Ponti, vasche, argini e foce: i nodi sui lavori ai fiumi Misa e Nevola

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Le zone di esondazione del fiume Misa a Senigallia, durante l'alluvione del 15 settembre 2022
Le zone di esondazione del fiume Misa a Senigallia, durante l’alluvione del 15 settembre 2022

Interventi in zona porto; sugli argini e sul letto dei fiumi Misa e Nevola; modifiche al progetto della vasca di espansione a Bettolelle; le criticità di Borgo Molino; il nodo dei ponti cittadini. Sono i temi relativi al post alluvione 2022 sollevati in Regione Marche da alcuni comitati e associazioni cittadine che hanno incontrato il vicecommissario delegato per l’emergenza alluvionale, Stefano Babini.

All’incontro del 20 settembre scorso hanno partecipato il coordinamento degli Alluvionati 2014 – 2022; il comitato a difesa del territorio area agricola di compensazione idraulica località Brugnetto; il comitato alluvionati Marazzana; il gruppo cittadini di Borgo Molino Alluvione 15-16 settembre 2022; il comitato regionale Coordiniamoci e l’associazione Novum, accompagnati dall’assessore all’ambiente Elena Campagnolo.

Tante le criticità sollevate: tra queste «l’esigenza del ripristino delle funzionalità pregresse nella zona della foce del fiume Misa, con l’ipotesi di un intervento sulla banchina di levante, dello sfioratore e di uno scolmatore». Sulle vasche di espansione, di cui una è in costruzione a Bettolelle di Senigallia, le associazioni e i comitati chiedono modifiche al progetto «per evitare che possa produrre, come avvenuto nell’alluvione del 2022, danni a cose e persone», oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi Misa e Nevola, degli argini e dei bacini idrografici in generale dalla sorgente alla foce, con asportazione di alberi, ramaglie e detriti vari.

Tra le richieste anche quella di valutare la situazione del quartiere di Borgo Molino, «dove la realizzazione della complanare e della terza corsia dell’A14 non ha mantenuto l’invarianza idraulica condannando la popolazione a subire ben due alluvioni»; infine la questione dei ponti vecchi da rifare o quelli nuovi da modificare e la riapertura del contratto di fiume. Richieste a cui Babini ha espresso interesse e promesso un sopralluogo a Senigallia.

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