Chiaravalle, cresce il dissenso all’accorpamento degli istituti Montessori e Levi-Montalcini
Contro l’accorpamento in un’unica scuola dei due istituti comprensivi chiaravallesi, il “Rita Levi-Montalcini” e il “Maria Montessori”, si moltiplicano le voci di dissenso. Da un lato c’è l’amministrazione comunale di Chiaravalle che ha «appreso con stupore e disappunto la scelta della giunta regionale (ratificata con deliberazione n. 2052 del 30/12/2024)» di accorparli per «ottemperare alle direttive ministeriali sul dimensionamento scolastico e sui tagli alle autonomie». Dall’altro ci sono familiari, educatori e sostenitori dell’istituto IC Montessori e molti cittadini che hanno lanciato una petizione on line per chiedere lo stop al provvedimento da parte della Regione.
Secondo l’amministrazione comunale di Chiaravalle «anzitutto va rilevata l’estemporaneità di un provvedimento preso ad appena un giorno dalla fine del 2024 e dalla scadenza dei termini per le delibere sugli accorpamenti, peraltro in contraddizione rispetto a una precedente bozza del 23 dicembre in cui non si faceva menzione delle scuole di Chiaravalle. Nell’atto definitivo invece l’accorpamento di queste ultime va a sostituire quello degli istituti comprensivi di Piandimeleto e Macerata Feltria, che era stato deliberato in precedenza e che è stato così scongiurato in extremis. Non sfugge l’evidenza di qualche pressione e aggiustamento “last minute”. Tutto ciò è accaduto inoltre senza un chiarimento sulle ragioni di una scelta tanto drastica e delicata e senza alcun confronto né con il Comune di Chiaravalle né con gli istituti interessati. Comune e istituti che invece, negli ultimi anni e in particolare dal settembre 2023, hanno espresso e motivato la loro contrarietà all’ipotesi, più volte prospettata, di accorpamento sia nelle riunioni sul dimensionamento scolastico convocate dalla Provincia di Ancona sia con una serie di atti formali quali una delibera della giunta municipale, un ordine del giorno del consiglio comunale (approvato dalla sola maggioranza, con l’astensione dei gruppi di opposizione Insieme per Chiaravalle e Pronti per Chiaravalle) nonché varie delibere dei collegi dei docenti e dei consigli d’istituto sia del “Rita Levi-Montalcini” che del “Maria Montessori”».
“No” all’ipotesi di accorpamento ribadito dalla sindaca di Chiaravalle Cristina Amicucci anche in precedenti occasioni come il convegno “Lo sviluppo del pensiero montessoriano” dello scorso 21 novembre. Anche perché proprio il passaggio a ordinamento di legge, dopo la fase sperimentale, della scuola secondaria di primo grado a indirizzo montessoriano sembra andare di pari passo con l’esigenza di mantenere l’autonomia dell’istituto Montalcini. «È chiaro che la scelta della Regione dipende e discende da criteri meramente numerici ed economici, che finiscono per contraddire quanto affermato nella deliberazione del consiglio regionale n. 39/2022, in cui si sottolineava come “per accrescere la qualità didattica e la preparazione degli studenti, sia indispensabile che i docenti possano agire in classi di dimensioni più ridotte, dove il rapporto allievi/insegnante possa consentire un approccio il più personalizzato possibile, soprattutto in relazione a studenti con bisogni educativi speciali”: obiettivi che non sarà facile perseguire in unico istituto comprensivo con circa 1300 iscritti» concludono dal Comune chiavallese.
Dicevamo di una petizione on line. Sulla piattaforma Change.org è stata infatti lanciata questa richiesta alla giunta regionale e al presidente Acquaroli: «Come familiari, educatori e sostenitori dell’Istituto IC Montessori e cittadini, scriviamo chiedendo che venga urgentemente presa in considerazione l’opportunità di rettifica della delibera in oggetto, in merito alla decisione di accorpamento tra i due istituti comprensivi di Chiaravalle: nella programmazione della rete scolastica 2025/2026 sarebbe auspicabile infatti che si tenesse in considerazione il fatto che riunire sotto un unico istituto un totale di 1400 ragazzi a Chiaravalle peggiori la qualità del servizio, e soprattutto si perda l’identità di una scuola interamente montessoriana, unica in Italia, che costituisce motivo di vanto per il comune e l’intera regione.
Questo accorpamento fra l’IC Montessori e l’IC Levi Montalcini, al di là di quanto indicato nella delibera regionale, pur creando un istituto con il nome Montessori fa diventare la nostra scuola una scuola “mista”, con un collegio docenti in maggioranza senza abilitazione montessoriana, che facilmente perderà il suo “status” acquisito nel tempo e faticosamente mantenuto. Appare infatti poco incisivo richiamare nella delibera la necessità di salvaguardare l’identità montessoriana: per legge è il collegio docenti e non una delibera regionale a determinare l’offerta formativa di un istituto scolastico. Non è dunque tutelata in modo adeguato l’offerta formativa montessoriana, contrariamente a quanto indicato nella delibera. noltre la delibera, così come formulata, non chiarisce a quale direzione verrà affidato il nuovo maxi istituto.
Ricordiamo che una scuola pubblica interamente montessoriana (non sarebbe più così) costituisce un caso unico in Italia e ammirato da tutto il mondo vista la fama di Maria Montessori, nata a Chiaravalle, come una tra le più grandi pedagogiste del Novecento: l’istituto comprensivo Montessori Chiaravalle infatti ad oggi è l’unico istituto scolastico italiano con sole classi (dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado) con docenti abilitati all’insegnamento montessoriano e con classi interamente montessoriane. Aggiungendo a questo il fatto che la legge 150 del 1 ottobre 2024 ha istituito a ordinamento la scuola secondaria ad indirizzo montessoriano che consente a tutti gli alunni di avere una didattica interamente montessoriana presso l’istituto comprensivo Montessori Chiaravalle dai 3 ai 13 anni, con tale accorpamento non sarà più così. Non a caso il comune di Chiaravalle è frequentemente meta di viaggi da parte di docenti e studenti provenienti da tutto il mondo, di cui il nostro istituto è, insieme alla Casa Museo di Maria Montessori, tra le principali tappe visitate.
In merito alla delibera, l’intervento normativo cade proprio all’intenro della finestra temporale dedicata alle iscrizioni per l’a.s.25/26: già plurime attività di orientamento sono state effettuate e in nessun modo era stato paventato l’accorpamento dei due istituti chiaravallesi. Prova ne sia la proposta di delibera regionale del 23/12 poi sconfessata in data 30/12 (non era previsto l’accorpamento fra Montessori e Levi Montalcini). Infine, si deduce che in nessun modo sono state tenute in considerazione tutte le motivazioni contrarie all’accorpamento delle due scuole ed indicate nelle delibere di collegio docenti e consiglio di istituto a Voi comunicate per tempo, sia dall’IC Montessori che dall’IC Levi Montalcini. Formalmente come genitori e familiari dei ragazzi frequentanti l’istituto chiediamo, con tale petizione, la modifica della delibera regionale che definisce l’accorpamento dei due istituti comprensivi del comune di Chiaravalle».
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