Corinaldo, il sindaco: «Siamo stati fortunati»

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L'area alluvionata vista dall'elicottero dei Vigili del fuoco
L’area alluvionata vista dall’elicottero dei Vigili del fuoco

Corinaldo ancora alle prese con i danni del maltempo. Qui non ci sono state né vittime né dispersi, anche se uomini dei vigili del fuoco e della protezione civile sono stati impegnati anche qui per le ricerche di Mattia Luconi e Brunella Chiù; ma tutta l’area del Nevola è stata pesantemente colpita dalle forti piogge che hanno causato la fuoriuscita del fiume dagli argini.

In particolare, la zona Burello e le aree circostanti, dove l’alveo fluviale non è riuscito a contenere la grande portata di un fiume ingrossato dalla piena del Nevola.

Molti interventi sono ancora in corso, così come le ricerche della mamma 56enne dopo il ritrovamento del piccolo di 8 anni. Una tragedia umana enorme, a cui si affiancano le altre operazioni relative a prosciugamenti, rimozione di fango e detriti, alberi abbattuti e danni d’acqua.

A tal proposito il sindaco di Corinaldo, Gianni Aloisi, ha parlato di «tragedia immane» per i comuni colpiti più duramente, come Serra de’ Conti, Barbara, Ostra e Senigallia, e ha voluto precisare che «noi siamo stati toccati marginalmente, seppur per l’intero tratto del Nevola che percorre il nostro territorio, però, non abbiamo avuto né vittime né dispersi. Dico solamente che siamo stati più fortunati; non siamo stati più bravi di nessuno, è solo fortuna». In molti hanno «descritto l’evento come uno tsunami al rovescio, dalla montagna verso il mare».

E sulla questione della mancata allerta: «Nemmeno noi abbiamo avuto l’allarme, ma non si è trattato di un mancato allarme: non era secondo me prevedibile questa cosa quindi non vedo responsabilità particolari. Nessuno poteva pensare che le precipitazioni fossero così abbondanti da determinare tutto questo».

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