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Tag: seminario

Il convegno missionario dei seminaristi italiani quest’anno si è tenuto a Loreto

Per il terzo anno consecutivo ho avuto il prezioso dono di poter partecipare al Convegno Missionario Nazionale dei Seminaristi, giunto ormai alla sua 67a edizione, organizzato da Missio Consacrati. Dopo Bergamo e Napoli quest’anno i seminaristi provenienti da tutta Italia hanno attraversato le dolci e colorate colline marchigiane per giungere a Loreto. È stata proprio la Casa del “Si” di Maria a radunare, dal 10 al 13 aprile, alcune delegazioni di seminaristi provenienti da 26 seminari italiani per riflettere e confrontarsi sul tema della Missione. Con grande entusiasmo, noi seminaristi marchigiani, abbiamo accolto l’invito ad essere i “padroni di casa” nell’accogliere e accompagnare i nostri fratelli seminaristi. Cuori ardenti, piedi in cammino è stato il tema scelto per questi giorni, tratto dal messaggio di papa Francesco per la 97ª Giornata missionaria mondiale.

Le prime provocazioni ci sono state consegnate da suor Chiara Cavazza, religiosa delle Francescane dell’Immacolata di Palagano (Bologna). Suor Chiara si è soffermata con noi su quel cuore ardente, luogo in cui nasce in noi il desiderio di entrare in relazione con Dio e che permettere a Lui di abitare in noi. È nel cuore che sperimentiamo quella vastità di sentimenti umani ma insieme anche divini, che ci animano e ci spingono ad andare. Ed è proprio nel cuore che siamo chiamati a scegliere la nostra vocazione lasciando che questo arda per ciò da cui ci sentiamo chiamati. Altre riflessioni ci sono state donate da dom Gianni Giacomelli, monaco camaldolese di Fonte Avellana. Lui ha ripreso la seconda parte dello slogan: piedi in cammino. Ci ha aiutati a ripercorrere la narrazione evangelica dei discepoli di Emmaus soffermandosi sull’essere mandati e inviati.

Le relazioni sono state accompagnate da delle testimonianze, alcuni tra questi testimoni provenienti dalla nostra terra: Carlos Vigil da El Salvador, seminarista al V anno nel nostro seminario; don Alberto Forconi, della diocesi di Macerata, accompagnato da don Mario Moriconi, della diocesi di Fermo che ci hanno raccontato della loro missione in Argentina, nella diocesi di Moron, alla periferia di Buenos Aires ed Alessandra e Alessandro Andreoli, sposi e direttori del Centro missionario dell’arcidiocesi di Ancona-Osimo, che ci hanno raccontato il loro “sì” a partire come famiglia per un’esperienza nel Paraná (Brasile). A fare da cornice alle riflessioni sono stati i laboratori, guidati dai visitatori dei seminari, missionari che per conto della Pontificia Unione Missionaria (Pum) ogni anno raggiungono le nostre case di formazione per sensibilizzarci sul tema della missione.

Non sono mancati i momenti di fraternità, giochi e animazione, in cui abbiamo potuto conoscerci meglio, raccontarci e condividere, l’uno all’altro, i motivi per cui anche il nostro cuore oggi arde.

Giovanni Nicotra

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La comunità del seminario regionale delle Marche si presenta: nomi, volti per conoscerci meglio

Molte diocesi italiane nella prima metà del XX secolo, non riuscivano a garantire una buona formazione del clero, dalla Santa Sede venne l’indirizzo di cominciare a fondare seminari più grandi che raccogliessero i giovani che sentivano la vocazione al sacerdozio, fin dalla tenera età, perché fossero accolti e sistemati in miglior maniera e potessero ricevere una più adeguata preparazione al ministero che li attendeva.
La maggior parte di voi lettori, ricorderà il seminario diocesano che era presente nella sede episcopale di ciascuna diocesi, ricorderà i seminaristi che sin da piccoli entravano in seminario numerosi, chi per diventar prete, chi per studiare e chi per ricevere un bel piatto di minestra, questo come sapete non è più una realtà presente nelle nostre diocesi. A partire dal dopo Concilio le “vocazioni” sono drasticamente diminuite e questo ha reso la formula dei seminari regionali, ancor più, una grande ricchezza e un’esperienza da sostenere. Le nostre diocesi marchigiane hanno unito le forze e fondato il primo seminario regionale a Fano nel 1909 e dal 1993 hanno spostato la sede ad Ancona, in via Monte d’Ago.

Il seminario regionale si è stabilito in un palazzo appartenente all’opera Buon Pastore, opera attenta alla povertà e agli studenti universitari. Il palazzo negli anni successivi al trasferimento di sede ha avuto diversi cambiamenti interni; infatti, da un semplice studentato si è trasformato in un seminario, il quale ha bisogno di spazi adatti alla vita di una comunità. Si sono ricavati quindi delle cappelle, delle sale incontri, delle aule e altro necessario alla vita dei seminaristi. Oggi il seminario è in continua riforma e cambiamento, sia per rientrare nelle norme di sicurezza sia per rendere il suo interno più bello e accogliente.

La comunità del seminario maggiore oggi è composta da venti seminaristi, inoltre ci sono due ragazzi che stanno vivendo la tappa propedeutica all’ammissione nel seminario. Se il seminario prevede la formazione in quattro ambiti distinti che sono lo studio della teologia, la vita spirituale, la formazione umana e la formazione pastorale, la tappa propedeutica è finalizzata più a un inserimento graduale nella vita comunitaria e nella formazione umana e spirituale. La durata del seminario varia a seconda dei passi fatti da ciascuno però possiamo dividere il cammino in tre bienni. Il primo biennio o tappa discepolare è composto da: Matteo Maori della diocesi di Senigallia, Giuseppe Scattolini e Giovanni Fratini entrambi della diocesi di Ancona-Osimo, Andrea Bonifazi della diocesi di Macerata, Stefano Ruggieri della diocesi di San Benedetto-Montalto-Ripatransone, Giampiero Alfonzi della diocesi di Ascoli. Il secondo biennio o tappa configuratrice è composto da: Paolo Fang e Tommaso Wang entrambi per la diocesi di Macerata ma destinati alla loro diocesi cinese di Yixian, Francesco Taccaliti della diocesi di Jesi, Francesco Avellini e Rodolfo Papini entrambi della diocesi di Senigallia, Simone Gasperi della diocesi di San Benedetto-Montalto-Ripatransone. Infine, il terzo biennio che è la tappa più missionaria è composto da: Andrea D’Aprile e Francesco Bollettini entrambi della diocesi di San Benedetto-Montalto-Ripatransone, Giovanni Nicotra della diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, Jacopo Maglioni e David Baiocchi entrambi della diocesi di Ancona-Osimo, Byron Estuardo Ac Caal e Carlos Ernesto Castro Vigil per la diocesi di Camerino-San Severino Marche ma appartenenti alla Fraternità missionari di Cristo Crocifisso.

Ecco la nostra comunità del seminario maggiore, come notate ricca di diversità sia culturale che di vocazioni, infatti abbiamo due religiosi. Ci accompagnano nel cammino il rettore don Claudio Marchetti della diocesi di San Benedetto-Montalto-Ripatransone, don Andrea Righi della diocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado e don Valerio Rastelletti, arrivato da pochi mesi, della diocesi di Pesaro. Se loro ci accompagnano dal punto di vista del cammino formativo, dal punto di vista spirituale abbiamo la guida di don Luca Bottegoni della diocesi di Ancona-Osimo.

Da questa breve presentazione vi informiamo che in questo anno formativo desideriamo condividere con voi alcuni articoli in cui racconteremo la nostra vita comunitaria. Inoltre, vi invitiamo a seguirci su Instagram e Facebook. Per mantenervi più aggiornati invece potete inquadrare il QR Code, qui a fianco, per iscrivervi alla Community su WhatsApp.

La comunità del seminario

Seminaristi in Italia: chi sono e quanti sono

preghiera, esperienza religiosa, fede, religione

Sono 1.804 i seminaristi diocesani che vivono nei 120 seminari maggiori d’Italia. La maggior parte di loro si trova in Lombardia con 266 unità (15% del totale) e nel Lazio con 230 (13%), mentre la Basilicata e l’Umbria sono le regioni con la numerosità assoluta più bassa, facendo registrare rispettivamente 26 seminaristi (1,4%) e 12 (0,7%). Un quadro che tuttavia cambia se si rapporta il numero dei seminaristi agli abitanti del territorio.

I numeri, rilevati dall’Ufficio nazionale per la pastorale della vocazioni della Cei, mostrano una realtà in linea con il calo degli ultimi cinquant’anni. Secondo le statistiche dell’Annuario pontificio, infatti, nell’arco di mezzo secolo le nuove vocazioni nella Chiesa cattolica sono diminuite di oltre il 60% passando dai 6.337 del 1970 ai 2.103 del 2019. E soltanto nei dieci anni che vanno dal 2009 al 2019, la flessione in Italia dei seminaristi diocesani è di circa il 28%. 

Una diminuzione che non può essere semplicemente ricondotta all’inverno demografico, se è vero che il decremento della popolazione maschile di età compresa tra i 18 e i 40 anni nello stesso periodo è stato pari al 18%.

“Se mancano le ‘vocazioni’ non è un problema sociologico, o non soltanto. Somiglia più al sintomo di una malattia della quale trovare una cura” osserva don Michele Gianola, sottosegretario della Cei e direttore dell’Ufficio…

Leggi l’articolo completo sull’edizione de La Voce Misena del 5 novembre, cliccando QUI. Abbonati e sostieni l’editoria locale.