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Tag: Quaresima

Messaggio di Quaresima 2024: il percorso verso la libertà vera, mentre il mondo vive violenza

Oggi, mercoledì 14 febbraio, inizia la Quaresema, il tempo forte dell’anno liturgico che ci porta verso la Pasqua. Come ogni anno, il papa ha scritto un messaggio, quest’anno intitolato “Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà”. Qui il testo intero del Messaggio 2024 https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2024/2/1/messaggio-quaresima2024.html

Quaresima come tempo di grazia

Un segnale del perdurare della schiavitù in noi è, per il Papa, la diffusa mancanza di speranza, il vagare “senza una terra promessa verso cui tendere insieme”. Il tempo forte della Quaresima ci offre un’occasione per iniziare un cammino di libertà. E’ “il tempo di grazia in cui il deserto torna a essere – come annuncia il profeta Osea – il luogo del primo amore. Dio educa il suo popolo, perché esca dalle sue schiavitù e sperimenti il passaggio dalla morte alla vita”.

Vedere la realtà

Il primo passo da compiere per rendere concreto il cammino quaresimale, scrive il Papa, è voler “vedere la realtà”. Così come fa Dio che a Mosè dice: “Ho osservato la miseria del mio popolo (…), ho udito il suo grido”. “Anche oggi – prosegue Francesco – il grido di tanti fratelli e sorelle oppressi arriva al cielo. Chiediamoci: arriva anche a noi? Se abbiamo ceduto all’indifferenza, dobbiamo confessare che “ancora oggi siamo sotto il dominio del Faraone”.  È un dominio che ci rende esausti e insensibili. È un modello di crescita che ci divide e ci ruba il futuro. La terra, l’aria e l’acqua ne sono inquinate, ma anche le anime ne vengono contaminate. Infatti, sebbene col battesimo la nostra liberazione sia iniziata, rimane in noi una inspiegabile nostalgia della schiavitù. È come un’attrazione verso la sicurezza delle cose già viste, a discapito della libertà.

Un dominio che spegne la capacità di sognare

Il Papa osserva che il dominio che ci opprime spegne perfino il desiderio di un cambiamento del mondo in cui viviamo. C’è un deficit di speranza, oggi che va denunciato, afferma, un “impedimento a sognare”, “Un grido muto” che arriva a Dio. Somiglia a quella nostalgia della schiavitù che paralizza Israele nel deserto, impedendogli di avanzare. L’esodo può interrompersi: non si spiegherebbe altrimenti come mai un’umanità giunta alla soglia della fraternità universale e a livelli di sviluppo scientifico, tecnico, culturale, giuridico in grado di garantire a tutti la dignità brancoli nel buio delle diseguaglianze e dei conflitti.

Se questa è la realtà, l’altra certezza è che “Dio non si è stancato di noi” e vuol ancora condurci alla libertà. “A differenza del Faraone, Dio non vuole sudditi, ma figli”, sottolinea Francesco, e la Quaresima “è tempo di conversione, tempo di libertà”, in cui maturare una personale decisione di non ricadere più schiavi.

Gli idoli del potere, del denaro e dell’io che paralizzano

A questo punto del testo, Papa Francesco descrive un altro laccio che ci tiene legati: si tratta degli idoli che, scrive, potremmo considerare come la voce del Faraone in noi, che ci seduce spingendoci a coltivare una vita basata sul “potere tutto, essere riconosciuti da tutti, avere la meglio su tutti”. Il Papa osserva:

È una vecchia strada. Possiamo attaccarci così al denaro, a certi progetti, idee, obiettivi, alla nostra posizione, a una tradizione, persino ad alcune persone. Invece di muoverci, ci paralizzeranno. Invece di farci incontrare, ci contrapporranno. Esiste però una nuova umanità, il popolo dei piccoli e degli umili che non hanno ceduto al fascino della menzogna.

Fermarsi davanti a Dio e al fratello

La Quaresima, scrive ancora il Papa nel messaggio, ci chiede di fermarci: fermarci in preghiera alla presenza di Dio e fermarci, come il Samaritano, alla presenza del fratello ferito. Preghiera, elemosina e digiuno, sono tre espressioni dello stesso “movimento di apertura e di svuotamento” di sé a cui il tempo quaresimale ci invita. Davanti a Dio ci riscopriamo tutti fratelli e sorelle, “invece di minacce e di nemici troviamo compagne e compagni di viaggio. È questo il sogno di Dio, la terra promessa verso cui tendiamo, quando usciamo dalla schiavitù”.

Ripensare insieme gli stili di vita

All’interno del percorso sinodale che la Chiesa sta percorrendo, la Quaresima, fa notare ancora Papa Francesco, è anche un “tempo di decisioni comunitarie”, che incidano sul luogo che abitiamo attraverso piccole e grandi scelte. E offre alcune indicazioni concrete:

Le abitudini negli acquisti, la cura del creato, l’inclusione di chi non è visto o è disprezzato. Invito ogni comunità cristiana a fare questo: offrire ai propri fedeli momenti in cui ripensare gli stili di vita; darsi il tempo per verificare la propria presenza nel territorio e il contributo a renderlo migliore.

Il tempo di Quaresima, raccomanda il Papa, sia il tempo della gioia sui volti e del manifestarsi di quell’amore “che fa nuove tutte le cose”.

Cercare e rischiare per dare speranza all’umantà

Infine, il Papa affida alle comunità cristiane una grande responsabilità scrivendo che “nella misura in cui questa Quaresima sarà di conversione, allora, l’umanità smarrita” vedrà “il balenare di una nuova speranza”. E conclude invitando al coraggio:

Vorrei dirvi, come ai giovani che ho incontrato a Lisbona la scorsa estate: “Cercate e rischiate, cercate e rischiate. In questo frangente storico le sfide sono enormi, gemiti dolorosi. Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi. Ma abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo”.

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Dialoghi sulla parola: ora in diretta la quinta e ultima puntata con il Vescovo Franco Manenti e Luigi Mossuto

Qui sarà possibile seguire la quinta e ultima puntata di “Dialoghi sulla parola”: cinque giovedì per dialogare con il vescovo Franco sui vangeli delle domeniche di Quaresima. Ogni giovedì, alle ore 21.00, in diretta sulle frequenze di Radio Duomo Senigallia (95.200 FM) e sulla pagina facebook radioduomo/vocemisena un ciclo di trasmissioni dal titolo ‘dialoghi sulla Parola’.

Nella puntata di giovedì 30 marzo sarà presente negli studi radiofonici di Radio Duomo Luigi Mossuto per dialogare con il Vescovo Franco Manenti sul Vangelo della Veglia di Pasqua.

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Dialoghi sulla parola - Verso la Pasqua

Dialoghi sulla parola, quinta e ultima puntata con il Vescovo Franco Manenti e Luigi Mossuto

Qui sarà possibile seguire la quinta e ultima puntata di “Dialoghi sulla parola”: cinque giovedì per dialogare con il vescovo Franco sui vangeli delle domeniche di Quaresima. Ogni giovedì, alle ore 21.00, in diretta sulle frequenze di Radio Duomo Senigallia (95.200 FM) e sulla pagina facebook radioduomo/vocemisena un ciclo di trasmissioni dal titolo ‘dialoghi sulla Parola’.

Nella puntata di giovedì 30 marzo sarà presente negli studi radiofonici di Radio Duomo Luigi Mossuto per dialogare con il Vescovo Franco Manenti sul Vangelo della Veglia di Pasqua.

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Dialoghi sulla parola, quarta puntata con il Vescovo Franco Manenti, Ilde Mosca e Pier Francesco Luzietti

Qui è possibile riascoltare la quarta puntata di “Dialoghi sulla parola”: cinque giovedì per dialogare con il vescovo Franco sui vangeli delle domeniche di Quaresima. Ogni giovedì, alle ore 21.00, in diretta sulle frequenze di Radio Duomo Senigallia (95.200 FM) e sulla pagina facebook radioduomo/vocemisena un ciclo di trasmissioni dal titolo ‘dialoghi sulla Parola’.

Nella puntata di giovedì 23 marzo sono stati presenti negli studi radiofonici di Radio Duomo Ilde Mosca e Pier Francesco Luzietti che hanno dialogato con il Vescovo Franco Manenti sul racconto del “La risurrezione di Lazzaro”.

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Dialoghi sulla parola, terza puntata con il Vescovo Franco Manenti e Roberto Mancini

Qui è possibile riascoltare la terza puntata di “Dialoghi sulla parola”: cinque giovedì per dialogare con il vescovo Franco sui vangeli delle domeniche di Quaresima. Ogni giovedì, alle ore 21.00, in diretta sulle frequenze di Radio Duomo Senigallia (95.200 FM) e sulla pagina facebook radioduomo/vocemisena un ciclo di trasmissioni dal titolo ‘dialoghi sulla Parola’.

Nella puntata di giovedì 16 marzo è stato presente negli studi radiofonici Roberto Mancini che ha dialogato con il Vescovo Franco Manenti sul racconto del “Cieco nato”.

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Dialoghi sulla parola

Dialoghi sulla parola, seconda puntata: ascolta la diretta

Dialoghi sulla parola
Dialoghi sulla parola

Qui è possibile ascoltare la diretta della seconda puntata di “Dialoghi sulla parola”, a partire dalle ore 21:00 di giovedì 9 marzo.

Nella puntata di oggi, sarà presente negli studi radiofonici Federica Franceschini che si soffermerà sul brano di vangelo che racconta l’incontro di Gesù con la donna samaritana.

dialoghi sulla Parola”. Nella seconda puntata il vescovo Franco e Federica Franceschini

Cinque giovedì per dialogare con il vescovo Franco sui vangeli delle domeniche di Quaresima. Prosegue giovedì 9 marzo, alle ore 21.00, in diretta sulle frequenze di Radio Duomo Senigallia (95.200 FM) e sulla pagina facebook radioduomo/vocemisena un ciclo di trasmissioni dal titolo ‘‘dialoghi sulla Parola’. Franco Manenti, di volta in volta, si fa interpellare da interlocutori diversi che propongono domande sul testo del Vangelo della domenica successiva. Gli ospiti che intervistano il vescovo non sono esperti biblici o praticanti ma persone che hanno voglia di confrontarsi sul senso più profondo di quei brani, convinti che in essi siano racchiusi messaggi significativi per tutti, credenti o meno. Per il vescovo sarà quindi un’occasione di confronto che parte da punti di vista ‘altri’, di sicuro assai originali e stimolanti.

Giovedì 9 marzo, sarà presente negli studi radiofonici Federica Franceschini che si soffermerà sul brano di vangelo che racconta l’incontro di Gesù con la donna samaritana.

Il 16 marzo il vescovo dialogherà con Roberto Mancini sul racconto del ‘Cieco nato’, mentre giovedì 23 marzo saranno due giovani, Ilde Mosca e Pier Francesco Luzietti, ad approfondire il testo della Risurrezione di Lazzaro. Si chiude giovedì 30 marzo, con Luigi Mossuto ed il Vangelo della notte di Pasqua.

Laura Mandolini

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In dialogo sulla Parola: il vescovo Franco in diretta su Radio Duomo Senigallia

Cinque giovedì per dialogare con il vescovo Franco sui vangeli delle domeniche di Quaresima. Inizia giovedì 2 marzo, alle ore 21.00, in diretta sulle frequenze di Radio Duomo Senigallia (95.200 FM) e sulla pagina facebook radioduomo/vocemisena un ciclo di trasmissioni dal titolo ‘In dialogo sulla Parola’.

Franco Manenti, di volta in volta si farà interpellare da interlocutori diversi che proporranno domande sul testo del Vangelo della domenica successiva. Gli ospiti che intervisteranno il vescovo non sono esperti biblici o praticanti ma persone che hanno voglia di confrontarsi sul senso più profondo di quei brani, convinti che in essi siano racchiusi messaggi significativi per tutti, credenti o meno. Per il vescovo sarà quindi un’occasione di confronto che parte da punti di vista ‘altri’, di sicuro assai originali e stimolanti.

Si comincia giovedì 2 marzo 2023, alle 21.00, con Luca Marconi sul brano ‘La Trasfigurazione’. Giovedì 9 marzo, con Federica Franceschini sull’incontro di Gesù con la donna samaritana. Il 16 marzo il vescovo dialogherà con Roberto Mancini sul racconto del ‘Cieco nato’, mentre giovedì 23 marzo saranno due giovani, Ilde Mosca e Pier Francesco Luzietti, ad approfondire il testo della Risurrezione di Lazzaro. Si chiude giovedì 30 marzo, con Luigi Mossuto ed il Vangelo della Veglia pasquale che racconta la Pasqua di resurrezione.

Inizia la Quaresima, quaranta giorni in un tempo di grandi fatiche

Con il Mercoledì delle Ceneri, mercoledì 22 febbraio 2023, inizia la Quaresima. È il «tempo forte» che prepara alla Pasqua, culmine dell’Anno liturgico e della vita di ogni cristiano. Nella Quaresima 2023 entrano le ferite del mondo: dalle calamità naturali, come il devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria provocando oltre 43mila morti, alle guerra sparse in tutto il globo, a cominciare da quella in Ucraina alle porte dell’Europa.

«Fratelli e sorelle, non dimentichiamo chi soffre e facciamo in modo che la nostra carità sia attenta, sia una carità concreta», ha detto papa Francesco domenica 19 febbraio all’Angelus. E anche quest’anno la Chiesa italiana, aderendo alla proposta del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccce), propone venerdì 10 marzo 2023 di celebrare una Messa «per le vittime della guerra in Ucraina e per la pace in questo Paese».

La Quaresima si conclude il Giovedì Santo con la Messa in Coena Domini (in cui si fa memoria dell’istituzione dell’Eucaristia e in cui si svolge il rito della lavanda dei piedi) che apre il Triduo Pasquale, memoria della passione, morte e risurrezione del Signore, cuore del mistero di Salvezza. Quest’anno la Pasqua viene celebrata il 9 aprile 2023.

Nel Messaggio del Papa per la Quaresima di quest’anno, intitolato “Ascesi quaresimale, itinerario sinodale”, Francesco esorta a «non rifugiarsi in una religiosità fatta di eventi straordinari, di esperienze suggestive, per paura di affrontare la realtà con le sue fatiche quotidiane, le sue durezze e le sue contraddizioni» e sottolinea che «il “ritiro” non è fine a sé stesso, ma ci prepara a vivere con fede, speranza e amore la passione e la croce, per giungere alla risurrezione».

a cura di L.M.

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Le celebrazioni pasquali in piena sicurezza

“Innanzitutto si esortino i fedeli alla partecipazione di presenza alle celebrazioni liturgiche nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali contenute” nel Protocollo stipulato con il presidente del Consiglio dei ministri ed il ministro dell’Interno del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico: è la prima indicazione offerta dalla Presidenza della Conferenza episcopale italiana per le celebrazioni della Settimana Santa, anche alla luce della Nota pubblicata, il 17 febbraio, dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. “Solo dove strettamente necessario o realmente utile, si favorisca l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse – prosegue la presidenza della Cei -. Si raccomanda che l’eventuale ripresa in streaming delle celebrazioni sia in diretta e mai in differita e venga particolarmente curata nel rispetto della dignità del rito liturgico”. I media della Cei – a partire da Tv2000 e dal Circuito radiofonico InBlu2000 – copriranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre.

La Quaresima nella paura della pandemia

Mercoledì delle ceneri, inizio del tempo forte della Quaresima

Quaresima. È il «tempo forte» che prepara alla Pasqua, culmine dell’Anno liturgico e della vita di ogni cristiano. Anche la Quaresima 2021 sarà segnata dalla pandemia e dalle misure anti-Covid che scandiscono la vita ecclesiale in Italia. Già lo scorso anno gran parte della Quaresima era stata marcata dal coronavirus che era dilagato nella Penisola nelle settimane che portano alla solennità della Risurrezione.

Nel Messaggio per la Quaresima 2021 papa Francesco invita a rinnovare la speranza, anche se avverte tutta la delicatezza del momento che sembra far risuonare quasi vano questo invito. «Nel raccoglimento e nella preghiera silenziosa – avverte il Pontefice – la speranza ci viene donata come ispirazione e luce interiore, che illumina sfide e scelte della nostra missione: ecco perché è fondamentale raccogliersi per pregare (cfr Mt 6,6) e incontrare, nel segreto, il Padre della tenerezza. Vivere una Quaresima con speranza vuol dire sentire di essere, in Gesù Cristo, testimoni del tempo nuovo, in cui Dio “fa nuove tutte le cose”».

«Vivere una Quaresima di carità – dice papa Francesco nel suo messaggio – vuol dire prendersi cura di chi si trova in condizioni di sofferenza, abbandono o angoscia a causa della pandemia di Covid-19. Nel contesto di grande incertezza sul domani, ricordandoci della parola rivolta da Dio al suo Servo: “Non temere, perché ti ho riscattato” (Is 43,1), offriamo con la nostra carità una parola di fiducia, e facciamo sentire all’altro che Dio lo ama come un figlio». E afferma l’enciclica Fratelli tutti: «Solo con uno sguardo il cui orizzonte sia trasformato dalla carità, che lo porta a cogliere la dignità dell’altro, i poveri sono riconosciuti e apprezzati nella loro immensa dignità, rispettati nel loro stile proprio e nella loro cultura, e pertanto veramente integrati nella società».

Il Papa per la Quaresima: “La speranza in tempi di Covid è una provocazione”

“Nell’attuale contesto di preoccupazione in cui viviamo e in cui tutto sembra fragile e incerto, parlare di speranza potrebbe sembrare una provocazione”. A sostenerlo è Papa Francesco, nel messaggio per la Quaresima – diffuso oggi sul tema: ”Ecco, noi saliamo a Gerusalemme…(Mt 20,18). Quaresima: tempo per rinnovare fede, speranza e carità” – in cui esorta a “dire parole di incoraggiamento, che confortano, che danno forza, che consolano, che stimolano, invece di parole che umiliano, che rattristano, che irritano, che disprezzano”.

“Vivere una Quaresima di carità vuol dire prendersi cura di chi si trova in condizioni di sofferenza, abbandono o angoscia a causa della pandemia di Covid-19”,  l’appello finale del messaggio, in cui il Papa rilancia il tema dell’”amore sociale” – al centro della sua ultima enciclica Fratelli tutti – come antidoto al “contesto di grande incertezza sul domani” che stiamo attraversando a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

“Ogni tappa della vita è un tempo per credere, sperare e amare”. Ne è convinto Papa Francesco, che nel messaggio per la Quaresima 2021 esorta a raccogliere la “provocazione” della speranza, in tempi di Covid.

“Digiunare vuol dire liberare la nostra esistenza da quanto la ingombra, anche dalla saturazione di informazioni – vere o false – e prodotti di consumo”, esordisce Francesco: “Facendo esperienza di una povertà accettata – spiega a proposito della prima delle tre pratiche quaresimali –  chi digiuna si fa povero con i poveri e ‘accumula’ la ricchezza dell’amore ricevuto e condiviso. Così inteso e praticato, il digiuno aiuta ad amare Dio e il prossimo in quanto, come insegna San Tommaso d’Aquino, l’amore è un movimento che pone l’attenzione sull’altro considerandolo come un’unica cosa con sé stessi”. “Sperare con Lui e grazie a Lui vuol dire credere che la storia non si chiude sui nostri errori, sulle nostre violenze e ingiustizie e sul peccato che crocifigge l’Amore”, osserva il Santo Padre: “significa attingere dal suo Cuore aperto il perdono del Padre”.

“Il tempo di Quaresima è fatto per sperare, per tornare a rivolgere lo sguardo alla pazienza di Dio, che continua a prendersi cura della sua Creazione, mentre noi l’abbiamo spesso maltrattata”, sottolinea Francesco:  “È speranza nella riconciliazione”. “Ricevendo il perdono, nel Sacramento che è al cuore del nostro processo di conversione, diventiamo a nostra voltadiffusori del perdono”, osserva il Papa: “avendolo noi stessi ricevuto, possiamo offrirlo attraverso la capacità di vivere un dialogo premuroso e adottando un comportamento che conforta chi è ferito”.  A volte, per dare speranza, basta essere una “persona gentile”, come si legge nella Fratelli tutti. Una persona, cioè, “che mette da parte le sue preoccupazioni e le sue urgenze per prestare attenzione, per regalare un sorriso, per dire una parola di stimolo, per rendere possibile uno spazio di ascolto in mezzo a tanta indifferenza”.  Di qui l’importanza della carità, che  “soffre quando l’altro si trova nell’angoscia: solo, malato, senzatetto, disprezzato, nel bisogno”: col suo dinamismo universale, “può costruire un mondo nuovo, perché non è un sentimento sterile, bensì il modo migliore di raggiungere strade efficaci di sviluppo per tutti”. “La carità è dono che dà senso alla nostra vita e grazie al quale consideriamo chi versa nella privazione quale membro della nostra stessa famiglia, amico, fratello”, sintetizza Francesco: “Il poco, se condiviso con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità.“Ogni tappa della vita è un tempo per credere, sperare e amare”, conclude il Papa.