Skip to main content

Tag: siccità

Siccità, i consigli per non sprecare l’acqua (poca) rimasta

acqua
Foto tratta da Pixabay.com

La grande ondata di caldo ha portato numerosi comuni a emettere ordinanze con alcuni divieti circa il prelievo dell’acqua dall’acquedotto pubblico. Una misura emergenziale che può raggiungere qualche limitato obiettivo: non risolverà di certo la questione siccità. Il suo scopo è, infatti, solo quello di non aggravare la situazione. Ma il suo valore potrebbe essere rafforzato da comportamenti virtuosi che ognuno di noi può mettere in atto. Qualche consiglio in nostro aiuto arriva dall’ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile che ha fornito una serie di suggerimenti. L’obiettivo è ottenere un risparmio di utilizzo dell’acqua per fronteggiare la crisi idrica. Come? Innanzitutto non sprecandola.

Il sistema nazionale presenta enormi perdite: si calcola che dal 20% (nelle regioni virtuose) al 40% delle risorse idriche vada sprecato. Il primo consiglio è quindi di mantenere efficiente l’impianto idrico di casa e pertinenze (un garage per esempio) e verificare che non vi siano perdite: un rubinetto che gocciola può far perdere fino a 5 litri al giorno. Mentre attendiamo l’acqua calda, è bene raccogliere quella fredda con delle bacinelle: potrebbe essere utilizzata poi per cambiare l’acqua sporca del w.c. anziché tirare lo sciacquone (in molte case non c’è possibilità di limitare l’acqua utilizzata e ogni volta si svuota tutto anche solo per dover coprire della pipì); oppure potrebbe essere usata per il lavaggio a mano di alcuni indumenti. Installare il doppio tasto per lo sciacquone dei bagni consentirà un risparmio intorno ai 100 litri al giorno. A ogni utilizzo si rischia di utilizzare l’intera capacità che arriva a 12/16 litri d’acqua potabile letteralmente gettata nel bagno.

L’idea delle bacinelle ci può tornare utile anche quando ci laviamo le mani (a meno che non abbiamo lavorato con veicoli, per esempio) o i denti. Meglio ancora è chiudere bene il rubinetto per evitare che l’acqua scorra inutilmente: non ce ne rendiamo conto ma lasciamo scappar via decine di litri d’acqua quando ce ne servirebbero solo un paio. Servirebbero inoltre rubinetti con sensori o con rompigetto aerato che riducono il flusso dell’acqua. Inoltre in cucina

Continua a leggere sull’edizione digitale di giovedì 14 luglio, cliccando QUI.
Sostieni l’editoria locale e abbonati a La Voce Misena

Crisi idrica, le regole per non sprecare l’acqua

acqua, risparmio, crisi idrica, spreco, caldo

Anche nelle vallate del Misa, Nevola e Cesano iniziano a farsi sentire le conseguenze della grave siccità e delle scarse piogge degli ultimi mesi. Da qui arriva, dunque, la necessità di razionare le riserve d’acqua per gli usi non alimentari e igienici. Le amministrazioni comunali di Arcevia, Senigallia e Serra de’ Conti corrono ai ripari con ordinanze simili a quelle già emesse da altri sindaci marchigiani nell’area pesarese e ascolana. L’obiettivo, si legge nell’ordinanza n.58 della sindaca di Serra de’ Conti Letizia Perticaroli, è «governare in modo unitario e maggiormente incisivo l’utilizzo delle risorse idriche disponibili» per «garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i fabbisogni primari per l’uso alimentare domestico e igienico».

A suo fianco anche il collega sindaco di Arcevia Dario Perticaroli che specifica nell’ordinanza n. 43 come negli ultimi tempi vi siano state «precipitazioni inferiori alla media dal mese di marzo 2022» e «temperature superiori alla media» a maggio e giugno, anche di 2 gradi. Un «andamento meteorologico che ha determinato condizioni di siccità idrologica, relativa alle portate dei corsi d’acqua e delle sorgenti, variabile da moderata a severa nelle varie porzioni del territorio regionale, con tendenza al peggioramento».

Stessi concetti ribaditi a Senigallia dove, nell’ordinanza n.294 a firma del vicesindaco Riccardo Pizzi, si ipotizza anche che lo stesso scenario possa proseguire durante le prossime settimane, aggravando di fatto la situazione già in essere. Per questo motivo, con decorrenza immediata e fino al 30 settembre 2022 è fatto divieto….

Continua a leggere nell’edizione digitale di giovedì 7 luglio, cliccando QUI.
Sostieni l’editoria locale: abbonati a La Voce Misena

Temperature troppo alte e pochissima pioggia: manca l’acqua

Siccità a Senigallia dove non piove da settimane
Siccità a Senigallia dove non piove da settimane

L’ondata di caldo e siccità che sta coinvolgendo tutta l’Europa da settimane non accenna a diminuire d’intensità. Le conseguenze si avvertono non solo sulle persone: allevamenti e campi coltivati sono a secco con vari problemi per gli animali e ingenti danni all’agricoltura. Non solo, anche sul fronte rischio incendi si devono prendere provvedimenti, rapidi ed efficaci, perché quest’estate non si tramuti nella peggiore degli ultimi decenni. La crisi idrica in corso, legata a doppia mandata ai cambiamenti climatici di cui ancora in tanti non vogliono accorgersi, ha costretto anche le autorità locali a prendere serie decisioni. Anche qualche comune dell’area Valmisa – tra cui Senigallia e Arcevia solo per citarne due – sta prendendo scelte per il razionamento delle risorse idriche.

A tal proposito è stata adottata anche dal Comune di Mondolfo l’ordinanza n.84 del 24 giugno, in cui si dispone proprio di limitare il prelievo dell’acqua dal pubblico acquedotto. «Considerata l’endemica situazione di carenza idrica – si legge nel testo – che si manifesta in corrispondenza dei periodi estivi» e «valutato che, a causa delle poche piogge, le portate dei corsi d’acqua da cui dipende l’approvvigionamento idrico provinciale si sono già sensibilmente ridotte, si rende necessaria l’adozione di misure di contenimento del prelievo della risorsa idrica, per evitare un grave pregiudizio agli interessi collettivi». Motivi per cui il sindaco Nicola Barbieri ha disposto, con decorrenza immediata (dal 24 giugno, Ndr) e fino al 30 settembre 2022, il divieto di prelievo e di consumo di acqua derivata dal pubblico acquedotto per il lavaggio di aree cortilizie e piazzali; il lavaggio privato di veicoli a motore; il riempimento di piscine, cisterne, vasche e fontane ornamentali, vasche da giardino; l’irrigazione e l’annaffiatura di orti, prati e giardini…

Continua a leggere nell’edizione digitale di giovedì 30 giugno, cliccando QUI.
Sostieni l’editoria locale: abbonati a La Voce Misena