Covid ed estate: il tempo della prudenza e dell’attenzione ai fragili

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La ripresa inaspettata e forte della diffusione dei contagi da betacoronavirus Sars-Cov-2 dovuta alla sua variante Omicron 5 ci coglie impreparati. La stagione estiva è quella in cui le persone e le famiglie cercano una maggiore libertà di aggregazione, movimento e contatti interpersonali ma anche in cui il sistema sanitario nazionale vede ridotto il numero di medici, infermieri e altri operatori sanitari. Il rischio maggiore lo corrono i soggetti esposti al contagio, a causa dell’età, di condizioni fisiche debilitanti o di malattie pregresse o in corso.

Con l’attuale prevalenza delle varianti Omicron, sono quasi sempre queste persone quelle che richiedono una ospedalizzazione in reparti di isolamento o ad alta e media intensità di cura. La società deve proteggere anzitutto loro, i “più deboli” di fronte alla ripresa dei contagi covid, e questo richiede un sacrificio per tutti, una solidarietà concreta e puntuale, una carità per il perdurante tempo di pandemia che sollecita i “più forti”, in particolare i giovani e i sani, a qualche rinuncia piccola per sé ma di grande valore per i “più deboli”.

Per don Roberto Colombo, esperto genetista delle malattie ereditarie rare e già professore ordinario della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, serve da subito l’assunzione di comportamenti profilattici più responsabili verso il bene della salute e della vita delle persone anziane, fisicamente compromesse e più vulnerabili al covid…

Continua a leggere l’intervista completa sull’edizione digitale di giovedì 21 luglio, cliccando QUI.
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