Comuni che dicono “no” alla guerra

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La manifestazione per la pace a Barbara
La manifestazione per la pace a Barbara

Dalla vallata del Misa e Nevola si alza forte il grido “no” alla guerra. Le immagini, le testimonianze, le cronache dai territori ucraini invasi dalle milizie russe hanno fatto emergere la necessità del massimo impegno per una risoluzione pacifica del conflitto e di ogni controversia. Esigenza sentita non solo tra i cittadini ma anche tra gli amministratori comunali che hanno rilanciato verso la propria comunità appelli alla pace, iniziative di solidarietà e vicinanza ma anche proposto riflessioni.

Tra i gesti concreti, oltre alla raccolta di cibo, medicinali e vestiario che è partita dalla Comunità Ucraina delle Marche a Senigallia e che si è moltiplicata in altre singole iniziative, c’è chi manifesta. La cittadinanza, la parrocchia e gli amministratori di Barbara si sono infatti radunati nei giorni scorsi per un corteo (FOTO) in nome della pace, che si è concluso con un momento di preghiera in piazza Cavour.

Riflessioni sono arrivate invece da Corinaldo e Serra de’ Conti: «La tremenda emergenza umanitaria che in queste ore sta interessando il popolo ucraino ci richiede ancora una volta, come comunità e prima ancora come esseri umani, di fare ognuno la propria parte – ha spiegato il sindaco Matteo Principi. Per noi significa, come sempre, accogliere chi scappa da una guerra».

Sulla stessa linea d’onda gli amministratori di Serra de’ Conti «smarriti e impotenti di fronte all’orribile scenario bellico ucraino»…

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