Sanità, oltre 20 milioni di euro per la palazzina dell’emergenza all’ospedale di Senigallia

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L'ospedale di Senigallia

«Nella nostra regione molte strutture ospedaliere non sono adeguate a livello sismico, né per quanto riguarda le normative antincendio. Con questi interventi iniziamo a mettere un punto fisso per la riqualificazione, partendo dall’emergenza-urgenza così siamo più sicuri». 

Con queste parole l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini ha evidenziato la necessità di intervenire sull’edilizia ospedaliera delle Marche, obsoleta e non funzionale quando va bene, non sicura quando invece va male. Ovviamente il continuo miglioramento delle norme relative alla sicurezza impone cambiamenti e adeguamenti, ma non sempre è possibile o conveniente. E’ il caso dell’ospedale di Senigallia sul cui orizzonte si stagliano importanti lavori.

L’annuncio arriva dalla Regione che ha stanziato – in gran parte con fondi europei legati alla misura 6 del Pnrr e, per il resto, con risorse regionali – ben 114 milioni di euro per l’adeguamento di sei ospedali distribuiti sul territorio, tra cui quello della spiaggia di velluto dove arriverà una nuova palazzina per l’emergenza-urgenza al costo di 20 milioni di euro. E poi l’ospedale di comunità di Cagli, l’adeguamento dell’ospedale di Pergola, l’emergenza del Santa Croce di Fano, quella di Urbino e di Civitanova Marche.

Una pioggia di annunci e risorse grazie appunto all’Europa. I cantieri partiranno in blocco nel 2024, ma il problema è la tempistica da rispettare: andranno completate entro il 2026 quindi una corsa contro il tempo che di certo non rassicura sulla qualità dei lavori, dato anche il rincaro dei prezzi delle materie prime fino al 30% sui costi inizialmente previsti. Per esempio, sulla spiaggia di velluto erano piovuti inizialmente 16 milioni di euro ma – solo in questo caso –  fortunatamente piove sul bagnato.

Per Senigallia – come ovviamente per le altre comunità – è una buona notizia dato che da anni si parla di rinnovare una struttura non più a norma e che presenta anche molteplici criticità, negli spazi, negli accessi, nella sicurezza degli operatori.

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