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Tag: marina di montemarciano

Marina di Montemarciano “stretta” tra il ripascimento della spiaggia e gli ambulatori medici – L’intervista

L’intervista con il sindaco di Montemarciano, Maurizio Grilli, ha toccato due temi principali: l’erosione costiera e la situazione degli ambulatori medici a Marina di Montemarciano. E’ in onda mercoledì 9 e giovedì 10 aprile alle ore 13:10 e alle ore 20, mentre domenica 13 verrà replicata a partire dalle 16:50, secondo contributo audio su tre consecutivi. Il servizio è disponibile anche qui in questo articolo, assieme a un brete testo: basterà cliccare sul tasto play del lettore multimediale.

Per quanto riguarda l’erosione costiera, il sindaco ha fatto il punto sui lavori di ripascimento della spiaggia. Il primo stralcio è stato interrotto a fine marzo, come previsto, e dopo alcuni interventi di sistemazione, il lungomare sarà liberato dai mezzi. I lavori riprenderanno dopo l’estate, tra fine settembre e inizio ottobre, motivo per cui non si asfalterà il lungomare ora rovinato. Finora è stato riversato circa un quarto del materiale previsto, ghiaia prelevata dal fiume Esino, e la qualità sembra ottima. Le spiagge interessate sono tornate fruibili. Il sindaco è fiducioso che questo intervento, unito a una manutenzione annuale, possa garantire una certa stabilità alla spiaggia per diversi anni. Il sindaco si è detto preoccupato di possibili ricorsi al TAR, auspicando che non ostacolino i lavori, cruciali per rilanciare la vocazione turistica di Montemarciano. Ha ricordato i ritardi nella fase iniziale dei lavori e teme che possano ripetersi. Ha annunciato l’intenzione di organizzare un incontro con la cittadinanza per fornire informazioni più precise sull’andamento dei lavori, probabilmente dopo la ripresa dell’intervento in autunno. Infine, ha chiarito che il piano di difesa costiera non prevede scogliere rigide nel tratto più a nord.

Riguardo agli ambulatori medici a Marina di Montemarciano, il sindaco ha ribadito che si tratta di una struttura privata. Attualmente lo spazio è libero perché i medici operano a Montemarciano per loro scelta. Sono in corso interlocuzioni con l’Ast per trovare un nuovo medico per la frazione di Marina. Grilli si è detto cautamente ottimista. Ha definito “strumentalizzazione politica” la raccolta firme promossa – anche – da un esponente della precedente giunta, sottolineando che il problema della carenza di medici a Marina esisteva già prima a causa di scelte professionali, e che l’iniziativa ha coinvolto ingiustamente altre professioniste. Pur comprendendo il disagio dei cittadini, ha ricordato che gli ambulatori attuali sono raggiungibili anche con i mezzi pubblici. L’inserimento dell’Ast della località di Marina tra le “zone carenti” è un passaggio necessario: ora si spera che porti all’arrivo di un nuovo medico a Marina, evidenziando come la situazione attuale sia stata innescata dal trasferimento di un medico fuori comune.

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Montemarciano, il mare torna a fare danni

Cede il lungomare a Montemarciano per effetto dell'erosione costiera che da anni affligge il litorale nella zona di Marina
Foto di Bruno Giangiacomi

Cede di nuovo la strada lambita dal mare a Montemarciano a causa delle mareggiate che da tempo stanno sottraendo la base su cui poggiano le infrastrutture. Così negli ultimi giorni, sotto i colpi delle onde, è venuto a franare ancora il tratto di via Lungomare tra i ristoranti Heidi e Berardi, finendo in mare e lasciando la frazione costiera di Marina ancora una volta con la strada chiusa e poi riaperta a una corsia.

Siamo alle solite: il mare grosso fa i danni e gli interventi di ripristino dell’arenile e della strada sembrano davvero poco efficaci, oltre che in enorme ritardo. Lo stesso Comune è corso ai ripari sollecitando la Regione in primis perché intervenga subito con lavori di somma urgenza. C’è infatti il rischio che, dopo il cedimento di una porzione del lungomare, venga interessato e danneggiato anche il collettore fognario, con il possibile sversamento in mare degli scarichi  e le ripercussioni quindi in tema di igiene pubblica.

Nel frattempo già si stanno effettuando dei lavori di rafforzamento delle scogliere emerse che però non produrranno effetti, se non sul lungo periodo.

Intanto monta la rabbia dei residenti e degli imprenditori, costretti a mettere in salvo il salvabile, a temere per i propri beni ma soprattutto a non vedere prospettive per il futuro delle attività: da anni si interviene con lavori che fungono da tampone ma senza una radicale svolta.

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Cede il lungomare a Montemarciano per effetto dell'erosione costiera che da anni affligge il litorale nella zona di Marina
Foto di Bruno Giangiacomi

Erosione costiera, Grilli: «Sulle scogliere solo propaganda dalla giunta di Montemarciano»

Le scogliere a Marina di Montemarciano, con l'arrivo di nuovi materiali. Foto di Bruno Giangiacomi
Le scogliere a Marina di Montemarciano, con l’arrivo di nuovi materiali. Foto di Bruno Giangiacomi

Non c’è solo entusiasmo a Montemarciano per l’intervento di manutenzione straordinaria delle scogliere poste davanti il litorale di Marina, partito nei giorni scorsi. Dopo tanti anni di lavori a singhiozzo e sempre sullo stesso argomento – il contrasto all’erosione costiera – un po’ di scetticismo c’è in città e nemmeno troppo velato.

Da un paio di settimane fervono i lavori che prevedono in un primo momento la manutenzione e il riaffioramento dei pennelli, quelle scogliere a forma di “T” poste perpendicolarmente alla spiaggia a Marina di Montemarciano: su queste verranno posizionati nuovi scogli per renderle più efficaci contro le mareggiate, soprattutto nel periodo invernale. I lavori iniziati la terza settimana di febbraio dovrebbero ultimarsi a fine marzo prossimo. Poi si lascerà passare la stagione balneare. Dopo l’estate ci sarà da lavorare per la seconda fase dell’intervento, il ripascimento della spiaggia per difendere la costa dal fenomeno erosivo particolarmente pronunciato in zona. Verrà prelavata ghiaia dal fiume Esino e posizionata sull’arenile per allargare la spiaggia fino a circa 80 metri, per un tratto lungo due chilometri.

Maurizio Grilli
Maurizio Grilli

Dicevamo dell’entusiasmo con cui era stata accolta, anche sui social, la notizia dell’arrivo dei mezzi e dei materiali per rafforzare le scogliere esistenti. Ma il dibattito politico non si è placato. Anzi, si è spostato su un altro aspetto: quello della efficacia dell’intervento finanziato con diversi milioni di euro di contributi ministeriali e di Rfi.

Non solo. E’ stato sollevato anche quello della propaganda, di cui il capogruppo di Progetto Montemarciano 2.0 Maurizio Grilli accusa l’amministrazione comunale. Quest’ultima ha fatto sapere di aver sempre richiesto il posizionamento di nuove scogliere emerse, ma che «la soluzione non è stata avallata dal piano di difesa della costa regionale». Secondo Grilli la progettazione regionale non provedeva affatto questa soluzione. Sentiamo le sue parole.

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Erosione costiera, partiti i lavori per rafforzare le scogliere a Marina di Montemarciano

Il pontone per il posizionamento degli scogli sui pennelli già esistenti davanti la spiaggia a Marina di Montemarciano
Il pontone per il posizionamento degli scogli sui pennelli già esistenti davanti la spiaggia a Marina di Montemarciano

Buone notizie per Montemarciano, almeno parzialmente. Nei giorni scorsi è infatti partito l’intervento – tanto atteso – di manutenzione straordinaria delle scogliere poste davanti il litorale di Marina. Si tratta del primo passo di un progetto più complessivo che prevede anche il ripascimento della spiaggia per difendere la costa dal fenomeno erosivo particolarmente pronunciato in zona.

A darne notizia, dopo le numerose fotografie di alcuni cittadini sui canali social, è stato il Comune di Montemarciano. La notizia che sono partiti i lavori per la difesa del litorale di Marina è uno dei punti cardine su cui l’amministrazione comunale si è spesa maggiormente, superata però in competenze dalla Regione Marche che ha previsto un piano diverso da quanto concordato inizialmente.

Il primo passo di questo intervento prevede la manutenzione e il riaffioramento dei pennelli, quelle scogliere a forma di “T” poste perpendicolarmente alla spiaggia: su queste verranno posizionati nuovi scogli. I lavori iniziati la terza settimana di febbraio dovrebbero ultimarsi a fine marzo prossimo. Poi si lascerà che passi l’estate. Subito dopo la bella stagione, partirà la seconda parte dell’intervento, con i lavori di ripascimento del litorale: in questo caso si prevede il prelievo di tonnellate di ghiaia dal fiume Esino, che in questo modo potrà anche essere liberato dagli accumuli di detriti; i materiali, dopo essere stati vagliati, verranno posizionati in un tratto di litorale lungo due chilometri per circa 80 metri di larghezza. A chi serve il ripascimento a stagione balneare conclusa non è dato saperlo: di certo il mare grosso tipico della stagione autunnale e invernale non lascerà granché nonostante il raffioramento delle scogliere presenti e oggi ancora sovrastate dalle mareggiate.

Dal canto suo, l’amministrazione comunale di Montemarciano ha fatto sapere di aver sempre richiesto il posizionamento di nuove scogliere emerse, ma che «la soluzione non è stata avallata dal piano di difesa della costa regionale», motivo per cui si confida che «questi interventi proposti risolvano definitivamente il problema dell’erosione che da anni costringe il Comune ad interventi di ripristino delle infrastrutture con fondi propri». Insomma una tirata d’orecchie per palazzo Raffaello.

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Le scogliere a Marina di Montemarciano, con l'arrivo di nuovi materiali. Foto di Bruno Giangiacomi
Le scogliere a Marina di Montemarciano, con l’arrivo di nuovi materiali. Foto di Bruno Giangiacomi

Biblioteca, centro sociale e di aggregazione: locali inadeguati (e ridotti) a Montemarciano

Il centro di aggregazione giovanile a Montemarciano

Continua a far discutere la situazione della biblioteca comunale “G. Moretti” di Montemarciano, spostata nella frazione di Marina dopo la vendita del palazzo comunale e il trasloco di libri e uffici. La coabitazione negli stessi locali del centro sociale di via Roma 40, dove svolge le attività anche il centro di aggregazione giovanile, ha costretto l’amministrazione comunale a ridurre dunque gli spazi a disposizione, per far fronte a una carenza di immobili e locali che perdura da tempo.

Maurizio Grilli
Maurizio Grilli

La situazione non è di facile soluzione, sia per i costi dell’eventuale acquisto di immobile da adibire a tali servizi, sia per la nota vicenda appunto del palazzo municipale, per il quale va trovata una via d’uscita entro il febbraio 2025, quando scadrà il contratto d’affitto con l’Inail con cui attualmente si stanno tamponando le criticità logistiche ma non tanto quelle economiche.

Su tutti questi argomenti è intervenuto il capogruppo di Progetto Montemarciano 2.0 Maurizio Grilli: l’esponente dell’opposizione locale non solo auspica che la comunità possa tornare presto a godere di servizi in spazi adeguati ma punta il dito contro l’amministrazione comunale, responsabile politicamente della situazione che si è venuta a creare. Le sue parole nel file audio: clicca sul tasto play.

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All’oratorio di Marina di Montemarciano esperienze di protagonismo vivace

Da pochi giorni si è concluso il progetto“Altradirezione”,un progetto finalizzato all’inclusione e al protagonismo dei giovani, reso possibile grazie ai fondi della Regione Marche con il bando “FacciamopARTE”,che ha dato la possibilità di incontro tra numerosi ragazzi e giovani nei vari laboratori, a partire dalla conoscenza  di sé, alla cura delle relazioni, e pensati per i talenti di ciascuno.

Il primo a partire è stato il laboratorio “Con – Tatto”. I ragazzi qui hanno aperto il loro cuore agli altri, affidandosi alla professionalità e disponibilità dell’AssozioneDi.Te. e di bravissime psicologhe che hanno donato loro un luogo e un momento in cui riflettere su loro stessi e sul modo di condividere le proprie emozioni con gli altri. Si sono ottenuti molti riscontri positivi da questo laboratorio, che è iniziato a scuola per poi proseguire oltre l’orario scolastico, generando nuove amicizie e maggiore apertura al dialogo e all’ascolto dell’altro.

Molto apprezzato, soprattutto dai giovani a cui piace mettere le cose in pratica, è stato anche“Artefici” il laboratorio di falegnameria, dove ragazzi hanno dato sfogo alla loro passioneaccompagnati da alcuni adulti della comunità. Abbiamo scoperto giovani davvero capaci di  dedizione e tenacia, che li ha portati a dare sempre il meglio di se. Ciò ha reso possibile il miglioramento di un luogo di incontro e svago, reciclando e dando vita nuova a bancali e materiali di scarto e dando la possibilità ai loro amici e ai giovani di Marina di usufruire al meglio dei campetti di calcio nei tornei estivi.

Altro laboratorio che ha donato tanta gioia e felicità è proprio quello di “Musica&Parole”, dove i giovani si sono messi in gioco con il canto, il ballo e la scrittura e ha dato vita a delle serate magiche. Tre sono state le tappe di questo laboratorio e nessuna delle tre ha deluso. Nella prima, a Marina di Montemarciano, giocavamo in casa, ma questo non ha lasciato indietro i tanti giorni di prove e preparazione a chi faceva parte dello spettacolo. La seconda tappa è stata Senigallia a Destate la Festa. Il pomeriggio di caldo non ha spaventato la gente, che ha riempito la piazza. Infatti è stato tanto l’amore che abbiamo riscontrato in chi è venuto lì ad ascoltarci e supportarci. Ultima tappa di questo tour estivo invece è stata Chiaravalle, dove i nostri ragazzi ci hanno fatto vivere un’altra serata piena di emozioni. Anche qui il supporto della gente non è mancato, e ringraziamo tutti coloro che sono venuti a vederci in tutti e tre gli spettacoli, perché ci hanno fatto sentire che noi giovani siamo preziosi!.

L’ultimo laboratorio realizzato è stato “Tessere”,dove ci siamo sperimentati addirittura nell’arte del mosaico. È un’arte difficile, come spaccare la pietra, ma noi giovani e tutta la comunità ha osato disporcarsi le mani, e mettersi in gioco con concentrazione, pazienza e creatività… e perché no, anche tanta allegria nel farlo insieme! Ora vorremo mettere i pesci che abbiamo realizzato in giro per il paese, o al mare… chissà se potremo realizzare anche questo desiderio.

Tutti questi laboratori sono stati immortalati dai nostri fantastici ragazzi che hanno preso parte al laboratorio di Editing, grazie al quale sono riusciti ad acquisire tecnica e precisione nella realizzazione di foto e video, così da tenere un bellissimo ricordo dell’intera esperienza dei laboratori.

È stato un anno ricco di esperienze, di relazioni, come anche di fatica e di follia ma“Beati coloro che hanno l’audacia di sognare e sono disposti a pagare il prezzo necessario perché il loro sogno prenda corpo nella storia (Cardinale Suenens).

Noi giovani dell’Oratorio Altradirezione, i ragazzi che hanno partecipato ai laboratori,don Andrea e tutta la comunità, ringraziamo ancora una volta la Regione Marche e il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, per aver reso tutto questo possibile. …e non ci fermiamo qui!

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Nuovamente scomparsa la spiaggia a Marina di Montemarciano: era stata appena risistemata

Nuovamente scomparsa la spiaggia a Marina di Montemarciano dopo le mareggiate del 16 maggio 2023: era stata appena risistemata
Nuovamente scomparsa la spiaggia a Marina di Montemarciano dopo le mareggiate del 16 maggio 2023

Non c’è pace per il litorale a Marina di Montemarciano: l’ennesima mareggiata legata al maltempo dei giorni scorsi ha infatti riversato sull’arenile numerosi detriti e danneggiato i lavori di ripascimento che si erano conclusi la settimana precedente con il contributo della Regione Marche.

Il tratto di spiaggia maggiormente interessato dal fenomeno erosivo è quello tra i ristoranti “Alberto Berardi” e “Heidi”. L’amministrazione comunale è al lavoro per un nuovo intervento di pulizia della spiaggia e poi di ripascimento con la ghiaia proveniente dalla vicina Senigallia in base al piano di difesa della costa.

Ma non si tratterà solo di questo perché sono in programma anche opere per migliorare i servizi rivolti a residenti e turisti: nuovi servizi igienici, docce sull’arenile con temporizzatore per ridurre gli sprechi e la realizzazione di 5 dissuasori di velocità con passaggio pedonale nei punti considerati “critici” del lungomare di Montemarciano. Verrà inoltre ripulita l’area camper tra il lungomare e la ferrovia per ripristinare il decoro urbano mentre entro la prima settimana di giugno – annuncia il vicesindaco Andrea Tittarelli – verrà rifatta ex novo la segnaletica orizzontale su tutto il lungomare.

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A Montemarciano l’incontro sulle energie rinnovabili nelle parrocchie

La diocesi di Senigallia è impegnata nella conversione ecologica sia delle abitudini, stile di vita personale, che delle sue strutture: parrocchie, uffici e altri edifici. Martedì 7 febbraio 2023 si terrà una conferenza pubblica alle ore 21.00 nella parrocchia di Marina di Montemarciano per conoscere il progetto WE CARE– il mondo che vogliamo, percorso e laboratorio di educazione al bene comune rivolto ai ragazzi del liceo scientifico (dicembre 2022-aprile 2023).

Nel primo appuntamento del 7 febbraio ci sarà il prof. Leonardo Setti, ricercatore confermato della Facoltà di Chimica Industriale “Toso Montanari” dell’Università di Bologna. Il prof. Setti ha coordinato e partecipato a tanti progetti nell’ambito della valorizzazione di reflui e scarti agro-alimentari, biorisanamento del suolo, moduli fotovoltaici plastici e dal 2007 realizzazione di reti energetiche di microgenerazione distribuita. Ha inoltre coordinato il Progetto SIGE (Sistema Integrato per la Gestione dell’Energia) finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per lo sviluppo di una rete di Comunità Solari Locali che ha preso l’avvio con sei Comuni della Provincia di Bologna (Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Medicina, Ozzano dell’Emilia e Mordano). Da questo progetto è nata la prima Comunità Solare Locale fondata a Casalecchio di Reno il 14 Marzo 2014 per opera di 23 padri-fondatori (www.comunitasolare.eu), prima della legge nazionale che avrebbe istituito le comunità energetiche rinnovabili (CER), Legge n. 8/2020 del 28 febbraio 2020.

Tutte le comunità parrocchiali, gli assessori all’ambiente e alla transizione ecologica, le forze politiche, i tecnici del settore edilizia e tutti i cittadini che intendono uscire dalla energia derivante da fonti fossili sono invitati a partecipare.

Giovanni Spinozzi

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Giornata missionaria mondiale, per una famiglia umana. La testimonianza di Isabella Matulli.

Questo è un anno ricco di compleanni significativi per il mondo missionario: prima di tutto i 400 anni dalla fondazione della Congregazione de Propaganda Fide, denominata poi dal 1967, per volontà di san Paolo VI, Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli e, dal 5 giugno scorso, con la riforma della Curia romana, diventata Dicastero per l’evangelizzazione. Festeggiamo anche i 200 anni dell’Opera della propagazione della fede, nata per iniziativa della giovane laica francese da poco beatificata Pauline Jaricot, con lo scopo di coinvolgere tutti i battezzati nella preghiera e nel sostegno economico dei missionari nel mondo. Questa preziosa opera, nei decenni successivi, fece da modello alla nascita dell’Opera della Santa Infanzia e dell’Opera di san Pietro Apostolo per il sostegno dei seminaristi delle giovani chiese. Ed ecco il terzo compleanno: queste tre opere missionarie, 100 anni fa, sono state riconosciute come opere “pontificie”, cioè importanti per la vita di tutta la Chiesa e di tutte le Chiese.
Un altro evento importante lo abbiamo vissuto a Milano, dal 29 settembre al 2 ottobre, dove si è svolto il Festival della missione. Un evento che ha coinvolto tutto il mondo missionario italiano (Fondazione Missio, Cimi, missionari religiosi e religiose, fidei donum, laici, associazioni e movimenti di solidarietà e cooperazione…), che aveva come tema “Vivere per Dono”. I giorni del Festival hanno proposto momenti di festa e di riflessione, collegamenti dall’estero, incontri, concerti, testimonianze ed eventi. Abbiamo portato in piazza, a conoscenza di tutti, la vita dei missionari e, attraverso loro, si è cercato di far apprezzare esperienze di vita e tradizioni culturali di altri continenti e di vari Paesi del mondo, così da aiutare i partecipanti di tutte le età ad aprire lo sguardo sul mondo e sull’umanità a 360 gradi.

Il momento più significativo del mese di ottobre rimane comunque la celebrazione della Giornata missionaria mondiale di domenica 23 ottobre, giunta quest’anno alla novantaseiesima edizione. Mi piace definirla come la Giornata della fraternità universale dei cattolici. Di fatto, all’inizio si pensava a questa Giornata perché le Chiese di antica tradizione aiutassero, con la preghiera e il sostegno economico, le giovani Chiese povere di quelle che si definivano “terre di missione”. Oggi la giornata viene celebrata in tutto il mondo indistintamente; e anche le giovani Chiese si uniscono nella preghiera e offrono il loro piccolo contributo, che potremmo comparare all’offerta della vedova del Vangelo, come grande segno di partecipazione alla fraternità universale della Chiesa e alla sua missione evangelizzatrice.

Auspichiamo che questa Giornata e l’intero mese missionario possano alimentare in tutti una rinnovata fiducia in un mondo più fraterno, libero da discriminazioni, chiusure, incomprensioni e ingiustizie; soprattutto ci facciano credere fermamente in un mondo libero da conflitti e guerre.
L’ascolto delle vite dei missionari risvegli in ciascun il grande desiderio di Dio: fare dell’umanità una sola grande famiglia. Rinnoviamo a tutti l’invito di Papa Francesco nel suo messaggio: “Ai discepoli è chiesto di vivere la loro vita personale in chiave di missione: sono inviati da Gesù al mondo non solo per fare la missione, ma anche e soprattutto per vivere la missione a loro affidata; non solo per dare testimonianza, ma anche e soprattutto per essere testimoni di Cristo”.

Giuseppe Pizzoli
direttore generale Fondazione Missio

Don Andrea: “Il deserto e le promesse di Dio”

Don Andrea Rocchetti, dallo scorso settembre parroco della comunità di Marina di Montemarciano, ci racconta la sua esperienza in questa nuova realtà pastorale.

don Andrea Rocchetti

Ho 46 anni , sono prete da vent’anni e sono stato ordinato nel 2001 a Corinaldo. Sono tra i preti che sono stati “spostati” e la mia esperienza è iniziata a settembre. Vengo dalla parrocchia di Monte San Vito e di Borghetto, dall’unità pastorale Koinè, e sono stato trasferito a Marina di Montemarciano nella parrocchia San Maria della Neve e San Rocco. L’immagine che può essere usata per raccontare il mio cambiamento è quella del deserto. Come il popolo di Israele è stato chiamato dalla schiavitù d’Egitto e il primo passo della propria libertà è stato il deserto, così è stata la mia prima esperienza. Ho cambiato comunità in tempo di Covid e in parrocchia c’era il deserto delle persone e anche la sete di messa, di incontri, di formazione, di liturgie e anche di liturgia, una situazione grandissima di precarietà, l’incertezza per il futuro. Questa è stata anche la mia situazione personale. Per me che ero abituato alle relazioni, agli incontri, a stare in mezzo alla gente, ritrovarmi in una condizione di pandemia è stato complicato. Però dentro questo deserto c’era, e c’è ancora anche adesso, libertà, la ricerca della libertà, la ricerca di un’autenticità, di una terra promessa, di un posto in cui il Signore ti chiama a stare, ad abitare, che è il tuo, per te, è la promessa che il Signore ha fatto a te. Per fare questo c’è il deserto di mezzo, una purificazione, il rimettere in discussione le proprie tradizioni, le proprie attività della quotidianità e anche tutto quello che ti porti dietro dalle altre parrocchie. Devo dire che il cambio parrocchiale l’ho sentito parecchio, è stato molto più forte. Da viceparroco non si sente così tanto, sei con i giovani, lavori con loro, li rincontri anche da altre parrocchie. Da parroco, con dieci anni di relazioni e di amicizie alle spalle, è diverso. Devo essere onesto, dopo dieci anni di unità pastorale Koinè, ho sentito proprio lo strappo! Io sono stato abituato sempre a “tagliare”, una volta che si cambia parrocchia si taglia, ma in questo caso sono stato combattuto e ho scelto per certe amicizie vere, per certe relazioni autentiche di non tagliare, perché le ho riconosciute come dono sincero di Dio e quindi da custodire, da conservare, da alimentare, nonostante ora sia in un altro ambiente, in un’altra parrocchia. Ecco, adesso sono qui a Marina di Montemarciano. Che cosa mi terrà il Signore per il futuro? Non lo so. Di una cosa sono certo: che questo mio viaggio è un viaggio di liberazione per raggiungere una terra promessa. Il Signore mi tiene da parte una promessa qui, a Marina di Montemarciano e sono molto curioso di vederla, sono molto emozionato nell’attenderla. In questo momento sto proprio attendendo che la promessa di Dio per la mia vita si realizzi.