Tutti uguali nei giorni senza tempo post alluvione

Una nuova allerta. Ammetto che la situazione apparentemente tranquilla mi ha fatto sottovalutare l’eventuale pericolo, ho spostato la macchina poco più avanti e sono rimasta in contatto con alcuni amici. Condizione che in alcune ore si è completamente stravolta e degenerata: le strade, come fiumi, si sono riempite ad una velocità incredibile. L’acqua in pochi minuti era già sulle porte delle nostre case. Abbiamo cercato di arginarla ma non c’era alcun modo per farlo ed è iniziata ad entrare con una forza indescrivibilenelle cantine, nei garage, spazzando via tutto ciò che trovava, e non si fermava.

Il livello continuava a salire, il fango imperterrito superava le prime scale ed è arrivato negli appartamenti. In quell’istanteci siamo sentiti impotenti, disarmati, senza strumenti per poter fermare questo disastro. Ormai nel nostro quartiere il livello dell’acqua era davvero alto. Si sentivano grida di aiuto delle persone in pericolo vicine di casa. Noi per fortuna siamo riusciti a metterciin salvo nei piani superiori ma non è stato per tutti così, per qualcuno si è trasformato in tragedia. Un particolare pensiero di vicinanza lo rivolgo a tutte le famiglie che hanno perso i loro cari. Una notte di paura per tanti della nostra città e dei comuni vicini, una notte interminabile, che ha lasciato un vasto territorio devastato.

Dopo poche ore però,nonostante tutto,il sole è sorto ancorae sono iniziati così dei giorni senza tempo in cui cercare di lavare quanto prima la coperta melmosa presente in ogni luogo, via, spazio familiari. Con il nuovo giorno è accaduto anche qualcosa di “speciale”: questa situazione ci ha resi tutti uguali, tutti bisognosi di aiuto, non c’erano più confini…

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