Dopo l’alluvione: dal decreto “Legna” maggior sicurezza per l’asta fluviale del Misa – L’intervista

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A Senigallia il convegno sulla manutenzione e gestione del fiume Misa

Rimuovere e valorizzare la legna del fiume Misa; pulire l’alveo e le sponde per una maggiore sicurezza e tornare al ruolo di presidio che gli agricoltori e gli allevatori svolgevano un tempo. Questi gli obiettivi del progetto “Raccogliere per contenere, promuovere, prevenire” che Coldiretti, Federforeste, Consorzio di Bonifica e aziende agricole del territorio hanno presentato oggi 1° dicembre alla rotonda a mare di Senigallia.

Lo scopo del progetto è il seguente: i soggetti interessati – finora una decina di aziende agricole del territorio che sono già all’opera ma altre si spera possano aggiungersi – coopereranno per la raccolta e il riutilizzo della legna che si deposita negli alvei, sulle sponde dei fiumi e sulla battigia del litorale. La raccolta della legna si concentrerà tra maggio e settembre. Tutto il materiale sarà accatastato in punti designati per la raccolta di biomasse, vagliato e messo a disposizione delle stesse aziende agricole e dei cittadini per autoconsumo. La zona di raccolta è stata individuata nel territorio dei 32 Comuni compresi nei 1.100 chilometri quadrati del bacino idrico del Misa. Un’area che, secondo gli archivi, dal 1400 a oggi, è stata teatro di ben 44 eventi alluvionali gravi.

Del progetto hanno parlato ai nostri microfoni la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni, e l’onorevole Mirco Carloni, presidente della commissione agricoltura della Camera dei Deputati. Ecco cosa ci hanno detto.

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