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Tag: Stefano Schiavoni

Te la do io l’arte (via mail) – INTERVISTA AUDIO

Il museo di mail art di Montecarotto.
Foto tratta da Visitmontecarotto.it
Il museo di mail art di Montecarotto.
Foto tratta da Visitmontecarotto.it

Forse non tutti sanno che a Montecarotto esiste dal 1984 il MAM, il Museo della Mail Art, l’unico museo pubblico italiano che si occupa della “mail art”, ovvero arte per corrispondenza. Si tratta di un genere di arte contemporanea ed esperienze artistiche “viaggiate” attraverso i mezzi postali: la busta, il francobollo, la cartolina, il plico, condizionate dal supporto ma anche dal formato fino ad assumere una connotzaione specifica. Tante le iniziative in corso, che si sono estese anche al museo Nori de’ Nobili di Trecastelli e al Musinf di Senigallia. Le tre strutture hanno attualmente un denominatore comune, il professore Stefano Schiavoni, che dei primi due è direttore mentre del terzo polo culturale è all’interno del comitato scientifico. Abbiamo chiesto a lui di farci una panoramica degli eventi in corso e di quelli futuri ma soprattutto di dirci perché è così importante questo ramo artistico. L’intervista è in onda oggi, lunedì 27 maggio alle 13:10 e alle 20, e domani, martedì 28, con gli stessi orari, su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM), mentre domenica lo sarà a partire dalle 16:50. L’audio è disponibile anche cliccando il tasto play del lettore multimediale, mentre chi vuole può proseguire con la lettura testuale.

Partiamo dall’ultima esposizione in corso
Fe/Mail Art è una rielaborazione, una attualizzazione di una mostra storica che io e Chiara Diamantini facemmo anni fa in occasione di un convegno nazionale alla Rocca di Senigallia di alcuni decenni orsono. È divisa in due parti e due sedi: una più internazionale esposta al museo della mail art di Montecarotto con artisti maschili e femminili e una dedicata solo alle artiste, esposte al museo Nori de’ Nobili di Trecastelli. Sono materiali estrapolati dall’archivio del Musinf, ma molto attuali.

Cosa possono vedere gli utenti?
Ci sono aspetti importanti dal punto di vista filologico e anche linguistico. A Montecarotto ci sono materiali più strettamente mailartistici, sul formato e sulla tipologia dell’opera: buste, francobolli e strutture legate alla posta ordinaria che sono state riutilizzate e reinventate o ricostruite dal circuito dei mailartisti di allora ma che esiste ancora oggi, provenienti da circa 50 paesi del mondo; a Trecastelli uno spaccato del mondo femminile, sempre con nomi di spicco di allora, un po’ una storia dell’arte contemporanea, ma nel frattempo sono trascorsi quasi 30 anni.

Perché sono interessanti?
Per vari aspetti: c’è una visione più curiosa per una lettura più semplificata, per così dire; poi ci sono aspetti più formali e artistici che danno una testimonianza dell’arte di allora e di oggi. Ormai nel 2024 dobbiamo sempre parlare di arte contemporanea in termini storici.

Sono, per lo meno quelle esposte al MAM di Montecarotto, opere viaggiate attraverso un medium, oggi in disuso.
Sì, ma molti artisti ancora lo usano, in maniera per così dire “classica”. E tra l’altro il mezzo condiziona con i suoi formati l’arte stessa.

Stefano Schiavoni
Stefano Schiavoni

In che senso?
Nel senso che dagli anni ’60 a oggi la mail art ha seguito dimensioni e formati degli uffici postali, quelli proposti dagli uffici postali in base alle regole di spedizione. Regole che rispecchiavano però gli standard internazionali. Le opere assunsero quindi quei formati e seguirono quelle regole. Forse un limite, ma secondo me più un’opportunità per gli artisti.

Solo mail tradizionale?
No, c’è anche quella elettronica, quella che gli artisti veicolano attraverso social e pagine elettroniche, forse quella più difficile da registrare e conservare.

Che collezione conserva il Mam?
E’ aperto dal 1984 e continua a essere l’unico museo pubblico aperto, in Italia, che si occupa della mail art. Offre uno spaccato conoscitivo di tutto il mondo abbastanza importante. E’ un patrimonio della collettività. Siamo invitati in varie zone d’Italia e non solo per parlare dei nostri progetti. L’ultimo al Thetis di Venezia, il prossimo all’università di Pavia.

Prossimi progetti?
Stiamo – io e i vari collaboratori e artisti legati al Mam – lavorando a una grande mostra internazionale che va proprio a omaggiare quegli artisti, molti scomparsi, che fanno parte di una rete di impegno artistico, sociale e politico fondamentale per la ricerca di libertà dei paesi dei propri artisti. Vorremmo realizzare un ponte tra New York e Montecarotto, se ci riusciamo. Poi altre mostre-omaggio, una su Marcello Diotallevi, maestro fanese della mail art, e poi altre ancora, come l’iniziativa “Guerra alla guerra”.

Cioè?
Noi mandiamo una mail agli artisti del circuito internazionale della mail art sul tema della guerra. Loro elaborano le proprie opere, ce le inviano, ovviamente via mail o via posta, e poi organizziamo mostre in giro per il mondo con quei materiali.

E per Senigallia e Trecastelli?
Per il Musinf curo la parte scientifico-artistica ma col Comune di Senigallia stiamo cercando un percorso per la valorizzazione dell’archivio del museo d’arte moderna. Vorrei far visionare a tutti il grandissimo patrimonio artistico di quel polo messo in piedi da Bugatti. A Trecastelli sappiamo che il museo Nori de’ Nobili è dedicato alla grande pittrice e a tutta la sua complessità, ma ospita anche il centro studi sull’arte moderna. Oltre alla sezione sulla Fe/Mail art, stiamo cercando di creare due percorsi espositivi con due artiste molto importanti, ma dobbiamo capire se riusciremo a farli andare in porto.

Una parte importante è quella di far conoscere certe realtà museali e le varie attività…
Sì, a volte mi preoccupo del fatto che a Venezia, Milano, Roma conoscano le iniziative del nostro territorio ma qui invece non se ne sappia granché. Ci dovremo lavorare ancora.

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Morto il professor Gian Mario Raggetti, il ricordo dell’amico ed ex assessore Stefano Schiavoni

Gian Mario Raggetti

Un altro lutto coinvolge l’intera regione Marche, il mondo accademico e culturale e anche la spiaggia di velluto con il “suo” Musinf. E’ morto a 77 anni il professor Gian Mario Raggetti, coordinatore del comitato scientifico del Museo comunale d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia di Senigallia. Raggetti, che lascia moglie, fratello, cognata e nipote, è scomparso questa notte. Raggetti era stato fino a pochissimi anni fa presidente di Marina Dorica, nonché coordinatore di un comitato di residenti del centro storico del capoluogo marchigiano. Ma soprattutto era stato per oltre 20 anni docente di economia alla facoltà “G. Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche.

La notizia si è sparsa velocemente: numerosi i commenti di cordoglio tra cui quello del capogruppo assembleare del Partito Democratico all’assemblea legislativa delle Marche Maurizio Mangialardi che l’ha definito un «intellettuale poliedrico e di grande spessore». Si avvicinò al mondo della fotografia quando succedette a Carlo Emanuele Bugatti nella direzione del Musinf di Senigallia: «con competenza e passione – continua Mangialardi – è stato capace di dare piena continuità al progetto Senigallia Città della Fotografia, partecipando da ultimo alla costruzione della proposta di legge regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Mario Giacomelli». «La sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto che sarà sicuramente difficile colmare».

«Raggetti era innanzitutto un amico» ha dichiarato l’ex assessore alla cultura di Senigallia, Stefano Schiavoni. Lo abbiamo chiamato per un ricordo di Raggetti, visto da vicino in quanto lo stesso Schiavoni è componente del comitato scientifico del Musinf che da oggi dovrà fare a meno del noto professore. Le sue parole nell’INTERVISTA audio che potete ascoltare qui.

Il funerale si terrà domani, sabato 27 gennaio, alle ore 15 alla parrocchia dei SS Cosma e Damiano, ad Ancona.

Da sinistra: Gian Mario Raggetti, Carlo Emanuele Bugatti e Stefano Schiavoni
Da sinistra: Gian Mario Raggetti, Carlo Emanuele Bugatti e Stefano Schiavoni durante un incontro al Musinf

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Un’esplorazione artistica senza confini: M.A.D. Mail Art Day 2023 prende vita a Senigallia

Ingresso mostra al piano nobile di Palazzetto Baviera – Foto di Anna Mencaroni

Nelle eleganti sale del piano nobile di Palazzetto Baviera, venerdì 13 ottobre 2023, ha preso vita un’esperienza artistica senza confini con l’inaugurazione del M.A.D. Mail Art Day 2023. Questo straordinario evento ha portato in mostra una collezione eclettica di opere provenienti dall’Archivio della Mail Art del Musinf, insieme a creazioni uniche arrivate appositamente a Senigallia in occasione del Mail Art Day, la Giornata Internazionale dedicata alla Mail Art.

Inaugurazione mostra presso la Sala del Fico di Palazzetto Baviera – Foto di Anna Mencaroni

I curatori, Stefano Schiavoni e Ruggero Maggi, hanno realizzato una mostra che celebra la creatività senza limiti, coinvolgendo artisti provenienti da ogni angolo del mondo. Durante l’inaugurazione, illustri personalità artistiche come Ryosuke Cohen e Giovanni Fontana hanno arricchito l’evento con le loro visioni uniche e ispiratrici.

Ryosuke Cohen, artista postale giapponese – Foto di Anna Mencaroni

La mostra non è solo un tributo all’arte contemporanea, ma anche una preziosa testimonianza storica. Tra le opere esposte, pure alcune realizzazioni di Guglielmo Achille Cavellini, considerato il padre storico del movimento Mail Art in Italia, riprese dalla mostra antologica alla Rocca Roveresca del 1988. Questa esposizione è una rara opportunità di immergersi nella ricca storia di un movimento che ha rivoluzionato il concetto stesso di arte, abbracciando la spontaneità e l’accessibilità come pilastri fondamentali.

Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune di Montecarotto e il Museo d’Arte Moderna e della Mail Art di Montecarotto, non si ferma a Senigallia. Sabato 14 ottobre l’arte ha infatti trovato la sua dimensione anche sul palcoscenico del Teatro comunale di Montecarotto, con una serie di interventi artistici dedicati alla figura iconica di Ray Johnson. Un evento che ha permesso ai partecipanti di immergersi nell’anima di un artista che ha influenzato generazioni con il suo approccio audace e sperimentale all’arte.

Il M.A.D. Mail Art Day 2023 rappresenta un viaggio affascinante nel mondo dell’arte globale, dove le frontiere geografiche si dissolvono e le menti creative si incontrano in un caleidoscopio di espressione artistica. Senigallia si erge come il palcoscenico perfetto per questa celebrazione dell’arte senza limiti, unendo artisti, appassionati e curiosi in un’esperienza indimenticabile. Questa mostra è molto più di una semplice esposizione; è un’ode alla libertà creativa e all’innovazione, che continua a ispirare e stupire il pubblico.

Marco Pettinari

Inaugurata a palazzo del Duca la mostra “Ambienti – opere dagli archivi del Musinf”. L’intervista al curatore Stefano Schiavoni

Ernesto Treccani, Senza Titolo, 1980
Ernesto Treccani, Senza Titolo, 1980

Inaugurata a palazzo del Duca la mostra “Ambienti – opere dagli archivi del Musinf”. Le opere grafiche, selezionate da Stefano Schiavoni, provengono dai fondi donati dai maestri del ‘900 italiano nei primi anni di vita del museo comunale d’arte moderna dell’informazione e della fotografia. Maestri del calibro di Pietro Annigoni, Gastone Breddo, Remo Brindisi, Aldo Borgonzoni, Arnaldo Ciarrocchi, Pericle Fazzini, Virgilio Guidi, Umberto Mastroianni, Domenico Purificato, Orfeo Tamburi, Ernesto Treccani e Valeriano Trubbiani.

Il progetto Musinf, che ha portato all’inaugurazione del museo nel 1981, è stato caratterizzato dalla costante collaborazione del proprio direttore, il prof. Carlo Emanuele Bugatti, con importanti e storicizzati artisti del secolo breve. Collaborazione che produsse per il museo comunale numerose e qualificate attività espositive, edizioni dedicate, ma soprattutto donazioni di interi corpi di opere, con un’attenzione particolare al progetto museo dell’informazione. 

Per parlare della mostra e del progetto che portò alla nascita del Musinf, a partire dal “Premio Nazionale di Senigallia Il Cronista dell’Anno” che permise di far arrivare a Senigallia anche il presidente della Repubblica Sandro Pertini per l’edizione del 1981, abbiamo intervistato il curatore Stefano Schiavoni.
Per ascoltare le sue parole, basterà cliccare sul player qui sotto.

La mostra sarà visitabile a ingresso gratuito fino al 13 maggio, dal giovedì alla domenica, dalle ore 15 alle 20.

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Giornale radio: il notiziario di Radio Duomo Senigallia di giovedì 13 aprile

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Bentornati al consueto appuntamento con l’informazione radiofonica. Ampio spazio alla cronaca con il malore al sindaco di Montemarciano, la truffa a una donna ostrense e il daspo ai tifosi di Fano e Senigallia per la rissa dello scorso 2 aprile. E ancora, la sanità pubblica torna al centro del dibattito cittadino mentre la politica dall’entroterra tiene banco con Ostra Vetere al voto il prossimo maggio. Infine spazio alla cultura con l’intervista a Stefano Schiavoni sulla mostra in allestimento a palazzo del Duca dal 15 aprile fino al 13 maggio 2023.

Ecco le principali notizie annunciate nel giornale radio di oggi, giovedì 13 aprile 2023, sul notiziario di Radio Duomo Senigallia-In Blu (95.2 MHz). Per riascoltare il giornale radio basterà cliccare sul seguente player.

Ricordiamo inoltre gli orari di messa in onda del notiziario: dal lunedì al venerdì alle ore 12:35, alle 18:30, alle 22:30 e alle 00:30. Buon ascolto dalla redazione de La Voce Misena – Radio Duomo Senigallia.

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