Ucraina, oltre cento i profughi accolti nel senigalliese

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Sono circa un centinaio gli ospiti ucraini accolti nel territorio vallivo dalla costa senigalliese fino all’area di Arcevia. L’ospitalità prosegue senza sosta fin dalle primissime settimane successive allo scoppio della guerra. Ad occuparsene, per la maggior parte di loro, è la fondazione Caritas diocesana che, sotto il coordinamento della Prefettura di Ancona e in collaborazione con alcune realtà dell’anconetano tra cui la fondazione Mirco Giacomelli di Senigallia, gestisce l’accoglienza in un paio di strutture tra costa ed entroterra. A ciò si affiancano le soluzioni private che permettono l’ospitalità dei profughi di guerra in alcuni appartamenti: le stesse persone poi possono trovare supporto al centro di ascolto della Caritas in piazza della Vittoria.

A spiegare come si è evoluta la situazione è il direttore della fondazione Caritas di Senigallia Giovanni Bomprezzi. Grazie al coordinamento con le istituzioni, in particolare con la Prefettura dorica, è stato possibile rimettere in piedi un sistema di accoglienza che era già stato molto utile ed efficace in tempo di pandemia. Un residence è stato messo a disposizione per ospitare, dopo gli opportuni interventi di messa a norma, una cinquantina di persone; due nuclei da 5 e 4 componenti sono stati sistemati in altre soluzioni a disposizione della Caritas, mentre qualche altra decina di profughi arrivati nell’area valmisa sono stati accolti in appartamenti privati magari da familiari, parenti e amici. In totale dunque nel territorio si supera quota 100 ospiti e l’accoglienza si è prefigurata fin da subito ben più duratura…

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