Da cosa è stato ripreso il simbolo dell’Unione europea?

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Con la vittoria a Wembley della nazionale italiana guidata da Roberto Mancini sulla squadra inglese di Gareth Southgate si è parlato molto in questi giorni degli Europei di calcio e dell’Europa, Unione dalla quale l’Inghilterra ha scelto di uscire con il Referendum del 23 giugno 2016. Ma da cosa è stato ripreso il simbolo dell’Unione europea?

Non tutti sanno infatti che la bandiera dell’Europa, blu con il cerchio a dodici stelle gialle, si ispira al simbolismo cristiano legato alla figura della Vergine Maria. L’idea fu del disegnatore francese, di fede cattolica, Arsène Heitz, vincitore del concorso europeo bandito a Strasburgo nel 1955, profondamente devoto alla Madonna, e forse non è un caso se la bandiera europea venne adottata, in quello stesso anno, proprio l’8 dicembre, giorno in cui cade la festa dell’Immacolata Concezione.

Il colore blu della bandiera, disegnata dal designer alsaziano, è quello tradizionale del manto di Maria e le dodici stelle, che simboleggiano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli, ricordano la corona della Donna dell’Apocalisse, le cui caratteristiche vengono solitamente nell’arte riprese per raffigurare la Madonna.

“Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.” Apocalisse 12,1-2.

Madonna assunta in cielo (1713-1717), Felice Torelli, olio su tela, Pinacoteca Diocesana di Senigallia

L’attributo della corona di dodici stelle dorate lo ritroviamo anche nella grande pala d’altare, conservata presso la Pinacoteca Diocesana di Senigallia, di Felice Torelli.
In quest’opera il pittore italiano, fondatore dell’Accademia Clementina di Bologna, ha dipinto l’Assunzione della Madonna ponendo sul capo della Vergine proprio quella corona di stelle citata nell’episodio, intitolato “La donna e il drago”, che costituisce il capitolo 12 del libro biblico dell’Apocalisse.
Nel grande olio su tela, realizzato tra il 1713 e il 1717, Maria, raffigurata con il tradizionale manto blu, rappresentante la volta celeste, e l’abito rosso, simbolo della sua natura divina, viene trasportata, su un trono di nuvole, verso la luce dorata del cielo da una coppia di angeli. Alla sinistra della Vergine, circondata da cherubini, troviamo un angelo in preghiera mentre alla sua destra un putto la accoglie e le indica il Regno di Dio.

Marco Pettinari

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