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Tag: capodanno

“Sogno d’inverno”, Senigallia si prepara al natale

Sarà un natale da sogno, un “sogno d’inverno” per la precisione, come racconta il titolo scelto dall’amministrazione comunale per le iniziative che allieteranno le festività più attese dell’anno a Senigallia. La città si sta preparando a divenire uno scenario fiabesco. Già cominciato il montaggio delle prime luminarie in centro. Per l’occasione abbiamo ospitato ai microfoni di “20 minuti da Leone” l’assessore alle attività produttive Alan Canestrari. L’intervista, in onda nei giorni scorsi, è disponibile ora anche qui a fianco di una sintesi testuale.

La novità: neve e musica lungo corso II Giugno

La novità più attesa di quest’anno trasformerà il cuore della città. Corso II Giugno diventerà il palcoscenico di uno spettacolo inedito: «Nei giorni prefestivi, in orari che manterremo ‘a sorpresa’ per creare suspense, il centro si animerà con uno show musicale e una nevicata artificiale», ha spiegato Canestrari. Si tratta di una neve artificiale ovviamente ma a impatto zero e non inquinante, che, accompagnata da musica e dalla diffusione di essenze profumate, punta a creare un’atmosfera magica. Per rendere l’esperienza ancora più immersiva, l’amministrazione ha chiesto la collaborazione dei commercianti del corso: «Spegnere le luci dei negozi per pochi minuti ci permetterà di condividere appieno la magia dello spettacolo».

Una mappa di luci: dal foro annonario alla piazza di instagram

L’obiettivo è rendere la città un’attrazione diffusa. Se da un lato l’amministrazione conferma la scelta, già fatta negli anni passati, di farsi carico interamente dei costi delle luminarie eliminando la precedente contribuzione richiesta ai negozianti, dall’altro amplia le installazioni. Le principali attrazioni luminose saranno installate in piazza Manni, che ospiterà la casetta di babbo natale; al foro annonario, dove oltre alle luci, ci sarà un’installazione con una carrozza e delle renne, pensata per famiglie e bambini. Ai giardini Catalani arriva una grande scritta “Merry Christmas”, «Instagrammabile» per i social; in piazza Garibaldi è già tornato il cielo stellato, accompagnato da installazioni a terra raffiguranti la natività. Altra piazza è quella del Duca: ospiterà le casette per il mercatino natalizio. Dal centro poi si passa sul lungomare: la passeggiata di luci arriverà fino al porto con l’illuminazione dei giardinetti tra Uliassi e la capitaneria di porto. Illuminata infine anche la rotonda a mare, simbolo del turismo senigalliese e regionale. La mappa delle luminarie natalizie prevede installazioni anche nelle frazioni: l’assessore Canestrari ha ribadito l’impegno a portare l’illuminazione natalizia anche in quelle che solitamente vengono snobbate come periferie. Qui il 7 e il 14 dicembre arriveranno anche i babbi natale.

Eventi: da capodanno alla befana

Il budget copre anche un fitto calendario di eventi. Per la notte di San Silvestro, il palco sarà prima delle associazioni musicali giovanili del territorio. Per il concerto principale, l’assessore conferma che è in corso una trattativa «con un artista di valenza nazionale» per chiudere l’anno bene e iniziare alla grande il 2026. Confermato anche il classico concerto del primo dell’anno e il tradizionale spettacolo dell’epifania.

Gli investimenti

L’investimento complessivo per il periodo che va da novembre a gennaio ammonta a circa 200mila euro, coprendo non solo le luminarie ma anche gli eventi e gli spettacoli, la logistica e tutti i costi legati alla sicurezza. L’assessore ha sottolineato come l’investimento sugli eventi, sia quelli estivi già realizzati che gli invernali in programma, abbiano già reso Senigallia una «top location» richiesta da artisti e produzioni nazionali. Un fattore che, secondo Canestrari, genera un’economia circolare: «Quando a ottobre l’hotel chiude, si apre il sipario per gli artigiani – pittori, fabbri, falegnami – che lavorano al suo ammodernamento. L’investimento estivo porta beneficio tutto l’anno» assicura Canestrari.

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Regali, cenoni e viaggi: il natale 2024 segna la ripresa (tiepida) dei consumi

Che andamento per il commercio nel periodo natalizio? E che giudizio se poniamo a a confronto il natale 2024 con il 2023? Il tessuto economico gode di buona salute? Di tutto questo ne abbiamo parlato con Giacomo Mugianesi, responsabile provinciale commercio e turismo per la CNA di Ancona. L’intervista è in onda lunedì 23 e martedì 24 dicembre alle ore 13:10 e alle ore 20, oltre a una replica anche domenica 29 a partire dalle ore 16:50. L’audio integrale è disponibile anche in questo articolo assieme a un testo sui concetti chiave.

Facciamo una panoramica sull’andamento del commercio in questi giorni ormai siamo a ridosso del natale, come sta andando?
Il commercio è partito un po’ in sordina per queste festività, gli acquisti hanno tardato a vedere uno sviluppo, ma lo imputiamo comunque a questo clima di incertezza che c’è in generale, soprattutto per le famiglie e le imprese che nel corso dell’anno hanno comunque avuto gli alti e bassi. In questo periodo naturalmente c’è questo clima festoso  che ha riportato un po’ più di ottimismo e soprattutto le tredicesime che sono state elargite in questo periodo hanno riportato una spinta ai consumi. 

Quindi una partenza lenta?
Sì, ma con un recupero in questi giorni che hanno visto principalmente acquisti online in una fase iniziale, quindi parliamo fine novembre, primi di dicembre, per poi recuperare last minute nei negozi di vicinato, quindi nei negozi fisici, per gli acquisti dell’ultimo momento. 

Quali sono i settori merceologici che vanno per la maggiore?
Principalmente moda, cosmetica, giocattoli, abbiamo riscontrato circa un 30% di aumento degli acquisti per i libri rispetto all’anno scorso, tecnologia e un maggiore acquisto nei prodotti enogastronomici, alimentari.

Quali le cause di questa incertezza internazionale?
Le guerre sicuramente sono un fattore importante, come pure l’aumento dei consumi dell’energia, l’aumento del costo delle materie prime, ma anche i rincari dei prodotti di prima necessità. 

Per quanto riguarda la battaglia tra i negozi fisici e le piattaforme virtuali, com’è la situazione?
C’è uno squilibrio enorme, ed è dovuto assolutamente ai costi di gestione delle piattaforme e dei budget per poter promuovere quello che è un prodotto attraverso il mondo del digitale, quindi i piccoli fanno più fatica a poter vendere digitalmente, per forza devono appoggiarsi alle piattaforme o, meglio ancora, mettersi insieme, a creare delle sinergie per poter vendere digitalmente questi prodotti. Oggi c’è un’accelerazione importante che vede il consumatore ad acquistare più velocemente possibile rispetto agli anni passati in cui c’era una ricerca più accurata del prodotto. Ora il digitale ci permette di accelerare, di velocizzare questi tempi della ricerca del prodotto e quindi di conseguenza anche l’acquisto viene fatto digitalmente.

Parlando proprio di capodanno, come vanno le prenotazioni sia negli alberghi che nei ristoranti, che festività saranno queste?
Comunque una buona partecipazione ai cenoni, naturalmente le famiglie con figli cercano di favorire magari l’asporto piuttosto che la partecipazione ad un cenone, ma comunque c’è una buona risposta. Si cerca anche di festeggiare il capodanno fuori dal proprio paese, quindi si sta cercando di andare due o tre giorni fuori dalle proprie mura domestiche. Lì vediamo prenotazioni last minute verso gli hotel.

Giacomo Mugianesi
Giacomo Mugianesi

Se facessimo un confronto con le festività dell’anno precedente, che somme potremmo tirare per questo natale 2024?
Pur in un clima d’incertezza, riscontriamo anche un qualcosa di positivo: la spesa media è aumentata rispetto all’anno scorso, 250 Euro la spesa media contro i 230 dell’anno scorso anno. Questa cosa ci fa sperare per il futuro e ci fa ben sperare anche in vista del capodanno o comunque dell’inizio del 2025.

Possiamo parlare di un andamento che ha cancellato il periodo covid?
Sicuramente c’è un rialzo dei consumi. Questa parentesi del covid si è conclusa in qualche modo. C’è un andamento abbastanza oscillante a livello economico e quindi questo porta ad avere dei picchi nei consumi o comunque una maggiore fiducia del mercato per poi dopo ridiscendere in altri periodi dell’anno.

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Natale e capodanno: spesa e prenotazioni in aumento a Senigallia rispetto al 2023

Come stanno andando gli acquisti per il natale 2024? C’è fiducia da parte dei consumatori? Quali settori merceologici vanno per la maggiore? E con che occhi guardano questo periodo commercianti e imprenditori? Sono alcune delle domande che abbiamo posto a Giacomo Bramucci, presidente di Confcommercio Marche Centrali e presidente regionale di Confcommercio Marche, il quale ci ha tracciato una panoramica dell’andamento dei consumi e delle prenotazioni alberghiere e ristorative per le festività 2024-2025. L’intervista sarà in onda venerdì 20 e sabato 21 dicembre alle ore 13:10 e alle ore 20 su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM); un’ulteriore replica ci sarà domenica 22 a partire dalle ore 16:50 (la terza di tre interviste, indicativamente verso le ore 17:25). In questo articolo troverete solo alcuni concetti chiave ma cliccando sul tasto “riproduci” del lettore multimediale potrete ascoltare l’audio integrale.

Che clima si respira per queste festività?
Il panorama di riferimento economico del nostro paese è comunque complicato. C’è un barlume di speranza per il 2025, però si viene da un periodo estremamente complicato, con i consumi al palo in questi ultimi anni. Il 2024, se lo guardiamo in quest’ottica, è un anno positivo, perché stiamo leggermente riprendendo quello che abbiamo lasciato in questi ultimi anni e torneremo probabilmente a un livello di consumi natalizi in positivo rispetto al 2019, ultimo anno prima della crisi, dell’inflazione e delle dinamiche internazionali che avevano compresso molto i consumi. Il 2019 era un anno tutto sommato positivo e quest’anno raggiungeremo quei livelli di spesa per la prima volta. Cresce il numero di persone che hanno deciso di fare acquisti in questo natale, e cresce l’importo che singolarmente andremo a spendere per i regali. Quest’anno dovremmo attestarci sui 210-215 euro a testa, quindi il dato è incoraggiante. Nella speranza che il 2025 concretizzi una ripresa un pochino più sostanziosa.

Quali sono queste cause sia nazionali che internazionali che hanno un po’ bloccato, o perlomeno che hanno un po’ rallentato l’acquisto, ma in generale il consumo? 
La domanda interna è quella che è calata maggiormente, per le aspettative su quelli che erano gli scenari nazionali e internazionali. Il caro prezzi e l’approvvigionamento energetico, per esempio, si ripercuotono immediatamente sul consumo delle famiglie. In più c’è quel problema ormai strutturale che è il livello di salari che comunque non cresce nel nostro paese. E’ un dato di fatto: ormai da più di 10 anni abbiamo dei salari al palo e quindi facciamo fatica a risollevare lo stile di consumi. Ci sono piccoli segnali, come la diminuzione del cuneo fiscale per i lavoratori, le tredicesime, il bonus dei 100 euro che aiutano, ma bisogna fare di più, questo è vero. Però ci sono stati anche vari rinnovi contrattuali e questo è uno degli elementi che portano ad avere più fiducia.

Giacomo Bramucci
Giacomo Bramucci

Andando proprio sul fronte acquisti, quali sono magari i settori che vanno per la maggiore? 
C’è stata un po’ una rivincita di quei settori che avevano sofferto in questi ultimi anni. L’elettronica quest’anno ha un dato lievemente positivo ma non in crescita rispetto ad altri anni. Quello che è cresciuto di più sono i consumi legati all’enogastronomia, al cibo, alla tradizione, al gusto e anche il consumo legato a tutto ciò che è il vivere la propria casa in senso ampio, home, living. Rimane costante il consumo di abiti, vestiario, moda, anche perché ci sono molte piattaforme on line che offrono prodotti scadenti ma a prezzi molto bassi, a discapito di quello che è il commercio delle nostre città che invece è basato sulla qualità, sull’esperienza, sulla profondità. Grandi piattaforme che poi al territorio in realtà non lasciano nulla, perché probabilmente gestiranno i propri incassi all’estero senza lasciare traccia sul territorio, senza lasciare traccia alcuna sul benessere collettivo della città che viviamo, quindi questo purtroppo è un elemento negativo. 

Tra i consumi natalizi, non possiamo non citare pranzi, cenoni e pernottamenti per soggiorni legati a questo periodo dell’anno.
Le prenotazioni stanno viaggiando abbastanza bene sia a livello di ristorazione per quanto riguarda il natale o il capodanno, sia a livello alberghiero, con un trend positivo rispetto al 2023. Senigallia è una città molto accogliente, ha investito anche nel restituire un’immagine comunque bella, decorosa che vale la pena di essere visitata, ci sono delle iniziative interessanti. Certo non sono i numeri dell’estate, però comunque sono numeri interessanti che fanno ben sperare anche per una sorta di destagionalizzazione della quale tanto si parla, ma dopo bisogna mettere in campo azioni concrete di sostegno a questa visione più ampia del concetto di turismo della nostra città.

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Cenone di fine anno, Senigallia può festeggiare: ristoranti e alberghi stanno andando bene

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Foto di Jill Wellington da Pixabay

L’appuntamento del cenone di fine anno e del veglione di San Silvestro continuano a smuovere gli affari, confermandosi un momento imprescindibile dei festeggiamenti ma anche per l’economia cittadina. Lo confermano i dati sulle prenotazioni che vedono – con qualche lieve divergenza – i ristoranti tutti al completo o quasi. Un buon segnale per il settore senigalliese che deve ancora riprendersi dalle problematiche legate al covid con le prolungate chiusure e i rimborsi praticamente inesistenti.

A conferma della buona tendenza relativamente alle prenotazioni nei locali di Senigallia sono le associazioni di categoria. «I ristoranti della città e dei dintorni – afferma Giacomo Cicconi Massi, responsabile Confartigianato – saranno tutti pieni. Ovviamente alcuni sono chiusi per la stagione invernale, per cui l’offerta è certamente limitata; tuttavia, le attività che hanno deciso di tenere aperto sono tutte prenotate. Sicuramente un buon segno».

Molti ristoranti organizzano il cenone nella formula classica con menu fisso, una modalità che semplifica le attività, ma non mancano quei locali che lasciano la libertà di scegliersi il proprio menu optando per una cena alla “carta”: così poi, prima di mezzanotte, ci si può permettere di raggiungere la piazza e festeggiare il capodanno in base alle iniziative proposte dal Comune di Senigallia.

Finora sul fronte covid e disdette, non ci sono criticità da registrare secondo la Confartigianato: «Niente di particolare. È vero che molte persone hanno l’influenza e in alcuni casi covid, ma non c’è quella “fobia” di un paio di anni fa». Più severo il giudizio della Cna che conferma come ci siano state diverse rinunce per influenze e infezioni da covid: «Ci sono diverse disdette – spiega Giacomo Mugianesi, responsabile di zona Cna – però il dato è comunque positivo perché in alcuni ristoranti sono anche state rimpiazzate con le prenotazioni dell’ultimo momento».

Discorse a parte per i pernottamenti: «Siamo ad un dato più basso rispetto al potenziale – conferma Mugianesi – alcuni alberghi hanno fatto il pacchetto cena e pernotto, ricevendo una buona risposta. Circa il 60% dei prenotati per il cenone nelle strutture alberghiere di Senigallia hanno deciso di rimanere anche a dormire».

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Pandemia e capodanno, l’aumento dei contagi fa saltare alcuni eventi

L’andamento dei contagi nelle vallate di Misa, Nevola e Cesano sta mettendo in difficoltà amministrazioni comunali, pro loco e altri enti organizzatori degli eventi per le festività tra natale e capodanno. Saltano varie manifestazioni, tra cui gli appuntamenti musicali in tre piazze di Senigallia e il presepe vivente a Barbara.

Nel frattempo la campagna vaccinale prosegue a pieno ritmo ma ciò non basta ancora a mettere al riparo le principali festività, per cui qualche passo indietro lo si sta osservando un po’ ovunque. Nel distaccamento dei vigili del fuoco in via Arceviese le vaccinazioni vanno avanti a grandi passi, registrando ottimi numeri: le lunghe code vengono smaltite velocemente. Solo mercoledì 22 dicembre sono state somministrate oltre 1600 dosi: un numero record.

Secondo i dati diffusi dalla Regione Marche (dati del 27 dicembre), i casi di positività al covid-19 continuano a correre. Gli aumenti maggiori sono stati registrati soprattutto a Corinaldo (104 quarantene di cui 66 positivi), Montemarciano (126 quarantene di cui 82 positivi), Ostra (152 quarantene di cui 82 positivi) e Trecastelli (110 quarantene di cui 64 positivi). Sotto osservazione anche…

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