti celebrano la nascita di Gesù, il Figlio di Dio che si è fatto uomo per liberare la nostra esistenza dalla morsa mortale del male, ma anche dei riti di chi non è propriamente interessato a fare festa, perché “ci è nato un Salvatore”, ma che però prende spunto da questa ricorrenza liturgica per fare comunque festa. Tra i gesti che caratterizzano la festa del Natale, quello dei regali risulta particolarmente apprezzato. Fare, ricevere, un regalo è un gesto apprezzato per diverse ragioni. Una su tutte, perché segnala la buona qualità di una relazione, l’apprezzamento di una persona, il riconoscimento del valore che rappresenta per la nostra vita e di quello che noi rappresentiamo per la sua vita. Fare un regalo è però anche un gesto impegnativo, “rischioso”. Impegnativo perché non è scontato che il nostro regalo sia apprezzato da chi lo riceve; “rischioso”, perché potrebbe essere sottovalutato o addirittura, rifiutato, equivocato nel suo significato.

Di quali regali abbiamo bisogno in questo tempo almeno nel nostro territorio? Oltre agli strascichi del Covid, abbiamo visto l’irrompere di una guerra che, se, ancorché distante, ci rattrista per il carico di morte, di distruzione e ci inquieta perché rende ancora più precaria la nostra esistenza; abbiamo subito una devastante alluvione e un terremoto che, anche se non ha prodotto danni come l’alluvione, ha però creato tanti disagi. Penso che il regalo più “utile” per il Natale di quest’anno sia quello di una speranza solida, forte. La speranza che….

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