Vivere l’alluvione a dodici anni

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Il foro Annonario di Senigallia allagato la sera dell'alluvione del 15 settembre 2022
Il foro Annonario di Senigallia allagato la sera dell’alluvione del 15 settembre 2022

Non so da dove cominciare. Probabilmente da quella notte, la notte dell’alluvione. Era stata una giornata piena di tuoni e fulmini, che faceva paura già solo per quel motivo. Quella sera ero andata a letto presto. Mi risvegliai verso le una o le due di notte con l’allarme che faceva un suono stridulo; decisi di alzarmi perché era impossibile dormire. Aprii la porta e andai a vedere fuori dal balcone e ciò che vidi non lo augurerò mai a nessuno. Tutta la via era piena d’acqua fino al manubrio di una bicicletta e tutta quell’acqua marrone era anche dentro casa nostra.

I miei genitori intanto portavano più cose possibili al piano di sopra, tutto. Io passai la maggior parte di quella notte seduta sul balcone a parlare con i vicini. Era meglio stare fuori che dentro, l’acqua puzzava e dentro si sentiva anche di più, certo fuori non c’era l’aria fresca però era sempre meglio che stare all’interno della casa. Verso le tre e mezzo andammo tutti a dormire non sapendo cos’altro potessimo fare. Quando ci risvegliammo, l’acqua era scesa, arrivava alle cosce. I giorni successivi andai a dormire da i miei parenti e non so come abbiano fatto a svuotare la casa dall’acqua perché non ero voluta tornare a vedere. Ci trasferimmo momentaneamente in una casa vicino.

Ora sono passati oltre tre mesi dalla notte del quindici settembre e ancora alcune strade si riempiono di fango quando piove, molti marciapiedi sono rotti e c’è ancora paura tra la gente. Ora è Natale e noi ancora non siamo tornati a casa nostra. Non mi sembra Natale…

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