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Tag: raccolta differenziata

Nel bidone un terzo dei pasti delle mense scolastiche: come l’economia circolare può evitare gli sprechi – L’INTERVISTA

Dal modello “usa e getta” al riuso: quanti passi in avanti sono stati fatti verso la sostenibilità economica e ambientale? Tanti ma certamente non tutti quelli che potevamo fare. Si pensi solo che un terzo dei pasti nelle mense scolastiche viene scartato, il che ci porta a sottolineare non solo uno spreco economico, ma anche una problematica educativa. E che segnali vengono dal riacceso dibattito sul nucleare, sugli inceneritori o sullo stop alle multe per le case costruttrici di automobili che rallentano gli investimenti sull’elettrico? Di tutto questo abbiamo parlato con Marco Cardinaletti, esperto di economia circolare e politiche europee volte alla sostenibilità nonché direttore del Green Loop Festival. L’intervista sarà in onda mercoledì 19 e giovedì 20 marzo alle ore 13:10 e alle ore 20, ma anche domenica 23 a partire dalle 16:50 (il secondo di tre contributi audio). Inoltre è disponibile a fianco di questo testo riassuntivo il lettore multimediale integrato per potersi ascoltare la nostra chiacchierata con Marco Cardinaletti.

Al centro dell’intervista con Marco Cardinaletti ci sono i temi cruciali relativi all’economia circolare, alla sostenibilità e alle scelte strategiche attuali. L’economia circolare è un modello contrapposto a quello lineare del passato, caratterizzato dall’approccio “usa e getta”. Oggi si parla di recupero, riciclo e riuso, trasformando gli scarti in risorse.

Cosa succede nel belpaese. L’Italia si posiziona tra i paesi europei più virtuosi nell’economia circolare. Nelle Marche, la raccolta differenziata dei rifiuti urbani è efficiente, ma manca una strategia regionale integrata. Il dibattito sull’impiantistica, in particolare sugli inceneritori, richiede un approccio laico e strategico, evitando posizioni polarizzate. È necessario un equilibrio tra potenziamento della raccolta differenziata e innovazione tecnologica negli impianti, evitando sovradimensionamenti che potrebbero vanificare gli sforzi nel riciclo.

A livello internazionale, la crisi energetica e le tensioni geopolitiche hanno riacceso il dibattito sul nucleare. Nonostante ciò, l’Europa continua a puntare sulle energie rinnovabili. Nel settore automobilistico, l’auto elettrica è una soluzione parziale; è necessario investire maggiormente nel trasporto pubblico e nella mobilità sostenibile.

Marco Cardinaletti
Marco Cardinaletti

Per parlare di temi importanti con un approccio non semplicistico, è stato avviato a Morro d’Alba il Green Loop Festival. Si tratta di un’iniziativa con cui divulgare i principi dell’economia circolare, utilizzando l’arte come strumento per comunicare concetti complessi a un pubblico più ampio. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sull’importanza del recupero: come nel caso dei rifiuti elettronici, che spesso ci ostiniamo a lasciare nei cassetti nonostante contengano al loro interno materiali preziosi e molto ricercati che possono essere ancora valorizzati.

Per affrontare dunque la complessità delle sfide ambientali ed economiche attuali, è necessario un approccio integrato e strategico, che promuova la sostenibilità. È fondamentale investire nell’educazione, semplificare la burocrazia e adottare scelte consapevoli per garantire un futuro sostenibile.

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«Incrementare la raccolta differenziata, altro che pensare a un inceneritore». Monito di Legambiente Marche

L’ipotesi di un inceneritore (o “termovalorizzatore”, che dir si voglia) nelle Marche continua a suscitare perplessità e muri. Anzi, il dibattito si fa sempre più acceso, con i primi “no” – tra cui quello dell’amministrazione comunale di Corinaldo – che arrivano dritti dritti alle orecchie della politica regionale. Perché di tante cose si può e si dovrebbe discutere, tranne che di fare passi indietro. Almeno in quelli che dovrebbero essere dei punti fermi nelle politiche ambientali. 

E così invece ci si ritrova a parlare di un inceneritore – perché questo è l’impianto di cui si discute la sede – con l’ultimo “no” che arriva da Legambiente. Prima è arrivato quello dell’amministrazione comunale corinaldese che parla di un’ipotesi destinata a rimanere tale proprio perché non sostenuta dalla giunta Aloisi. «Corinaldo e i corinaldesi – sottolinea il primo cittadino – sanno bene cosa significa avere un’area di smaltimento di rifiuti. Oltre 20 anni fa la situazione nell’area san Vincenzo era corrotta e la vita dei residenti era diventata pressoché impossibile. L’intuizione agli inizi del 2000 – di creare un nuovo soggetto pubblico che gestisse l’impianto con il Comune di Corinaldo azionista di maggioranza garantendo un controllo più efficace ed efficiente – ha fatto sì che la situazione cambiasse nel giro di breve tempo e la “famosa” discarica di Corinaldo fosse presa ad esempio ben oltre i confini regionali. L’idea di modificare il virtuoso equilibrio con l’ipotesi di quel tipo impianto non sarà mai presa in considerazione da questa giunta e faremo valere la nostra posizione ad ogni livello istituzionale». Insomma, non ci si può sbagliare e interpretare male queste parole.

Come se non bastasse, sull’inceneritore per cui sarebbero in bilico Corinaldo e Fano sono arrivati anche i pareri critici dei gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle e Partito Democratico in consiglio regionale delle Marche. E, ultimo in ordine di tempo, quello dell’associazione ambientalista è intervenuta nel dibattito regionale per ribadire alcuni concetti fondamentali riguardo la gestione dei rifiuti, in modo da evitare polarizzazioni dannose ai fini del dibattito.

«Prima di concentrarci sul termovalorizzatore, un impianto considerato in penultima posizione in termini di importanza dalla normativa sull’economia circolare – dichiara Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche – dovremmo preoccuparci di quello che sta a monte nella gestione dei rifiuti, perché è evidente che ci mancano alcuni fondamentali importanti, non più derogabili in nome di una differenziata al 72%, soprattutto perché questi numeri non rappresentano il reale riciclo dei rifiuti raccolti, che in realtà sappiamo non arrivare al 50%».

Secondo Legambiente servono soprattutto due cose: una raccolta differenziata maggiormente strutturata ed efficace, come il sistema “porta a porta”, affiancato da una tariffazione puntuale, che andrebbe ad incidere sulla qualità dei rifiuti raccolti; e un’impiantistica a supporto del PaP. Proprio lo sviluppo di questi due fattori farebbe incrementare lo smaltimento sostenibile ed eviterebbe la realizzazione di un termovalorizzatore.

Come implementarli questi fattori? Lo propone la stessa Legambiente. «Sia tra il rifiuto indifferenziato che tra quello differenziato male, ci sono percentuali importanti di rifiuti ancora riciclabili, lo segnala lo stesso Piano dei Rifiuti – prosegue Ciarulli – e allora perché non massimizzare il riciclo di questi materiali prima che destinarne buona parte all’inceneritore? Nei prossimi anni sarà sempre più facile avviare a riciclo frazioni di rifiuti che fino a pochi anni sembravano impossibili da riciclare e già oggi è possibile riciclarne molti, dai prodotti assorbenti per la persona ai vestiti fino ai rifiuti elettrici ed elettronici. In questo modo, svilupperemmo un vero modello di economia circolare che potrebbe permetterci anche di aiutare l’economia locale, tra impianti di riciclo diffusi nella Regione e materia prima seconda commercializzabile. Solo una volta fatto tutto questo necessario lavoro, dobbiamo discutere di recupero energetico o smaltimento, che sono e dovranno diventare sempre di più soluzioni residuali e non centrali nella gestione dei rifiuti».

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I principi dell'economia circolare relativamente alla gestione dei rifiuti. Fonte: Legambiente Marche
I principi dell’economia circolare relativamente alla gestione dei rifiuti. Fonte: Legambiente Marche

Open Day di chiusura del Mese dell’Autismo e primo gioco “per tutti” sulla raccolta differenziata

Venerdì 30 aprile si è svolto in diretta streaming dalla Biblioteca Speciale l’Open Day di chiusura delle attività e dei laboratori organizzati durante il mese di aprile per l’iniziativa “Il Mese dell’Autismo”. Ce ne parla ai microfoni di Radio Duomo – Inblu Marina Ballanti, bibliotecaria presso la Biblioteca Speciale della Fondazione A.R.C.A. di Senigallia.

A chiusura del mese di aprile, Mese dell’Autismo, che si è aperto con la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo celebrata il 2 aprile, la Fondazione A.R.C.A. ha organizzato per venerdì 30 aprile, durante la mattina dalle 9:30 alle 12:45, un’Open Day in diretta streaming dalla Biblioteca Speciale, con la possibilità di partecipare anche in presenza. A questa giornata hanno partecipato personalità del mondo socio-educativo, giuridico e sanitario dando pillole di “buona vita” per le persone affette da disturbo autistico. Durante la mattinata sono stati presentati anche i lavori delle classi degli istituti comprensivi che hanno svolto con la Fondazione i laboratori per il Mese dell’Autismo, per sensibilizzare i ragazzi verso questa tematica. Nel corso dei laboratori sono stati utilizzati degli albi illustrati divulgativi che seguono l’approccio ST[R]EAM. A chiusura dell’incontro sono stati donati agli Istituti alcuni albi illustrati divulgativi e il primo gioco “per tutti” realizzato in modalità print and play dallo staff della Fondazione A.R.C.A. Quest’ultimo non è solo uno strumento con finalità ludiche da usare in momenti di pausa per divertirsi, ma è anche un mezzo per catturare l’attenzione e stimolare l’apprendimento. Infatti abbiamo deciso di intitolarlo”Impariamo la raccolta differenziata” e lo abbiamo realizzato in una doppia versione: in lettoscrittura, accompagnata da immagini, e in simboli della comunicazione aumentativa, in modo da permettere a tutti di poter partecipare in maniera attiva e allo stesso tempo di imparare le basi del riciclo anche divertendosi. Viste le finalità sociali del gioco, c’è la possibilità di inviarlo anche alle realtà del Terzo Settore e alle Biblioteche che ne facessero eventualmente richiesta. Per maggiori informazioni potete contattarci all’indirizzo email bibliotecaspeciale@fondazionearca.org, al numero 0717931107 oppure tramite messenger della pagina fb Fondazione ARCA Autismo Relazioni Cultura Arte o instagram bibliotecaspeciale.arca.

a cura di Barbara Fioravanti