Violenza sulle donne, la vittima n. 77

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donne, violenza di genere, abusi

Uccisa la sera del 23 agosto mentre era al telefono con la sorella che ha sentito l’aggressione in diretta. Alessandra Matteuzzi, 56 anni, è stata massacrata a martellate dall’ex compagno, il calciatore Giovanni Padovani, senigalliese di 27 anni, che non accettava la fine della relazione. È un torrente in piena Isolina Mantelli, presidente del Centro calabrese di solidarietà con sede a Catanzaro, all’interno del quale è attivo dal 2012 anche “Mondo rosa”, centro antiviolenza e casa rifugio per accogliere donne vittime di violenza di genere con i loro figli.

Il procuratore di Bologna Giuseppe Amato ha escluso un caso di “malagiustizia” ed ha spiegato che per concludere le indagini occorreva attendere il rientro dalle ferie di “alcune persone da sentire”.
È presto per esprimere opinioni su una vicenda ancora da chiarire, ma mi sembra che in casi di emergenza come questo si dovrebbe poter attivare una corsia preferenziale con procedure d’urgenza più agili come l’ascolto di testimoni in videochiamata ma soprattutto, in attesa di concludere le indagini, si dovrebbe mettere in sicurezza la donna che ha sporto denuncia. Mi metto nei panni di Alessandra: camminare guardandosi alle spalle, avere paura della propria ombra e del minimo rumore, essere costretta a parcheggiare l’auto in strada anziché nel garage per ridurre al minimo il percorso a piedi verso casa, non sentirsi sicura in nessun luogo… un terrore che invade la vita e ti uccide un po’ alla volta anche se sei ancora viva.

Ci troviamo di fronte ad un copione già visto infinite volte… 
Una donna adulta, indipendente, realizzata nella professione a fronte di un “fanciullone” che la considera un oggetto di sua esclusiva proprietà. Per l’ennesima volta, di fronte all’abbandono, scatta nella mente maschile un corto circuito: o mia o di nessun altro. 

Ma il codice rosso? Forse un divieto di avvicinamento avrebbe potuto evitare questa morte?

Credo che il codice rosso lo preveda; in questo caso non so dove sia finito… Le leggi esistono, ma probabilmente vengono applicate in base alla sensibilità delle diverse magistrature. Forse si poteva imporre il braccialetto elettronico…

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