«Basta risse e teatrini, servono onestà e autocritica»: Stefania Pagani (Vola Senigallia) contro la politica del consenso a tutti i costi
«Se la politica locale vuole riconquistare la fiducia dei cittadini, deve uscire dalla logica del consenso a tutti i costi e della rissa permanente». È un’analisi netta quella di Stefania Pagani, capogruppo di Vola Senigallia, intervenuta ai microfoni di Radio Duomo Senigallia per discutere dello scollamento tra politica e cittadini, tema evidenziato dal crescente astensionismo. L’intervista AUDIO, andata in onda nei giorni scorsi sulla frequenza 95.2 FM, è disponibile in questo articolo grazie al lettore multimediale. Articolo in cui vi proponiamo una sintesi degli argomenti trattati.
Secondo Pagani, la politica cittadina è troppo spesso ridotta a «siparietti» e «giochi delle parti» che allontanano l’elettorato. La consigliera non risparmia critiche a entrambi gli schieramenti del consiglio comunale. «C’è una scarsa propensione da entrambe le parti a fare autocritica, prima ancora di rivendicare i meriti», ha affermato Pagani. L’esempio citato è quello di opere pubbliche recenti, come la rotatoria della Penna o la riqualificazione della scuola Marchetti: «Quando un’opera pubblica diventa pretesto di battibecchi propagandistici, si trasforma da occasione di progresso condiviso a un terreno di scontro sterile». La ricetta della capogruppo di VS si basa su tre pilastri: verità, sobrietà e spirito di servizio. «Ammettere che un progetto è stato ereditato non è un segnale di debolezza, ma di onestà», ha sottolineato, definendola «un valore rivoluzionario» fondamentale su cui costruire il progetto politico.
L’esperienza in consiglio: il muro contro muro
Tracciando un bilancio della sua esperienza in consiglio comunale a Senigallia, Stefania Pagani parla di un’esperienza che dovrebbero fare tutti per poter capire come funzionano alcuni meccanismi degli enti pubblici, ma nel complesso «non troppo positiva». «È capitato molto spesso che una proposta venisse rigettata subito solo perché proveniente dall’opposizione, anche quando c’era qualcosa di buono». Un raro esempio di collaborazione positiva, ricorda la consigliera, è stato il progetto della casa di comunità, dove una mozione bipartisan ha stimolato la Regione su una struttura necessaria alla città e alla vallata. Cita invece come occasione persa la sua proposta sulla mobilità sostenibile, con una sorta di incentivo economico per chi va al lavoro in bici, «bocciata con un pretesto».
Le critiche all’amministrazione: turismo, giovani e casa
L’intervista ha toccato diversi temi caldi per la città, sui quali Stefania Pagani ha espresso forti critiche all’attuale amministrazione a guida Olivetti. Sulla gestione del turismo: «L’amministrazione spende molto in eventi, ma non ha una vera progettualità né è riuscita a dare un’identità turistica a Senigallia». Secondo la consigliera, servirebbe più attenzione alla «vacanza a tutto tondo», che significa non solo una pluralità di turismi oltre quello balneare ma anche aspetti marginali che completano l’esperienza: pulizia e decoro urbano, cura del verde, piste ciclabili, trasporto pubblico e parcheggi scambiatori. Poi le politiche giovanili, definite «le grandi assenti» di questa giunta. «È stato fatto poco o pochissimo. Penso ai centri di aggregazione giovanile, chiusi in epoca covid e mai riaperti». Per il futuro auspica una regia comune che coinvolga associazionismo e imprese per «restituire ai giovani i propri spazi».
Critiche anche per una mancata attenzione all’emergenza abitativa. Pagani denuncia «un’assenza di progettualità nell’edilizia popolare» e un indebolimento del rapporto con l’ERAP (Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica delle Marche). Con la proliferazione di affitti brevi e B&B, la situazione per giovani coppie e categorie fragili è peggiorata. Gli interventi a Marzocca e San Silvestro «non sono sufficienti». Da qui nascono allora le sue proposte, semplici ma utili: ripristinare il tavolo con l’Erap Marche, regolamentare gli affitti turistici magari tramite incentivi per chi mette a disposizione appartamenti per il lungo periodo e sperimentare progetti di social housing guardando anche il lavoro fatto oltre i confini regionali.
Il futuro del centrosinistra e il nodo primarie
Partendo innanzitutto dal passato recente, Stefania Pagani ammette la necessità di un’autocritica anche da parte del centrosinistra: «Probabilmente anche noi abbiamo perso in questi ultimi anni un contatto diretto che avevamo con le persone e con alcune associazioni. Da lì dobbiamo ripartire». E poi guardando alle prossime elezioni amministrative, il suo nome è tra quelli compresi nel “toto-nomi” per le primarie assieme a Dario Romano e Domenico Liso. La capogruppo di Vola Senigallia frena bruscamente: «Di certo non c’è ancora nulla. Per come intendo io l’impegno politico, deve partire prima un progetto comune e un confronto sulla visione della città che comprenda almeno quattro o cinque punti su cui costruire un’alleanza. Ogni altro ragionamento è prematuro». L’obiettivo primario, conclude, è «rafforzare la coesione» della coalizione, per poi decidere se puntare su un candidato unico o passare per le primarie. L’importante è che sia un percorso condiviso e partecipato.
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