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Tag: Saline

Piscina Saline, rottura totale tra comune e società concessionaria

La vicenda della piscina delle Saline, chiusa da quasi un anno per motivi di sicurezza, arriva al suo atto conclusivo. O almeno, al più traumatico. È notizia dei giorni scorsi la risoluzione della concessione da parte del Comune di Senigallia nei confronti della società Saline SC Senigallia, gestore degli impianti dal 2021. Una decisione che fa seguito a mesi di accuse incrociate, culminate nel duro botta e risposta tra le parti. L’intervista all’assessore allo sport Riccardo Pizzi, andata in onda nei giorni scorsi, è disponibile anche in questo articolo grazie al lettore multimediale, assieme a un estratto testuale.

La situazione attuale

Mentre si attende la riconsegna delle chiavi, fissata per il 13 novembre, l’attenzione è puntata sul Tribunale di Ancona. Il 29 ottobre, infatti, è prevista l’udienza per la nomina di un consulente tecnico d’ufficio (CTU), chiamato a dirimere la complessa matassa dei lavori necessari, del loro costo e, soprattutto, di chi debba farsene carico.

La piscina, un impianto di circa vent’anni, è chiusa da novembre 2024, dopo il cedimento di una parte del soffitto di uno spogliatoio. Una tragedia sfiorata, avvenuta di notte, che ha imposto lo stop all’agibilità in attesa di perizie e interventi.

Le parti

Da un lato, la società concessionaria lamenta uno «squilibrio economico» del piano finanziario originario (presentato tra il 2019 e il 2020), causato prima dalla pandemia e poi dall’aumento spropositato dei costi energetici e delle materie prime. Problematiche, denuncia la Saline SC, rimaste «inascoltate» dall’Amministrazione, accusata di scarsa disponibilità al dialogo.

Dall’altro, l’Amministrazione comunale ritiene il concessionario «inadempiente» rispetto agli obblighi contrattuali, in primis quelli relativi agli investimenti di riqualificazione previsti. Per fare chiarezza sulla posizione della giunta, abbiamo intervistato il vice sindaco e assessore allo sport, Riccardo Pizzi.

Le tappe della vicenda

«La decisione di risolvere il contratto – spiega l’assessore Pizzi – nasce dalla valutazione dei nostri tecnici e consulenti sull’evolversi del rapporto. L’aggiudicazione del giugno 2020 prevedeva che il Comune versasse 262mila euro più IVA all’anno, a fronte di interventi da parte del concessionario per poco meno di 700mila euro sulla piscina e sui due campi ‘pallone’».

Secondo la ricostruzione di Pizzi, la società avrebbe chiesto una rivisitazione del piano economico già a settembre 2020 causa Covid, richiesta però giudicata «non adeguatamente motivata» dai consulenti. Dopo una lunga trattativa, si è giunti alla firma nell’ottobre 2021, con la concessione di un anno «transitorio» per valutare gli effetti della pandemia.

«A marzo 2023 – affonda Pizzi – al termine del primo anno di gestione, i nostri consulenti, valutando la documentazione inviata dalla stessa società, hanno stabilito che non c’è stato uno squilibrio del piano economico. Abbiamo quindi invitato il gestore a partire con la progettazione delle opere previste. Da allora, nulla è pervenuto agli atti. Al di là delle richieste di incontri, noi abbiamo bisogno di documenti e numeri, tutelando l’interesse pubblico».

La replica alle accuse

Riccardo Pizzi
Riccardo Pizzi

L’assessore respinge le accuse della società sulla mancanza di dialogo e sui costi energetici. «Sono due aspetti diversi,» precisa. «Sul primo, quello economico, i documenti forniti da loro stessi dicevano che non c’era squilibrio. Sul caro energia, i nostri esperti hanno valutato che rientra nell’alea dell’attività imprenditoriale e non ricorrevano le condizioni per un intervento pubblico. Per il caro materiali, abbiamo detto: ‘presentate una progettazione sui prezziari e poi discutiamo’. Ma non è mai arrivato nulla».

Riguardo la causa in tribunale (l’accertamento tecnico preventivo), Pizzi sottolinea che è stata un’iniziativa della società. «È successiva al crollo di novembre 2024. Noi ci eravamo già attivati con un professionista esterno per fare i sondaggi, ma loro hanno azionato subito il ricorso, non dandoci il tempo di avviare un dialogo con documenti alla mano».

Il futuro degli impianti

Con la riconsegna delle chiavi il 13 novembre, il Comune punta a «garantire la continuità degli impianti che possono essere utilizzati, ovvero la pista d’atletica e il pattinodromo». Pizzi chiarisce anche un punto fondamentale: gli investimenti previsti dal contratto riguardavano solo la piscina e i due campi da tennis sintetici sotto il pallone. «La tribuna della pista d’atletica e altri due campi da tennis sono inagibili dal 2016. Il progetto approvato all’epoca non prevedeva alcun investimento su queste strutture».

Per il futuro della piscina, tutto è sospeso in attesa della perizia del CTU. «È prematuro stimare i costi,» conclude Pizzi, che allarga lo sguardo anche all’altra struttura cittadina: «Eravamo pronti a far uscire il bando per il progetto di finanza della piscina del Molinello (che ha 40 anni), ma con le Saline chiuse ci siamo dovuti fermare per non privare Senigallia di entrambi gli impianti. Stiamo comunque lavorando alla progettazione di una nuova piscina che sostituisca il Molinello, garantendo la continuità del servizio durante i lavori».

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Senigallia, avviati i lavori per il nuovo polo scolastico e sportivo alle Saline

Avviati i lavori per il nuovo polo scolastico e sportivo alle Saline di Senigallia

Partiti i lavori per la realizzazione del nuovo polo scolastico e sportivo alle Saline di Senigallia. L’intervento – decisamente oneroso per le casse comunali perché si parla di ben 13 milioni di euro – prevede però la realizzazione anche di due scuole e di una palestra che sarà ad uso non solo dei due plessi ma di tutta la comunità senigalliese. 

L’area è con precisione quella tra via Podesti (statale adriatica sud, la pista di pattinaggio Stefanelli, la pista di atletica e la pista ciclabile di via Cartesio, in zona Ciarnin. Il nuovo complesso scolastico potrà usufruire dei parcheggi già presenti sulla statale e in prossimità della piscina delle Saline, così come dal retro dagli stalli di via Cartesio. Gli ingressi ciclopedonali saranno tre: uno dalla statale, uno limitrofo alla piscina e uno dalla pista ciclabile di via Cartesio.

I lavori sono iniziati qualche giorno fa con la predisposizione del fondo e del terreno su cui sorgeranno la nuova scuola secondaria di primo grado Marchetti con 5 sezioni per ciascuna delle tre classi; la nuova scuola dell’infanzia Arcobaleno, oggi situata in via delle Rose, con 4 sezioni; e la nuova palestra a servizio della città, con una superficie utile di 900 mq e con servizi dimensionati come da norme Coni, in grado di ospitare campi di pallavolo e pallacanestro, in presenza di pubblico fino a 200 unità. 

Nascerà quindi, all’interno del parco delle Saline e a fianco della cittadella dello sport, un nuovo polo scolastico di eccellenza per vari motivi. Da un punto di vista prettamente edilizio, si va a rinnovare il “parco macchine”, in questo caso le scuole, cosa che non accade tutti i giorni. Con ovvie ripercussioni soprattutto sulla sicurezza per gli studenti e sull’efficientamento energetico. I tre edifici saranno in legno e garantiranno prestazioni elevate: si punta alla categoria Nzeb, acronimo di “nearly zero energy building” che sta a significare un impatto prossimo allo zero per quanto riguarda il consumo di energia.

Dall’altro si va a intervenire sul miglioramento degli spazi, più funzionali, luminosi, stimolanti, attrezzati, meglio collegati tra loro ed efficaci, il che agevola non solo la permanenza dei ragazzi e delle ragazze che frequentano quella scuola o del personale scolastico ma facilita anche l’utilizzo di nuovi strumenti e quindi stimola l’apprendimento. 

Il costo di oltre 13 milioni di euro è così suddiviso: ai 3 milioni di euro di cofinanziamento del ministero dell’istruzione e agli altri 2 milioni di euro da parte del gestore del servizio energetico si aggiungerà un notevole impegno da parte del Comune che contrarrà un mutuo ventennale con rate semestrali da 250 mila euro.

Lungo però l’intervento, che dopo 490 giorni vedrà la fine dei lavori solo prima dell’estate 2025 – o perlomeno questo è l’auspicio, maggio 2025 – appena in tempo per l’avvio delle lezioni dell’anno scolastico 2025/2026.

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Piscina Saline, la riapertura si avvicina

Impianti sportivi: la piscina delle Saline a Senigallia
Impianti sportivi: la piscina delle Saline a Senigallia

Sembra arrivare finalmente un po’ di chiarezza sulla vicenda della piscina Saline a Senigallia. Dopo le mancate riaperture dei mesi scorsi, e le conseguenti proteste di cittadini e delle associazioni sportive, a fine novembre riprenderanno le attività nell’impianto di via dei Gerani.

Mercoledì 10 è stato firmato infatti il verbale per la consegna delle chiavi della struttura tra l’amministrazione comunale e la società Saline SC Senigallia. La firma della convenzione era invece avvenuta due settimane prima e l’amministrazione comunale di Senigallia aveva intimato una specie di ultimatum alla società sportiva perché si assumesse la responsabilità degli accordi siglati e riaprisse il prima possibile l’impianto situato nella cosiddetta cittadella dello sport.

Ora però, prima della riapertura definitiva, dovranno essere effettuate le operazioni di pulizia della piscina e alcuni interventi di manutenzione che appunto faranno slittare il rientro degli sportivi in acqua solo a fine mese…

Leggi l’articolo completo sull’edizione di giovedì 11 novembre, cliccando QUI
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Carlo Leone