Pagine per conoscere Emma

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Mercoledì 30 settembre, al Teatro La Fenice, terzo appuntamento della XXII edizione della rassegna, “Incontri con la Storia”, promossa dall’Associazione di Storia Contemporanea, in collaborazione con la Libreria Iobook.
In questa serata del 30 settembre, giorno in cui avrebbe compiuto 16 anni, verrà ricordata la figura di Emma Fabini e presentato il libro scritto insieme al padre Fazio: “I ricordi non salvano le lacrime” (Ed. Zefiro, 2020). Emma è stata, insieme ad Asia, Benedetta, Daniele, Mattia ed Eleonora, una delle vittime della tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo.

Abbiamo incontrato Fazio Fabini.

Perché raccontare Emma in un libro?
Quando si perde un figlio nel modo in cui l’abbiamo perso noi, c’è anche un qualcosa in più. E’ una morte diversa, non come quella che alcuni genitori purtroppo devono accettare. Il modo tragico in cui abbiamo perso Emma ci ha lasciato un vuoto incredibile, una frattura nel nostro tempo, nel nostro futuro, ma soprattutto per Emma che un futuro non lo avrà. Ed è stata una cosa naturale cercare la nostra Emma attraverso i libri che aveva letto, attraverso i testi scolastici che aveva studiato e attraverso alcune pagine del diario. Abbiamo ripreso tutto questo materiale per nostro piacere, per ricordarla, poi da lì è venuto naturale riportare la sua memoria nella gente che l’ha conosciuta. Da qui l’idea di possibili dialoghi in cui commentare con lei ciò che ha scritto. Ho portato avanti questo progetto senza un’idea ben specifica, il fine non era pubblicare un libro, poi quando ho capito che gli scritti che facevo leggere colpivano nel profondo le persone, ho pensato che valeva la pena allargare questa conoscenza di Emma. Chiunque ha letto gli scritti di Emma ha detto che emanano una energia positiva, di piacere, di empatia, di amore nei confronti di questa adolescente scomparsa così precocemente e hanno il desiderio di conoscerla ancora di più continuando a leggere le pagine che lei ha scritto.

Questo libro è un punto di arrivo o di partenza per altre iniziative per ricordare Emma?
Forse né un punto di arrivo né un punto di partenza. Per noi Emma è stata presente e lo sarà sempre. Il 30 settembre è il giorno in cui avrebbe compiuto gli anni e sarà sempre un giorno particolare. Continueremo a festeggiare il suo compleanno anche se lei non c’è niente. Posso dire che la pubblicazione è un punto di intermedio in un percorso che servirà per far ricordare Emma, per farla conoscere a più gente possibile. Mi auguro che ogni adolescente, ogni adulto che legga questo libro possa riconoscere Emma come una sua amica, una figlia che ogni genitore vorrebbe avere, senza nessuna presunzione da padre. E’ anche un punto di partenza perché volevo continuare quello che era un desiderio di Emma: scrivere. Per questo stiamo portando avanti un progetto che dovrebbe portare all’istituzione di un premio letterario a nome di Emma destinato a tutti i ragazzi adolescenti delle medie e superiori che amano scrivere. E’ un progetto ancora in fase embrionale che però si sta concretizzando e ciò significherebbe dare visibilità al ricordo di Emma anche negli anni futuri indipendentemente dalla presenza o meno. Vorrei che mia figlia diventasse un punto di riferimento per tanti ragazzi, un esempio da seguire.

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