Oltre 60 le scosse di terremoto in poche ore: tanta paura, verifiche in corso sui danni

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La mappa elaborata dall'Ingv relativa alla scossa di terremoto del 9 novembre tra Fano e Senigallia
La mappa elaborata dall’Ingv relativa alla scossa di terremoto del 9 novembre a largo di Fano

Sono oltre 60 le scosse di terremoto registrate nelle ore successive al primo sisma. Continua dunque lo sciame sismico con decine di movimenti tellurici a partire dalle ore 7:07; hanno bruscamente risvegliato non solo l’area tra Fano e Senigallia, ma l’intera regione Marche, facendosi avvertire distintamente in tutta Italia. Tanta paura ma, per fortuna, al momento si registrano solo pochi danni e superficiali. Verifiche sono in corso mentre le scuole di tutti gli ordini e gradi sono chiuse per precauzione.

Di queste decine di scosse solo tre superano il 4 grado della scala Richter: la più forte registrata alle ore 7:07 appunto di magnitudo Mw 5.5, a 30 km a largo di Fano e a 8 km di profondità. Stessa profondità ma poco più a sud, tra Mondolfo e Senigallia per l’ipocentro della seconda forte scossa di terremoto di magnitudo ML 5.2, registrata pochi secondi dopo, esattamente alle ore 7:08. Appena quattro minuti dopo, alle 7:12 un altro terremoto, stavolta di magnitudo ML 4.0, si è verificato nella stessa zona ma a una profondità di soli 2 km, per cui si è sentito davvero molto bene. Le altre scosse, oltre 60 dicevamo in meno di una mattinata, sono tutte di magnitudo più basse, comprese tra i 2 e i 3.7 gradi Richter (dati forniti dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma, INGV).

Tanta paura tra gli abitanti delle Marche ma anche dell’Emilia Romagna, le due regioni più coinvolte data la vicinanza all’epicentro a largo delle coste pesaresi e anconetane, molta gente è scesa in strada.

Nell’area diocesana, scuole chiuse praticamente in tutti i comuni, anche se solo per motivi precauzionali: sono in corso le verifiche per capire se ci sono stati danni o se gli studenti potranno domani 10 novembre rientrare in classe.

Danni nel capoluogo anconetano dove calcinacci sono piovuti in strada lungo corso Alberto e alla stazione ferroviaria. Sospesa la circolazione dei treni sulle linee Bologna-Pescara, Ancona-Roma e Bologna-Ravenna per verificare lo stato delle infrastrutture: ritardi fino a 240 minuti e alcuni treni, specialmente quelli regionali, sono stati cancellati e sostituiti con servizi su gomma.

I vigili del fuoco stanno effettuando verifiche statiche su edifici a seguito della scossa sismica di questa mattina. Attualmente nel pesarese risultano circa 10 richieste e nell’anconetano oltre 40. I pazienti di una struttura sanitaria di Ancona sono stati fatti uscire in via precauzionale, sono in corso le verifiche. Al momento non si segnalano persone coinvolte.

Articolo aggiornato alle ore 13

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